«Fine della pacchia, vado a fare la live. Jin hyung, casa mia è off limits per te, okay?»
Seokjin sbuffa, alzando gli occhi al cielo mentre incrocia le braccia al petto. Ridacchio tra me e me, al pensiero della live dove aveva tormentato Hoseok con i guanti da lavare e l'idea che avesse sfiatato in diretta.
«Beh, a questo punto ce ne andiamo anche noi» dice Jimin, ma Namjoon scuote la testa.
«Ma no, restate pure. C'è ancora del soju da finire.»
«Io credo andrò a casa, non voglio disturbarvi ancora» mormoro, alzandomi dallo sgabello del pianoforte.
«Non disturbi, Soo-Yunah, ma se devi andare prometto che non ti legheremo a una sedia» mi dice Hoseok, sorridendo divertito.
«Grazie della gentile concessione» ribatto, ridendo. «Devo passare da casa tua a prendere i quaderni, però.»
«Ah, già.» Infila una mano nella tasca posteriore dei jeans e ne estrae una chiave magnetica, che mi porge. «Tieni. La puoi lasciare in casa prima di uscire, quando hai finito.»
«Ma—» abbasso lo sguardo sulla tessera, un po' incerta sul da farsi. «Sei sicuro? Insomma, è casa tua...»
Hoseok si stringe nelle spalle. «Lo so. Ma non ci sono mica dei cadaveri nascosti negli armadi.»
Mi chiedo più che altro come possa fidarsi di me senza nemmeno conoscermi a sufficienza. È vero, ho firmato un contratto che mi vincola anche per quanto riguarda la riservatezza, ma questa sua fiducia in me mi pare eccessiva – ma così da lui, in fondo.
«Vado io con lei.»
Gli altri stanno chiacchierando tra loro e salutando Jungkook, pronto a tornarsene al suo appartamento, così siamo Hoseok ed io gli unici a udire le parole di Min Yoongi. Ci voltiamo verso di lui quasi nello stesso istante, e mentre io sono confusa Hoseok è semplicemente incuriosito.
Yoongi alza le spalle, le mani affondate nelle tasche dei jeans aderenti. «Sto andando anche io. La aspetto fuori da casa tua quando ha fatto.»
«Ma hyung, adesso che se ne va il nanetto è il momento della vera festa.»
Rischio di farmi scappare una risata quando sento Hoseok chiamare Jungkook "nanetto", perché fisicamente non ha proprio nulla da invidiare ai suoi hyung, anzi. Rimango comunque piuttosto composta e continuo a guardare Yoongi, che accenna una smorfia e un sorriso al tempo stesso.
«Ho bisogno del mio sonno di bellezza, ormai. Sono vecchio.»
«Non andartene per colpa mia» intervengo, senza sapere bene se lo sto facendo per Hoseok, che vorrebbe passare del tempo con il suo hyung, o perché l'idea di restare sola con lui mi fa tremare le gambe. «Posso recuperarli un altro giorno, i materiali. Ci vedremo prossimamente, no?» cerco la conferma di Hoseok con uno sguardo, che annuisce.
«Ma certo.»
«Fai come credi, per me è indifferente. Io vado comunque.»
Wow, signor Min gelo Yoongi.
«Hyung, eddai. Non fare lo scorbutico con la tua insegnante.» Hoseok lo riprende bonariamente, ma capisco che sta cercando di mitigare l'effetto che le sue parole potrebbero aver avuto su di me.
Mi afferra il polso, lo volta così che il palmo sia rivolto verso l'alto e ci spiaccica la tessera del suo appartamento.
«Vai con Suga hyung, prendi le tue cose e gli lasci la chiave senza troppi problemi. Noi ci sentiamo nei prossimi giorni per le lezioni, okay?»
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Both in this life and the next | Min Yoongi [COMPLETA]
Romance[storia COMPLETA] Park Soo-Yun ha ventisette anni compiuti da poco e un posto come insegnante d'inglese in una scuola superiore di Seoul. Non ha crucci per la testa e ha risolto i suoi problemi anche e soprattutto grazie ai Bangtan Sonyeondan, che l...