XLV

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Quando mi sveglio realizzo che l'ora di cena dev'essere passata da un po' e che dovrei probabilmente raccogliere le mie cose per andare a casa. Domani ho lezione come sempre, e non posso permettermi di snobbare il mio lavoro per restare con il mio ragazzo.

Il mio ragazzo. È inutile che eviti di pensarlo in questi termini, perché quello che è successo oggi è soltanto l'ennesima conferma della nostra relazione.

È alla mia sinistra che mi volto, cercando la sua presenza. Con mia sorpresa Yoongi è sveglio e il suo sguardo scuro e dolce mi accoglie come se fosse sempre stato su di me, attento a ogni mio minimo movimento. E probabilmente è così.

«Ehi» mormoro, muovendomi tra le sue braccia che ancora mi stringono giusto per avvicinarmi di più a lui. Ci siamo lavati entrambi, ma nonostante il freddo siamo rimasti svestiti, pelle contro pelle. Ci stiamo liberando dell'imbarazzo delle prime volte, lasciando che i nostri corpi si scoprano più di quanto abbiano fatto sino ad ora. «Quando ti sei svegliato?»

«Non mi sono mai addormentato.»

Ha davvero passato tutto il tempo a guardarmi dormire, quindi? È possibile che esista qualcosa di più dolce, di più intimo di dormire tra le sue braccia? Nemmeno il sesso è tanto intimo e privato quanto questo, a mio parere, e credo che Yoongi pensi la stessa cosa.

«No?» gli chiedo, stupita. Lui scuote il capo, continuando a stringermi. «Pensavo fossi stanco.»

«Non troppo.»

È un modo carino per dirmi che ha preferito restare a guardarmi dormire? Credo di sì, e il solo pensiero è sufficiente a farmi nascondere il viso contro il suo petto. Yoongi mi stringe a sé e mi lascia un bacio sul capo, inspirando a fondo.

«Non voglio più passare così tanto tempo senza vederti» mormora, ed è sufficiente perché mi sciolga tra le sue braccia.

È solo una delle tante piccole conferme che non sono un capriccio, né il nuovo giocattolino di cui si stuferà a breve.

«Cercheremo di fare il possibile nei prossimi mesi», lo rassicuro. Non ho intenzione di andare da nessuna parte né tanto meno lasciarlo andare, non ora che stiamo vivendo appieno il nostro rapporto. «Nel frattempo, può bastarti questa sera?»

Yoongi sembra ponderare la domanda per qualche istante, poi annuisce. «Dobbiamo sfruttare bene il tempo che abbiamo a disposizione, però.»

«Ma certo. A cosa stavi pensando?»

Io penso alla cena in questo momento, ma le mani di Yoongi sui miei fianchi e la sua bocca sul mio collo mi fanno pensare che ha un altro tipo di fame. Non lo credevo possibile, e tutta questa bramosia mal si concilia con l'idea che avevo di lui, ma non posso dire di esserne dispiaciuta. In effetti, ad essere sincera è proprio tutto il contrario.

Ridacchio al suo morso sul mio collo, che fa nascere un brivido che percorre tutto il mio corpo ancora sensibile. «Pensavo avessi fame.»

«Più o meno» mormora, e quando comincia a sparire sotto le coperte, la bocca a tracciare un percorso bollente verso la mia intimità, ho la conferma che questa sera la sua cena sarò io.


«Vieni qui per il rilascio di Stay alive

Sono sulla soglia di casa di Yoongi e non so chi tra i due sia più reticente a separarsi dall'altro. È una lotta piuttosto calibrata.

Annuisco alla sua domanda. «Beh, io spererei di vederti prima, tra un contenuto e l'altro – e non credere che mi sia dimenticata che sono la tua insegnante di inglese. Non facciamo una lezione da secoli!»

Both in this life and the next     |     Min Yoongi   [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora