«Joo-Won! Guarda chi si è finalmente degnato di farsi vedere!»
Entro in casa di Yeong-Suk con un sorriso di scuse per mia sorella e lo sguardo illuminato all'idea di poter strapazzare il mio nipotino per qualche ora.
Joo-Won allunga le mani grassocce verso di me non appena ho infilato le pantofole e sono uscita dalla penombra dell'ingresso di casa di mia sorella. Mi avvicino a lui in fretta, rubandolo dalle braccia di Yeong-Suk e seppellendo il viso nei suoi capelli scuri e radi, inspirando il suo profumo familiare.
«Ciao, amore mio. Hai fatto arrabbiare la mamma come mi avevi promesso?» gli chiedo, cullandolo tra le braccia. Joo-Won ridacchia, ignaro di quello che gli ho chiesto.
«Oh, eccome. Ha preso il raffreddore, un paio di settimane fa. Sono state notti lunghe e insonni» m'informa Yeong-Suk, e posso vedere la stanchezza sul suo viso. La seguo con lo sguardo mentre infila gli orecchini e Joo-Won tira qualche ciocca dei miei capelli.
«Ma ora sta meglio, giusto?» chiedo, guardando mio nipote. In fondo lo trovo bene, non mi sembra particolarmente intasato, ma c'è da dire che non sono di certo la massima esperta in materia.
«Oh sì, sta una favola» conferma Yeong-Suk, avvicinandosi per strizzare la guancia di suo figlio. Poi sposta lo sguardo su di me, adombrandosi appena. «Tu stai bene? Perché hai l'aria un po' disfatta.»
«Wow, tu sì che sai fare i complimenti» commento con una smorfia. «Sto bene. Sono solo un po' impegnata.»
«Qualcuno all'orizzonte?»
Esito, ma poi annuisco, un breve cenno del capo. «Diciamo di sì.»
Gli occhi di Yeong-Suk brillano di curiosità. «Aggiornami, mentre aspettiamo il padre di questo disgraziato.» Accenna con il capo al figlio, rivolgendogli un'occhiata colma d'amore.
«È... complicato. Insieme stiamo bene, ma è un po' un salto nel vuoto, e non so quanto sono pronta.»
«Ogni relazione è un salto nel vuoto. Anche il matrimonio lo è stato, in parte. Lui ti tratta bene?»
«È perfetto. Sono io a non essere abbastanza, per lui.»
L'amarezza mi resta sulle labbra, ed è ancora lì quando mi raggiunge la consapevolezza che a mia sorella non ho parlato di Baek-Hyeon, ma di Min Yoongi. Ed è assurdo che io sia arrivata a considerarlo in questo modo quando non abbiamo fatto altro che frequentarci in amicizia e per le lezioni, proprio quando dovrei dedicare il mio cuore a un'altra persona.
«Ti sminuisci troppo» sta dicendo mia sorella nel frattempo. Mi accomodo sul divano, accanto a lei, perché Joo-Won non è proprio un peso piuma da tenere in braccio così a lungo. «Non hai nulla che non va, anzi. Sei più intelligente della media, sei simpatica, sei gentile, altruista.»
L'elenco delle mie belle qualità non è sufficiente per distrarmi dalla realizzazione che sì, sono una stronza, perché Baek-Hyeon non merita di essere trattato così. Dovrei essere più professionale, quando si parla di Min Yoongi, e non riuscirci m'innervosisce un sacco. È la mia debolezza, ma non sono disposta a cedere. Non ancora.
«Soo-Yunah.»
Sono sola con Joo-Won da un'ora circa. Mia sorella e suo marito sono finalmente usciti per quella serata di coppia che stanno cercando di organizzare da quando è nato il piccolo, ma fino ad ora mio nipote è stato davvero troppo piccolo per poterlo lasciare con qualcuno che non fossero i genitori. Adesso che ha quasi dieci mesi sta più o meno con tutti, ma adora soprattutto la compagnia femminile – motivo per cui Yeong-Suk ha chiamato me per questa serata di baby-sitting.
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Both in this life and the next | Min Yoongi [COMPLETA]
Romance[storia COMPLETA] Park Soo-Yun ha ventisette anni compiuti da poco e un posto come insegnante d'inglese in una scuola superiore di Seoul. Non ha crucci per la testa e ha risolto i suoi problemi anche e soprattutto grazie ai Bangtan Sonyeondan, che l...