XLIX

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«When we're done making love and you look up and give me those eyes...»

Yoongi sta canticchiando la canzone, la nostra canzone, e potrei sciogliermi qui, tra le sue braccia. Non ci siamo ancora mossi dal letto, dove siamo crollati ancora fradici per la doccia improvvisata e stravolti dall'ennesima sessione di coccole intense.

«Con quali occhi ti guardo?» gli chiedo, agganciandomi alle parole della canzone e sollevando lo sguardo su di lui.

«Come se fossi la cosa più bella della tua vita» replica Yoongi, lasciandomi un bacio sulla fronte.

«Ma lo sei» mormoro, un po' stupita dal fatto che ancora non l'abbia capito. Mi pareva di essere stata esplicita, prima.

«Non posso essere il centro della tua esistenza, jagiya

«Ne sei il valore aggiunto, infatti» ribatto. Mi divincolo appena dal suo abbraccio per stendermi sul fianco, il capo posato alla mano e il gomito puntellato al materasso. Gli sorrido, senza badare troppo al fatto che sono ancora completamente svestita e che il piumone non sta coprendo un granché il mio busto.

«Ero contenta prima di conoscerti—sul serio. Non avevo particolari crucci o problemi, e a dirla tutta, nonostante la parentesi Baek-Hyeon», e mi pare di vedere le sue narici fremere, ma forse è solo uno scherzo della penombra, «non ero nemmeno alla ricerca di qualcuno. Poi sei capitato tu.»

«Tutte tu le sfortune, eh?»

Alzo gli occhi al cielo al commento di Yoongi, sporgendomi per mordergli piano una guancia. «Sciocco. Se non ci fossi stato tu, anche negli anni scorsi...»

Yoongi ricambia la mia occhiata, incuriosito. «Gli anni scorsi?»

«Soffro di attacchi di panico e stati d'ansia. Ne ho molti meno, ora, e non ne ho più avuti da quando—»

«Mi stai dicendo che questo», e indica lo spazio tra di noi, e i nostri corpi svestiti, «ti ha aiutata?»

«Non il sesso. Noi. Tu.»

«Io?»

Annuisco. «Hai fatto tanto, anche senza volerlo. Quando sono cominciati gli attacchi di panico non sapevo come gestirli, e poi ho conosciuto voi – te e i ragazzi. Musicalmente parlando, s'intende, ma è stato sufficiente per aiutarmi nei momenti dove mi sentivo mancare il respiro.»

Sul viso di Yoongi compare un sorriso sghembo. «E adesso sono io a togliertelo.»

«Chi l'avrebbe mai detto che la tongue technology ti rende così eloquente e smaliziato?»

Nonostante la sfacciataggine di poco fa, alle mie insinuazioni le sue guance si tingono di un rosa acceso che mi fa scoppiare a ridere.

«Parlami ancora dei tuoi attacchi di panico. Dicevi che non ne hai avuti di recente.»

Oh-oh. «Uhm, diciamo così. Uno degli ultimi è stato quando, uhm...»

«Quando?»

«Quando ti sei presentato da Hobi. Era sera tardi e io mi ero addormentata sul divano, e tu eri un po' ubriaco, credo, e—»

«Con una ragazza» conclude lui con una smorfia. Annuisco, senza sapere bene cosa dire.

«E l'ultimo?»

«Qualche settimana fa. Quando Do-Hyun mi ha inseguita fuori dalla PNation.»

Yoongi corruga la fronte, palesemente infastidito. «Sei stata male per colpa delle ballerine?»

«Non credo fosse proprio colpa loro» le difendo, anche se non so bene perché. «Credo i loro commenti abbiano solo acuito una problematica già esistente.»

Both in this life and the next     |     Min Yoongi   [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora