VIII

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Negare non avrebbe senso, soprattutto non in questo momento, con gli occhi di tutti e sette puntati addosso, e dopo che ho implicitamente appena promesso, soprattutto a me stessa, che non avrei più omesso nulla riguardo al mio lato fan. Non voglio nemmeno farlo, a dire il vero, per rispetto di Yoongi, del mio rapporto speciale con lui e dell'odio viscerale che, come me, prova per le bugie.

«Surprise» dico in inglese, strappando una risata divertita a quasi tutti. Quasi.

«Non l'avrei mai detto, sai? Anche se la lingua tagliente avrebbe dovuto farmelo immaginare» commenta Seokjin. Non lo insulto soltanto perché è più grande di me, ma sono tentata di rifilargli una delle mie risposte al vetriolo. Potrei dire che evito anche per una questione di confidenza, ma a quanto pare loro sette, per primi, si stanno lasciando andare più velocemente di quanto immaginassi.

Gli altri ridono delle parole del più grande, ma io vorrei ancora avere una pala a portata di mano. Per loro non dev'essere nulla di che: vedono le loro fan spesso, sono lusingati di essere scelti come bias di qualcuno, ma non pianificavo davvero di spifferare questo dettaglio, anche e soprattutto per rispetto degli altri sei.

Non oso guardare in direzione di Min Yoongi. Non ho idea se sia lusingato, infastidito, indifferente e non ho intenzione di scoprirlo, non oggi. Purtroppo per me avremo moltissimo tempo a disposizione per farlo, e il pensiero è sufficiente a mandarmi in panico – quantomeno tra me e me. Fuori, spero, sembro ancora una persona normale.

I ragazzi si guardano tra loro, lanciando occhiate divertite a Yoongi, ma mi ostino a non disturbarlo aggiungendo anche il peso del mio sguardo.

«Bene, ora dovrei andare» mormoro, alzandomi dalla poltrona e portando la borsetta con me. «Dovevo incontrarmi con una persona circa mezz'ora fa, e detesta i ritardatari. Ci rivedremo prossimamente, se dovessi sopravvivere.»

Il padrone di casa si alza subito dopo di me, imitato da Namjoon. Gli altri rimangono accomodati e tranquilli.

«Non te ne devi andare per forza. Scusa se ti abbiamo messo in imbarazzo in qualche modo» mi dice Namjoon, lo sguardo dolce, ma scuoto il capo alle sue parole.

«Oh, no, devo davvero incontrare una persona. Non preoccuparti, non è stato detto niente di troppo compromettente.» Con un gesto della mano minimizzo tutto, come se non mi fossi appena resa ridicola davanti all'intero gruppo – soprattutto a Yoongi.

«Devo andare in città anche io, a dire il vero. Posso chiamare l'autista e darti un passaggio.»

Namjoon è l'essere umano più dolce e premuroso che conosco, ma non posso approfittare del suo altruismo, così scuoto il capo.

«No, figurati. Chiamo un taxi, non voglio recare alcun disturbo.»

«Nessuno disturbo, infatti. Devo comunque andare in città, perché non condividere il viaggio e risparmiare i soldi del taxi?»

Ancora prima che abbia tempo di rispondere sta chiamando qualcuno e chiedendo un'auto all'ingresso della casa di Hoseok. Non posso fare altro che rivolgergli un sorriso grato prima di voltarmi verso gli altri, ancora intenti a chiacchierare di chissà cosa.

«È stato un piacere vedervi tutti insieme, e... beh, scusate ancora per gli inconvenienti.»

I miei riferimenti sono più che evidenti, e strappano un ghigno divertito alla maknae line. A volte ho l'impressione che siano dei bambini incastrati nel corpo di adulti – e non posso fare a meno di pensare che, santo cielo, se tutti gli adulti fossero così...

«Ci vediamo presto, Park Soo-Yunssi! Un'altra riunione divertente come questa, magari?»

Alzo gli occhi al cielo alle parole di Seokjin. Il maggiore di tutti, sì, ma un altro bambino troppo cresciuto.

Both in this life and the next     |     Min Yoongi   [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora