Both in this life and the next | Min Yoongi [COMPLETA]

LVII

«Hoseokssi?»

«Soo-Yunah... Che ore sono?»

«Non lo so, credo... le due del mattino forse. Aiutami, per favore.»

«Che succede?»

«Yoongi...»

«Ti aspetto qui.»

Passano poco più di quindici minuti tra la chiusura della telefonata e il mio dito che preme sul campanello di casa di Hoseok.

Ho resistito fino ad ora, stoicamente, ma quando Hobi apre la porta mi fiondo tra le sue braccia e piango le lacrime che sino ad ora ho trattenuto.

Lo percepisco terrorizzato dai miei singhiozzi, che mi squassano il petto e sembrano non accennare a fermarsi, ma mi stringe a sé con fare fraterno e accarezza la mia schiena con entrambe le mani, accompagnandomi fino al divano di casa sua.

«Calmati, Soo-Yunah, perché se non mi spieghi cos'è successo non posso aiutarti» mormora al mio orecchio.

Per due minuti buoni sono inconsolabile, ma mi rendo presto conto che ogni istante che passa è un istante perso. Per me, per noi, per aggiustare quello che è successo – qualsiasi cosa sia.

Prendo un respiro profondo, mi passo le mani sul viso e comincio a raccontare quello che è successo, senza tralasciare dettagli. Hoseok mi ascolta in silenzio, il viso insolitamente inespressivo, e prima di parlare aspetta che io abbia concluso il discorso.

«Soo-Yunah» esordisce, «sai che lui...»

«Lo so», lo interrompo. «So tutto. Ma io non sono così.»

Hobi sta pensando a quando Yoongi aveva vent'anni e ancora frequentava la ragazza che l'ha poi tradito con un amico. Capisco il pensiero, capisco tutto, ma ha davvero così poca fiducia in me da pensare che arriverei a fare una cosa del genere, e proprio con Bradley?

«Sei sicura che lui lo sappia?»

La domanda di Hoseok è lecita, ma non posso evitare di stizzirmi. «Se non lo sa significa che non si fida. E se non si fida, che cazzo di relazione è?»

«Soo-Yunah, è rimasto scottato. Molto. E sai com'è fatto» m'interrompe, alzando appena la voce, quando vede che sto per parlare di nuovo. «Pensa sempre di non essere abbastanza, in qualunque campo.»

«È uno sciocco», sentenzio. «E non vedo l'ora di averlo sotto le mani per fargli cambiare idea a suon di schiaffi.»

Hobi ridacchia. «Sei una nana, cosa pensi di fargli?»

L'atmosfera è più leggera, ma sono ancora in pensiero. «Non so dove sia. Non risponde ai messaggi o alle chiamate, non so come rintracciarlo...»

«Sarà al genius lab, ma ti consiglio di lasciarlo lì. Quando sarà pronto per vederti e affrontare il discorso sarà lui a venire da te.»

Gemo piano, tormentandomi le mani l'una con l'altra. «Non voglio aspettare, Hobi» mormoro. «Non ho tempo da perdere, non quando si parla di lui. Lo amo troppo.»

È forse la prima volta che ammetto con qualcuno l'effettiva entità del sentimento che provo per Yoongi e in qualche modo, anche se non è Min-Seo, sento che è così che doveva andare, che è Hoseok la persona che meglio può capire quello che unisce me e il rapper di Daegu.

«Lo so, ma fidati di lui. Di voi.»

*

Casa di Yoongi non mi è mai sembrata così vuota.