Capitolo 36

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Mi sveglio da un rumore come di carta, metto la mano sotto al cuscino, e... la lettera!

Mi siedo sul letto e inizio a leggere.

'Ciao cucciola.
Lo so, forse non avrò neanche più il diritto di chiamarti così, ma io sento il bisogno di chiamarti così, perchè sei la mia cucciola da proteggere.
Ti chiedo scusa per quello che ti ho fatto, ma lo sai anche tu che in questo contesto le cose sono ingigantite.
Io non provo nulla per Paola, è inutile nasconderlo, amo solo te.
Forse te ne sarai accorta anche tu che le mie esibizioni non sono più come prima. Ti prego, rispondimi con qualcosa, dimmi come stai, perchè io non sopporto più di stare così con te, sto pure continuando a litigare con Alex e Dani, ci sono rimasti male, non se lo aspettavano da me.
Predonami, se puoi.
Stash.'

Inutile dire che sono in un mare di lacrime.
Vado sul tavolo in cucina, e inizio a scrivere.

'Non so che dirti.
Era già capitato una volta, ma non ci avevo dato minimamente peso.
Sono dell'idea che le cose si facciano in due, e si, le cose qui sono ingigantite, ma è anche vero che essendo in due casette diverse non posso sapere esattamente cosa sia successo.
Anche io ti amo, ma per il momento è meglio rimanere così.
Ne riparleremo fuori di qui.
E, per la cronaca, sto malissimo.
Buon proseguimento del serale.
Sara.'

Forse sono troppo fredda, ma mi sto giocando il serale per colpa sua, e non posso.

Appena vedrò Emma gliela darò.

Sono l'unica sveglia, non ho voglia di dormire.

Vado a ripassare le coreografie nella sala, e poco dopo vengo raggiunta da Mattia.

"Buongiorno ballerì.", mi lascia un bacio sulla guancia.

"Che sono sti occhi rossi?", chiede.

"Niente, tranquillo."

"È per ieri sera?"

"No, no."

"Stash?"

"Sì."

"Ti ha scritto?"

"Sì, ed io gli ho risposto. Gli ho detto che ne riparleremo fuori di qui."

"Non perchè io sono amico sia di Paola che di Stash, ma penso che il video sia stato abilmente tagliato dalla produzione."

"Proprio per questo ne riparleremo fuori. Posso finire di ripassare ste coreografie?", sbuffo esasperata.

"Si, scusami ballerì. Ci si vede.", si allontana, ed io posso finalmente ripassare in pace.

Verso le 8 vado in bagno, e mi accorgo di avere un leggero ritardo.
Cazzo.

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