-Il giorno dopo-
La sveglia suona, e la prima cosa che faccio è chiamare Stash su Skype.
"Buongiorno!", mi dice lui, sapendo del fuso orario.
"'Giorno.", rispondo io.
"Come sei bella tutta assonnata."
"Non è vero.", dico strofinandomi gli occhi con le mani.
"Piccola, ho poco tempo, adesso dobbiamo andare all'incontro con gli altri."
"Ah, giusto. Salutameli."
"Pure Paola?", chiede con un sorriso furbo.
"Vuoi continuare a cantare?", lo minaccio guardandolo male.
"Sì.", dice lui ridendo.
"Allora evita di nominarla.", dico freddamente.
Ho paura che con la distanza il nostro rapporto si rovini.
"Scusa.", dice dispiaciuto.
"No, scusami tu, sono troppo gelosa."
"Oggi devo ingelosirmi pure io?", chiede con un sorriso strepitoso.
"Perchè?", chiedo innocentemente.
"In America sono tutti fighi, poi stai in mezzo a ballerini."
"Tu sei il più figo di tutti.", dico scoppiando a ridere, seguita da lui.
"Hai una risata contagiosa.", mi dice, mentre sento di arrossire.
"Ejja, ancora arrossisci per i complimenti?"
"Lo sai che non ci sono abituata.", dico abbassando lo sguardo.
"Prima o poi ti ci abituerai.", mi dice lui.
"Piccioncini, avete finito?!"
"Aleee!", dico ridendo.
"Mamm ru Carmine, mo ci si mette pure lui!", sospira Daniele.
"Ciao Daniii!", lo saluto ridendo.
"Mi dispiace, ma dovete chiudere, sennò facimm tard.", dice Alex.
"Va bene. Tanto devo andare a conoscere la crew di Miss Germanotta, oggi.", dico.
"In bocca al lupo piccola!", mi dice Stash.
"Crepi.", rispondo chiudendo la chiamata.
Vado a farmi una doccia veloce, indosso un paio di pantaloncini a tre quarti larghi ed una maglietta larga che arriva fin sopra l'ombelico, una linea di eyeliner, mascara e via.
Sto per uscire, quando bussano."Ciao Ale!", dico sorridente quando la vedo davanti alla porta.
"Buongiorno.", mi schiocca un bacio sulla guancia. "Facciamo colazione?", chiede poco dopo.
"Certo!", rispondo mentre iniziamo a scendere.
"Agitata?", chiede.
"Un po'.", rispondo prendendo un cappuccino ed una brioche.
"Mamma mij che schifo!", dico quando assaggio il cappuccino.
Alessandra scoppia a ridere, seguita da me.
"Ma come fai a bere sta roba?", chiedo.
"Mi sono abituata.", risponde sempre ridendo.
"Ale, posso farti una domanda?"
"Of course!"
"Quali sono le tue origini?"
"Papà italiano, mamma tedesca, ma sono nata qui."
"Quindi sai pure il tedesco?", chiedo curiosa.
"Si, ma l'italiano is better. Tu anche sai il tedesco vero?"
"Si.", finisco di addentare il cornetto, che non è il massimo, e poi bevo un bicchiere d'acqua per provare a mandare via il sapore di quel cappuccino pessimo.
"Vieni che ti presento la crew.", mi dice Alessandra.
Ci alziamo dal tavolo e mi porta in una sala dove ci sono almeno una trentina di ballerini.
"Loro, come me e te, sono i principali, quelli che stanno sempre sul palco."
Questa mi era sfuggita.
"Wait. Sarò sempre sul palco?", chiedo sbalordita.
"Yes! Sei bravissima, lei ti vuole sempre ad esibirti!", conferma.
"Wow.", è l'unica cosa che riesco a dire.
"People, she's Sara, the italian girl!"
Un coro di 'nice to meet you" mi accoglie, mentre io sorrido timidamente.
"Facci vedere qualcosa, su!", dice Alessandra portandomi in mezzo alla sala.
Faccio partire Marry The Night, e improvviso qualcosa.
Quando finisce, mi fissano tutti, e poi applaudono.
"Very good!", dice Ale porgendomi una bottiglietta d'acqua, visto che ho il fiatone, perchè mi sono impegnata moltissimo per fare colpo su tutti.
Mi metto un po' in disparte, e mi si avvicina un ragazzo dal viso conosciuto, molto familiare.
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'Portami dove si vola.'
Romance' "Sai, penso che tu sia come il mare.", mi dice guardandomi. "Cioè?" "Sei calma come il mare d'estate, ma può bastare un attimo per farlo diventare tempestoso. E poi, nonostante il mare continui a sbattere sugli scogli, trova sempre la forza di rip...