Epilogo

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Seoul, 2026

"Suga of BTS tied the knot!

Il rapper Suga, stage name di Min Yoongi, classe 1993, non ha perso tempo: al rientro dal servizio civile – a differenza degli altri membri, Suga non ha servito nell'esercito a causa dell'operazione alla spalla subita nel 2020 – lui e Park Soo-Yun, la compagna che ha annunciato di avere proprio prima del servizio civile, hanno pronunciato i loro sì davanti a un nutrito gruppo di invitati, in una cerimonia super blindata.

Park Soo-Yun è la prima – e unica, si spera! – fan a cui il rapper originario di Daegu ha risposto "sì" alla celebre frase "Yoongi, marry me"! Che dire? Forse i sogni nel cassetto dei fan non sono così irrealizzabili."


«Cavolo, sono loro a non aver perso tempo», commento. «E l'articolo non è finito. Ovviamente parla di tutta la tua carriera, di come i ragazzi fossero i nostri testimoni – non è che hai concesso un'intervista senza dirmelo? Sanno davvero tutto

«Merda, spero non avessero anche messo delle telecamere nella nostra camera, perché quella sera ci siamo proprio impegnati.»

«Yoongi!»

Lui ride, e io me ne innamoro per l'ennesima volta.

Guardo di sfuggita la mia mano sinistra. Accanto all'anello di fidanzamento che mi ha regalato il giorno prima dell'inizio del suo servizio civile – una pietra enorme, lilla, incastonata in una montatura tempestata di piccoli diamanti. Non ho mai osato chiedergli quanto avesse speso per quell'anello, perché sono sempre stata un po' stordita dal significato che quel pegno portava con sé – ora c'è una fede in oro bianco, gemella di quella che anche Yoongi porta all'anulare. Ha sempre portato molti anelli, ma li ha sempre tolti la sera. Questo, invece, non lo leva mai, assieme alla banda nera che gli ho regalato per il suo primo compleanno che abbiamo trascorso insieme.

Non riesco ancora a credere di averlo incastrato per il resto della nostra vita, ma quando abbiamo pronunciato i voti e le promesse, il più sicuro tra i due sembrava proprio Yoongi... il che è tutto dire.

Ripenso a quando ci siamo conosciuti, nel maggio di cinque anni fa. Se mi avessero chiesto un pronostico allora, dopo il nostro primo incontro, avrei detto che mi sarei licenziata dopo la prima lezione d'inglese con Min Yoongi. Ora sono sua moglie, e lui è mio marito, e – ssibal, come si smette di piangere, di innamorarsi ogni istante della stessa persona?

«Yeobo

«Scusa» mormoro, asciugando le lacrime. «Sono solo contenta.»

Yoongi mi sorride, avvicinandosi a me per stringermi nel suo abbraccio. Sono le braccia tra le quali sono pronta a morire, un domani. «Lo spero proprio, anche perché è tardi per tirarsi indietro. Sei mia.»

Aggettivo possessivo. In altre situazioni storcerei il naso, ma il senso di possesso e di appartenenza cui ci riferiamo tra di noi quando parliamo è diverso da quello inteso dalla società. È appartenenza ed è la nostra dimensione, quello che funziona per noi.

Il matrimonio è stato due settimane fa e soltanto ora abbiamo deciso di condividere la notizia con i fan, tra disperazione e una pioggia di congratulazioni. Alcuni non riescono a rassegnarsi che qualcuno sia stato così sfacciatamente fortunato da accaparrarsi un uomo come Min Yoongi, ma la maggior parte è stata felice di sapere che abbiamo finalmente deciso di ufficializzare la nostra unione.

Non abbiamo ancora parlato del futuro. Non sappiamo quanti figli avremo o se ne vorremo; non abbiamo idea di dove il domani ci porterà, essendo la sua vita così nomade e imprevedibile... e va bene così. Ho accettato anche questo, quando sono diventata sua moglie.

Moglie. Fatico ancora a crederlo, ma l'anello al mio dito non mente né lo fa la festa meravigliosa che abbiamo passato con le nostre famiglie e i nostri amici.

Sull'onda di questi pensieri, quasi riuscisse a sentirli, Yoongi prende la mia mano sinistra tra le sue e se la porta alle labbra. «Gotcha» mormora, lanciandomi uno sguardo capace di incendiare un ghiacciaio.

Mi sporgo verso di lui con il busto, lo guardo per un lungo istante prima di avvicinare il viso al suo. Non lo bacio, non ancora, ma le nostre labbra si sfiorano quando parlo.

«In questa vita e nella prossima.»




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V's corner:

Both in this life ans the next è nata ad agosto dello scorso anno, quando stavo cominciando a muovere i primi passi nel mondo dei Bangtan, quando avevo appena cominciato a definirmi army e stavo imparando ad orientarmi nel fandom. Una cosa, da giugno 2022, mi è stata chiara sin da subito: Yoongi è il mio bias, la mia persona. 

Ed è soprattutto grazie a lui - e grazie a tutti e sette i ragazzi, a dirla tutta - che ho ricominciato a scrivere, che sono stata ispirata giorno dopo giorno, che ho avuto sufficiente perseveranza per portare a termine una storia, cosa mai successa prima in vita mia.

Così è nata la storia, cominciata con il caldo e terminata a marzo, a qualche giorno dal compleanno di Yoongi. Ne è passata di acqua sotto i ponti: ho persino imparato qualche parola di coreano, nel frattempo, mentre la nostra famiglia si allontanava un pezzo per volta per volere di chi è più in alto di loro - e chi potrà mai essere? Chi è arrivato dove sono arrivati loro?

Mi sono lanciata nel fandom e, mentre piangevamo le partenze dei ragazzi e festeggiavamo le uscite dei lavori solisti, ho conosciuto tante persone, tutte parte della stessa grande famiglia. E qui le ringrazio tutte, senza esclusione, perché ognuna di loro ha qualcosa di speciale, e mi ha permesso di condividere un amore così grande da non saperlo spiegare.

I BTS sono stati anche il punto di (ri)incontro con una persona che conoscevo da anni, la mia anima gemella scribacchina, la persona che ha letto tutta la storia in anteprima, capitolo dopo capitolo, spronandomi a continuare e infine a portare a termine il viaggio di Yoongi e Soo-Yun. Cris, senza di te probabilmente nemmeno sarei entrata nel fandom... e sicuramente non avrei una presenza costante al mio fianco, l'amica di audio infiniti e di #onestà. Le nostre chat ne sono piene. Ti voglio bene.

A chiunque abbia letto la storia fino qui, GRAZIE. Per qualcuno potrà contare poco e niente, per me è tutto. Vi ringrazio dal profondo del mio cuoricino.

Grazie soprattutto a @Astrid_E_Potter, che ha commentato ogni capitolo ed è sempre riuscita a strapparmi una risata. 

Grazie a me, che mi sono fatta questo regalo: una storia dove ho versato un po' dell'amore che provo per i ragazzi. Spero potranno essercene altre.

Infine, non per importanza, grazie ai Bangtan. Non leggeranno mai queste parole - o forse sì? Lo sappiamo che, in incognito, sono ovunque -, ma voglio lo stesso prendermi queste righe per ringraziarli: senza di loro, senza la loro musica e i loro ideali, non sarei la persona che sono oggi, poco più di un anno dopo l'ingresso nel fandom. Se sono una persona migliore, se ho imparato - non del tutto, ma ci stiamo lavorando! - ad amarmi, è anche e soprattutto grazie a voi. 

아포방포,

V.

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