Capitolo 83

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Mi giro di scatto, ed è Marco.
È stato rilasciato.

"Che ci fai tutta sola senza tuo marito, con le valige in mano?", mi chiede avvicinandosi pericolosamente.

"Marco. Sparisci."

"Sai cosa voglio da te."

"Sono incinta."

"Si può fare comunque."

"No."

Mi metto a correre, e per fortuna arrivo in casa in tempo.

Mi chiudo in casa e abbasso tutte le tapparelle.
Per fortuna che abbiamo cambiato la serratura, altrimenti avrebbe avuto le chiavi.

Direi di essere messa molto bene, sono sola, a Roma, con un maniaco.
Cinzia sta a Torino, Vale a Parma ed Angela a Caserta.

Perfetto.

Chiamo Angela, lei è quella che potrebbe arrivare prima di tutte.
In poco meno di due ore è da me, e rimane a tranquillizzarmi.

"Grazie di essere venuta."

"Di nulla. Stash l'hai chiamato?"

"Non ancora, devo aspettare un oretta, devono finire il concerto."

"Ah ok."

"Per quanto puoi stare qui?"

"Quanto vuoi."

"Grazie. Vieni, ja, ti faccio vedere la stanza."

Gliela mostro, e lei si sistema col borsone.

Mi squilla il telefono, è Stash.

"Sei arrivata?", mi chiede.

"Sì, sì."

"Com'è andato il viaggio?"

"Il viaggio bene...", dico con la voce che inizia a tremare.

Angela mi raggiunge.

"Ma?!", si sta preoccupando.

"Il sogno... Si è avverato... Anche se solo per metà..."

"Annullo le date e torno subito da te!"

"No!", gli urlo. "Sono con Angela, tranquillo."

"Me la passi?"

"Sì.", passo il cellulare ad Angela.
"Sì, sì, tranquillo, sto io qui con lei, non ti preoccupare. Va bene, ciao.", mi ripassa l'apparecchio elettronico.

"Sei più tranquillo ora?"

"Si. Ma cosa ti ha fatto quel verme?"

"Niente, sono riuscita a sfuggirgli in tempo. Mi sono chiusa in casa e ho chiamato Angela, che è la più vicina."

"Meno male, ja."

"Il concerto com'è andato?"

"Benissimo anche stasera!"

"Sono felicissima per voi, ve lo meritate!"

"Grazie. Amore, vorrei non chiudere mai, ma sono sfinito."

"Tranquillo, buona notte.", chiudiamo la chiamata, e io mi metto sul divano, seguita da Angela.

"Che facciamo?", sospiro.

"Quello che vuoi.", risponde lei.

Accendo la tv, e mettiamo su Mtv.
Passano Good Guys di Mika, e lei inizia a sclerare e a cantarla, facendomi scoppiare a ridere.

"Poco sclerata mi dicono!", le dico una volta finita la canzone.

"Parla lei!", risponde guardandomi male.

"Quando mai ho sclerato?!", replico io fingendomi un angioletto.

Lei mi guarda male, e ridiamo.
Infine, decidiamo di cucinare il pranzo, e mangiamo.

Il pomeriggio, invece, andiamo in centro.

'Portami dove si vola.'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora