Capitolo 49

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Mentre i ragazzi sono a firmare gli autografi, noi decidiamo di andare a fare un giro per i negozi.

Ci prendiamo un gelato, e un gruppo di tre ragazze si avvicina.

"Possiamo fare una foto?", mi chiede una sorridente.

"Ma certo.", rispondo io.

Facciamo delle foto, e poi mi chiedono un autografo, che faccio volentieri.

"Grazie mille, sei bellissima!", mi dicono andandosene.

"Grazie.", dico arrossendo.

"La mia timida.", dice Vale abbracciandomi.

Verso le 21 la fila di ragazzine diminuisce, e pure noi decidiamo di metterci in coda.

Quando arrivo, salgo in braccio a Stash.

"Ho voglia di pizza.", gli sussurro all'orecchio.

"Io non solo di quella.", replica lui malizioso.

Gli tiro uno schiaffetto sulla nuca e lo bacio a stampo, mentre gli altri ridono.

"Andiamo sul lungomare?", chiede Alex.

"Siii!", dico io saltellando come una bambina.

"Sara e il mare.", dice Stash ridendo e scuotendo la testa.

"Ue, mica è colpa mia se sono nata in mezzo ai monti.", dico cercando di imitare il suo accento, con scarsi risultati, e tutti scoppiano a ridere.

"E le caprette ti fanno ciao.", canticchia Cinzia.

Ogni tanto se ne esce con queste battutacce, ma almeno ci fa sempre ridere.

Arriviamo al lungomare e andiamo sulla terrazza del ristorante.

Ordiniamo tutti la pizza, e tra battute e scherzi finisce anche subito, e decidiamo di andare in riva alla spiaggia.

"Ci facciamo il bagno?", chiede Alex
.
"No, fa freddo.", replica Cinzia.

Alex si avvicina a lei e la abbraccia.

Io e Stash ci guardiamo complici, e li spingiamo in acqua.

"Questa ce la pagate!", dicono in coro schizzandoci.

Mi immergo completamente in acqua, e quando riemergo, esco dall'acqua e spingo Dani e Vale prima, Angela poi.
Finiamo tutti e sette a schizzarci e a giocare come bambini, e finalmente posso dire di essere felice, anche se lo sarò per poco.

Decidiamo di dormire nel pulmino, e poi domani riaccompagniamo Angela, così posso salutare velocemente i suoi fratelli.

-Il giorno dopo-

Ci svegliamo con l'alba, e andiamo a Caserta, accompagniamo tutti Angela.
Io vado a salutare anche Annarita, Fiorella e Fiore, e poi faccio l'in bocca al lupo ad Angela, e la abbraccio forte.

"Ci rivedremo presto, non piangere!", mi dice lei.

"Ejja che è peggio così!", le rispondo tra le lacrime.

"Ci vediamo.", mi dice, ed io scendo.
Torniamo a Roma, e anche li devo salutare Cinzia, e pure Vale, che va con lei a Torino a trovare una sua amica.

"Sari, non piangere, non piangere!", mi dice Cinzia abbracciandomi.

"Sei un disco rotto!", le dico ridendo fra le lacrime, accennando a tutte le volte che me l'ha detto.

Poi abbraccio fortissimo Vale.

"Ti voglio bene, Panda!", mi dice.

"Anche io Koala."

Ci stacchiamo, e vediamo Cinzia avvinghiata ad Alex.

Li guardo sorridente, sono perfetti insieme.

Chiamano il loro treno, e quando salgono, vedo Alex con gli occhi lucidi.

"Qualcuno andrà presto a Torino...", dico maliziosa.

"Probabile.", replica Alex.

Torniamo all'hotel, dopo mesi, e mentre Alex e Dani decidono di andare a casa loro, io e Stash saliamo nella nostra amata terrazza.

"Tre e giorni e parto.", sospiro.

"Già.", dice freddamente lui.

Lo bacio dolcemente, mentre le lacrime iniziano a scendere.

"Che hai, piccolè?", mi chiede.

"Niente, tranquillo."

"Che hai?", ripete.

"Mi mancherai.", dico io.

"Anche tu.", mi dice fiondandosi sulla mia bocca.

Rimaniamo un po' a goderci il sole di Roma, e poi Stash si va a preparare per l'instore.

'Portami dove si vola.'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora