«Park Soo-Yun?»
Mi volto verso la voce gentile che mi sta chiamando. È una ragazza giovane, di certo più giovane di me, ma l'aria sofisticata e l'abbigliamento formale la fanno sembrare più grande e matura di quella che con ogni probabilità è la sua età. Mi alzo di scatto e ho un giramento di testa, che mi fa pentire di non aver fatto una colazione più abbondante: l'avrei fatto se l'ansia non mi avesse divorato lo stomaco sin dalle prime luci del mattino, chiudendomelo prima che riuscissi a ingollare qualcosa oltre una misera tazza di caffè.
Ignorando i giramenti di capo accenno un inchino in direzione della giovane, che ricambia e mi rivolge un sorriso accennato, quasi non potesse permettersi di fare di più, sebbene l'ambiente sia molto meno formale di quanto mi aspettassi.
«Sono Kim Se-Ra. Sono stata incaricata di accoglierla e di informarla che l'incontro di oggi sarà puramente conoscitivo, volto essenzialmente a capire se è la persona che fa per noi.»
La persona che fa per noi. Me lo sto chiedendo da quando sono stata contattata dall'agenzia, un paio di giorni fa, per la necessità di avere un'insegnante d'inglese per uno dei ragazzi, come hanno detto loro. "Uno dei ragazzi". Vista la richiesta di estrema riservatezza che mi è stata avanzata sin dal principio, non ho impiegato troppo tempo a capire che i ragazzi in questione sono le stelle della Hybe, i Bangtan Sonyeondan.
M'inchino di nuovo. «Spero di non deludervi, Kim Se-Rassi.»
Mi rivolge un altro sorriso affettato che non so come interpretare. Forse pensa che mollerò tra due giorni – e allo stato non posso garantire che non accadrà –, forse pensa che a colui a cui sono destinata non piacerò affatto. Decido di non preoccuparmene, almeno non troppo, perché rischierei di agitarmi ancora di più.
«Si accomodi pure, i ragazzi sono ancora in riunione. La avviserò quando saranno pronti per riceverla.»
Torno a sedermi sulle comode sedie della saletta. L'attesa è snervante. Ero agitata in metropolitana, mentre raggiungevo la sede del colloquio, ma ora mi rendo conto che quell'agitazione non aveva nulla a che vedere con il groviglio scomposto che hanno assunto i miei organi interni.
Ancora una volta, tra me e me mi chiedo come siano riusciti a raggiungermi e perché l'abbiano fatto. Hanno chiamato il mio numero di cellulare, bypassando qualsiasi mezzo di comunicazione più formale e meno intrusivo. Questo particolare non mi ha infastidita, ma spiazzata; quando l'interlocutore si è presentato, però, ogni pezzo del puzzle è finito al suo posto. Perché proprio io, però? Potrebbero avere chiunque, insegnanti madrelingua disponibili ad ogni ora del giorno. Perché hanno scelto me, un'anonima insegnante delle scuole superiori?
Quando Kim Se-Ra si alza di scatto dalla sua postazione capisco che a breve avrò qualche risposta ai miei interrogativi.
Mi alzo a mia volta, sebbene dall'angolazione della sala d'aspetto non riesca a vedere nulla, ma preferisco non farmi cogliere impreparata. Sento la voce di Kim Se-Ra salutare tutti e indirizzarli verso la sala d'attesa, dove al momento sosto soltanto io. I passi si avvicinano alla porta e d'un tratto non so cosa fare. Le braccia mi sembrano inutili appendici che non so proprio dove cacciare, così finisco per stringermele in grembo nella posa che più può palesare la mia agitazione, e m'impongo di smettere di far tremare la gamba destra – e di prendere qualche respiro, nel frattempo, perché in fondo un po' d'aria non può che fare bene ai miei polmoni.
Kim Namjoon è il primo ad entrare, come mi aspettavo. È ancora più alto di persona, soprattutto per me che a malapena raggiungo il metro e sessanta, ed è davvero imponente. In qualche modo la sua fisicità si adatta al suo ruolo da leader del gruppo, la colonna portante su cui sono stati costruiti i Bangtan Sonyeondan, e la sensazione di stabilità e sicurezza che trasmette è confortante tanto quanto il sorriso che ha in viso.
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Both in this life and the next | Min Yoongi [COMPLETA]
Romance[storia COMPLETA] Park Soo-Yun ha ventisette anni compiuti da poco e un posto come insegnante d'inglese in una scuola superiore di Seoul. Non ha crucci per la testa e ha risolto i suoi problemi anche e soprattutto grazie ai Bangtan Sonyeondan, che l...