XXI

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«Questo fine settimana è stato intenso, vedo.»

Il saluto di Young-Mi del lunedì mattina mi lascia intendere che ho davvero una faccia terribile. Sì, il fine settimana è stato intenso, ma non a causa del soju di venerdì.

È stata la mia mente a non lasciarmi tregua, purtroppo. Ho dormito poco e male, fatta eccezione per la notte che ho passato da Yoongi, e memore dell'ultima esperienza non sono nemmeno andata a farmi una corsa mattutina. Sono rimasta chiusa in casa sepolta tra i libri e la musica, cercando qualsiasi possibile distrazione al caos che ho in testa e al tumulto del cuore ogni volta che ripenso a venerdì sera.

Yoongi non si è fatto sentire. Aveva ipotizzato una lezione, la domenica, ma quando non mi ha scritto ho immaginato che avesse cambiato idea, che avesse bisogno di riprendersi dall'esibizione di sabato. La sua vita è intensa ed ha ritmi totalmente diversi dai miei, così mi sono rifiutata di disturbarlo. Sin dal principio quello era stato il nostro accordo: la mia agenda è flessibile, la loro molto meno. Tocca a loro chiedere le mie disponibilità.

«Poco sonno, ho letto un libro bellissimo.» E in fondo è vero. Ho sul serio letto un libro meraviglioso, soprattutto quando il sonno non accennava a farsi vedere.

«Il titolo è Kim Baek-Hyeonssi

«No, temo di no.»

Prima che Young-Mi mi chieda altro suona la prima campana e mi defilo con un inchino veloce, così che non sia costretta a sorbirmi il suo terzo grado.

Una presenza incombe al mio fianco, e prima di sbuffare convinta che sia lei, mi volto e incontro lo sguardo furbo di Park Seo-Hyung.

«Park Soo-Yunnim. Ha la faccia di chi il fine settimana si è divertita più di un adolescente.»

Un altro insegnante nella medesima situazione gli rifilerebbe una punizione esemplare, ma io me la rido, allungando una mano per spettinargli il ciuffo modellato ad arte. Seo-Hyung sbuffa, ma non si allontana da me.

«Forse è così, Seo-Hyung. Chi può saperlo?»

Nei suoi occhi vedo un lampo divertito mentre mi segue fino alla sua classe. «E io che pensavo che stesse aspettando la mia maggiore età.»

«Oh, Seo-Hyung... nei tuoi sogni.»

«Non vuole sapere cosa c'è nei miei sogni, Park Soo-Yunnim» replica con un ghigno strafottente e malizioso, che mi lascia stupita per la sfacciataggine.

Lascio che mi preceda in classe mentre cerco di riprendermi da questo inaspettato colpo basso, brontolando tra me e me per la spudoratezza delle nuove generazioni – proprio come farebbe una vecchia acida, realizzo con disappunto.

Entro nell'aula imbronciata, e i miei studenti capiscono al volo che oggi è una giornata no. Prendono i libri e li aprono alla pagina che abbiamo raggiunto alla scorsa lezione, ma scuoto il capo e prendo un pacco di fogli fotocopiati dalla borsa che uso per il lavoro. Li allungo a una studentessa del primo banco, che li distribuisce dopo un gemito di disappunto: esame a sorpresa.

«Dovete ringraziare il caro Park Seo-Hyung per questo» esordisco, e i compagni si voltano verso di lui. Vedo qualche dito medio alzato, ma non commento. «Non è impegnativo, e avete tutta l'ora per completarlo. Non voglio vedere fogli bianchi, e soprattutto non voglio sentir volare una mosca.»

Se fossi al posto dei miei studenti, probabilmente penserei che ho bisogno di una notte di fuoco per scaricare la tensione. E tutto sommato lo penso anche io, ma l'unica persona che vorrei è quella che meno devo desiderare. Bella vita di merda.

Mi dedico a preparare la prossima lezione di Hoseok mentre gli studenti sbuffano sui loro test, e siamo tutti sorpresi, io per prima, quando il mio telefonino comincia a vibrare. L'identità del mittente della chiamata è bloccata.

Both in this life and the next     |     Min Yoongi   [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora