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«Sei sicuro che non posso farmi piccola e incastrarmi in un angolo di una delle tue valigie?»

Yoongi mi sorride prima di stringermi a sé forte, lasciandomi un bacio sul capo. Sto scherzando, ovviamente, ma sappiamo entrambi che se l'alternativa si potesse davvero prendere in considerazione non esiterei un istante a chiudermi dentro qualche bagaglio. Pronta ad essere maltrattata dagli addetti ai bagagli negli aeroporti, ma sarei comunque a Los Angeles con lui.

«Credo di no, jagi. Ma saranno solo due settimane.»

È vero, saranno soltanto due settimane, ma è a tutti gli effetti la prima volta che siamo lontani da quando siamo una coppia. Non è una questione di mancanza di fiducia in lui, anzi – l'unico problema della sua partenza è la sua lontananza, che ormai non sono più abituata a sopportare.

Dormire da sola mi crea problemi, ultimamente. Sono così abituata a dormire al suo fianco, nel mio appartamento o nel suo, che riesco a percepire la sua assenza quando di notte mi giro e non lo trovo accanto a me. Due settimane di sonno senza Yoongi? Sarò uno zombie, al lavoro.

«Lo so, lo so» mormoro, stringendomi a lui. «Non mi resta che sperare di riuscire a guardare qualcosa online.»

«Min-Seossi ti farà compagnia, non sarai sola.»

«Se non passerà il tempo a fare videochiamate sconce con Namjoon» commento ad alta voce, prima di realizzare quello che ho detto e irrigidirmi appena tra le braccia di Yoongi.

Il mio ragazzo – tremo ancora se penso a lui in questi termini – ridacchia. «Vuoi che lo facciamo anche noi? Sono sicuro che riusciremmo a creare un po' di competizione con loro.»

Alzo lo sguardo sul suo viso, trovandovi un'espressione divertita e maliziosa al tempo stesso. «Credo di preferire farle di persona, certe cose.»

«Jagi, non essere sfacciata.»

«Perché, ti imbarazzi?» lo stuzzico, ridendo. Yoongi scuote il capo e io mi alzo in punta di piedi per baciarlo, proprio mentre la porta di casa sua si apre e fanno il loro ingresso Jungkook, Hoseok e Jimin.

«Hyung, non ti ho mai visto limonare così spesso, giuro» commenta Jimin, indossando un paio di pantofole prima di entrare in casa e lanciarsi sul divano.

Mi sembra di vedere Yoongi arrossire, ma vengo distratta da Jungkook che mi strappa – letteralmente – dalle braccia di Yoongi per potermi abbracciare.

«Vieni qui, Soo-Yunah. Non sono Yoongi ma puoi abbracciare anche me, sai?»

Scuoto il capo alla sua lamentela ma mi lascio abbracciare. «Non è colpa tua se non puoi competere con il tuo hyung quando si tratta di me» lo prendo in giro, stampandogli un bacio sulla guancia.

«Sentito? Non puoi competere.» Yoongi si pavoneggia, con quell'espressione supponente che mi fa venire voglia di prenderlo a schiaffi e baciarlo per mezza giornata al tempo stesso.

Apro la bocca per protestare, ma è lui a prendermi in contropiede ancora una volta. Mi afferra per una mano e mi tira verso sé, lasciandomi scontrare con il suo petto. Santo dio, ma quanto si sta allenando ultimamente?

«Yoongiyah» protesto debolmente, ma lui ride e mi stampa un bacio sulla bocca. Davanti a tutti.

«Hyung, eddai, un po' di pudore!»

«Esatto! Pensa a noi che non possiamo farlo con nessuno!»

Le proteste di Jimin e Jungkook lo fanno ridere ancora di più, ma non mi permette di allontanarmi da lui. Non che voglia andarmene, ovviamente, anzi.

Both in this life and the next     |     Min Yoongi   [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora