Both in this life and the next | Min Yoongi [COMPLETA]

LXV

Seoul, 16 aprile 2023

Sono successe troppe cose per riuscire a processarle tutte correttamente.

Nonostante la pausa dal gruppo, i ragazzi non hanno avuto un attimo di riposo. Le collaborazioni con altri artisti sono state infinite – Vibe, Rush hour, Sexy nukim... sono state soltanto alcune delle piccole perle che i Bangtan hanno disseminato per i fan, perché non sentano troppo la loro assenza quando, uno dopo l'altro, saranno partiti per la leva militare.

E poi ci sono Indigo, l'album di Namjoon che racchiude i suoi twenties. E Face, che ha rivelato al mondo un lato di Jimin fino ad ora poco conosciuto... e tra pochissimo sarà il giorno di D-Day, del quale ho seguito la nascita sin da quando Yoongi ed io siamo diventati una coppia.

È passato anche il suo trentesimo compleanno in età internazionale. Ha detto in una diretta che pensava avrebbe avuto ventiquattro anni per sempre ma i trenta sono arrivati anche per lui, e giuro che non ho mai conosciuto una persona in grado di portarli con tanta grazia. Ha lasciato crescere i capelli in questi mesi e ho perso il conto delle serate passate ad accarezzarglieli, delle volte che li ho stretti tra le dita e tirati appena mentre facevamo l'amore.

Sarebbe tutto bello, se non fosse che tra due giorni Hobi partirà per la leva. Il solo pensiero che sia lontano da tutti – anche da Jin – è in grado di farmi sanguinare il cuore.

Mi sembra tutto passare in secondo piano – l'uscita di D-Day, l'annuncio del tour da parte di Yoongi – quando penso che Hoseok non sarà qui con noi per condividere i traguardi del suo hyung. Ho un legame forte con tutti ma Hoseok è il primo con cui sono entrata in sintonia, quello che mi ha accolta in famiglia con le braccia aperte, insistendo perché lasciassi perdere le formalità e mi rivolgessi a lui come avrei fatto con un fratello. È questo quello che è in fondo: un fratello. Lo sono tutti, per me, ma Hobi è il legame più forte e speciale che ho intessuto da quando conosco i Bangtan.

Anche per questo motivo oggi, nonostante abbiano tutti diritto di salutarlo, ci siamo ritagliati una serata soltanto per noi.

«Dovrai tenere in riga Suga hyung. Quello è in grado di combinare qualsiasi cosa se non c'è qualcuno a tenerlo d'occhio.»

«Sarà controllato a vista. Non potrà fare un passo senza avermi incollata alle chiappe» gli prometto, senza riuscire a trattenere una risata.

«Sono ancora incredibilmente sode, vero? Glielo dico sempre che ha un culo da paura» commenta Hobi, e ridiamo di nuovo, ancora più forte.

Quando la risata si esaurisce, però, ci guardiamo a lungo. Hobi accenna un sorriso verso di me, ma è facile notare che ha gli occhi lucidi. I miei si riempiono di lacrime in un istante, che lascio andare quando scivola sul divano fino a piazzarsi accanto a me, per riuscire a stringermi quanto più forte gli riesce.

Sbatto le palpebre ed è febbraio dello scorso anno, il giorno del suo compleanno – lo stesso in cui, tra l'altro, ho scoperto di questa dannata leva militare. Anche allora Hoseok mi aveva stretta e avevamo pianto, ma era un pianto di gioia, a differenza di oggi. La felicità di esserci trovati in mezzo a questo mare di persone e di aver stretto un legame così unico e profondo da essere indissolubile, malgrado ogni ostacolo e qualsiasi distanza fisica.

«Mi mancherai un sacco» sussurra Hobi al mio orecchio. «Ma passerà più velocemente di quanto immagini, per entrambi. Suga hyung si prenderà cura di te – ti ama alla follia, lo sai, vero?»

Lo so, ma ora non siamo qui per parlare di lui. «Lascia perdere il tuo hyung per cinque minuti, okay? Fammi concentrare su di te» mi lamento tra le lacrime, e Hobi ridacchia.