XV

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Questa lezione mi sembra infinita. Gli studenti sono stanchi perché è l'ultima ora del venerdì, e tutti – loro ed io – non vedono l'ora di alzare le chiappe, che hanno ormai la forma delle sedie, e tornare a casa per il meritato fine settimana.

Sbuffo, approfittando dell'esercizio che gli alunni stanno completando per continuare a correggere altri compiti ed avere il fine settimana più tranquillo. A pochi passi da me, seduto al proprio banco, Park Seo-Hyung mastica rumorosamente una gomma da masticare. Gli lancio un'occhiataccia, che ricambia con un sorriso a trentadue denti prima di tornare a chinare il capo sul proprio banco.

Sono stanca tanto quanto i miei studenti. Ho dormito poco e male, questa settimana, e tutto per colpa di Yoongi.

Non riesco a levarmelo dalla testa, non riesco a non pensare a quando saremo di nuovo soli – questa settimana non ho avuto modo d'incastrare i miei impegni con lui, né con Hoseok – e ritroveremo il feeling che, invece, sparisce quando siamo in compagnia di altri.

Al suono della campana scattiamo tutti in piedi, e forse sono ancora più veloce degli studenti. Vorrei solo andare a casa, farmi una doccia e svenire nel letto. Sono disposta a saltare anche la cena, se dovesse significare che riuscirò a dormire un'ora in più.

«Voglio tutti gli esercizi completi entro martedì» ricordo ai miei alunni, che attendono con impazienza che sia io ad uscire per prima dall'aula. Così mi decido ad andarmene, lasciandoli finalmente liberi dal peso delle ore di lezione.

Ho bisogno di una distrazione. Ho bisogno di sonno, certo, ma mi rendo conto che, quando sono sveglia, ho bisogno che i miei pensieri non siano occupati dai Bangtan – da uno di loro in particolare, ad essere onesta.

Le mie elucubrazioni sono sufficienti a far sì che la mia distrazione si concretizzi, materializzandosi nel corpo della persona più inaspettata. Kim Baek-Hyeon sta camminando a passo spedito in mia direzione, e quando lo vedo rallentare capisco che sta cercando proprio me.

È strano vederlo approcciarsi a me. In queste prime due settimane di scuola non siamo mai andati oltre un saluto e un formale scambio di convenevoli e non siamo quasi mai stati soli, ma sempre in compagnia di altri colleghi. Young-Mi ha provato a farmi capire che Baek-Hyeon è incuriosito da me e sicuramente percepisce la mia presenza molto più di altri insegnanti, ma non ho mai dato peso alla cosa – fino ad ora.

«Kim Baek-Hyeonssi» lo saluto con un breve inchino. Lo ricambia, accompagnando il gesto con un sorriso.

«Park Soo-Yunssi... posso rubare un minuto del tuo tempo?»

«Certo. Hai bisogno di qualcosa?»

Baek-Hyeon scuote il capo e si schiarisce la voce, e non appena apre bocca capisco che sta per fare esattamente quello che temo.

«Volevo chiederti se ti andasse di farmi compagnia per un caffè, questa sera.»

Distrazione.

L'ho soltanto desiderata e l'ho ottenuta subito, ancora prima di cominciare a cercarla attivamente. Del resto, non posso precludermi la possibilità di una vita felice con qualcuno soltanto perché covo l'inutile e sciocca speranza che il bias mi noti. È un pensiero così infantile che, rifletto, non dovrei concedermelo nemmeno la sera, quando lascio che la fantasia galoppi allo stesso ritmo del mio cuore.

Baek-Hyeon è innegabilmente bello, è maturo e non è irraggiungibile. Oltre a tutto ciò sembra interessato a me, al contrario di Yoongi, e questo non può che essere un punto a suo favore.

«Volentieri.»

Prendo la decisione in un istante. Parlo ancora prima di aver collegato del tutto il cervello e la bocca, perché un caffè con Baek-Hyeon è innocente, no? Ed è la distrazione perfetta di cui ho bisogno in questo momento, nonostante mi stia già pentendo di essere stata così impulsiva.

Both in this life and the next     |     Min Yoongi   [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora