«Ho bisogno del tuo aiuto. E Yoongi non deve saperlo.»
L'esordio non è dei migliori, ma Hoseok è sulla mia stessa lunghezza d'onda quando mi presento a casa sua a un orario improbabile. In effetti è sabato sera e ho detto a Yoongi che sarei arrivata tardi da lui con una scusa campata all'ultimo minuto, e tutto per riuscire a parlare con Hoseok in santa pace. Spero non si sia accorto che sono arrivata o comincerà a pensare che gli sto nascondendo qualcosa – come un tradimento con Hobi, worst case scenario.
«Il compleanno, certo. Vieni.»
Mi tolgo le scarpe e infilo le mie pantofole – Hoba ne ha ordinate un paio per me, sulla destra c'è la scritta "Soo" e sulla sinistra "Yun" – prima di andare a spalmarmi sul divano, le mani a coprirmi il viso.
«Non ho la minima idea di come muovermi, Hoba. Cosa posso regalare a un uomo che ha tutto e potrebbe comprarsi mezza Seoul? E che detesta le feste e festeggiare e le persone? Non che non lo capisca.»
Hoseok viene a sedersi accanto a me, prendendosi i miei piedi in grembo e solleticandoli sotto, scatenando le mie risate.
«Credo tu possa evitare delle cose troppo complicate, Soo-Yunah. Suga hyung ama le cose semplici, e per quanto voglia bene a noi ragazzi sicuramente preferirebbe festeggiare solo con te.»
«Intendi...»
«Ehi, non sono Jimin! O Jungkookie, per quel che conta» si lamenta Hoseok, facendomi ridere di nuovo. «Penso solo che qualsiasi cosa tu abbia intenzione di fare gli piacerà solo perché l'hai fatta tu.»
Non riesco a pensare che sia sufficiente, ma d'altro canto nemmeno riesco a pensare a qualcosa che possa esserlo. Ogni volta che credo di avere un'idea – credo, e magari è soltanto uno sprazzo – puntualmente la mia testa mi ricorda che per Yoongi non è abbastanza, che merita di più, di meglio. Che merita che ci siano tutti i suoi amici accanto a lui nel giorno del suo compleanno, che io sono soltanto una comparsa che potrebbe svanire da un momento all'altro.
Di pessimo umore? Sì, decisamente. Credo si stia avvicinando quel periodo del mese, maledizione.
Hoseok sembra comunque leggermi nel pensiero. «Soo-Yunah, non hai bisogno di preoccuparti, davvero. A Yoongi basti tu, qualsiasi cosa tu faccia.»
«E voi?»
Hoseok si stringe nelle spalle. «Ci vediamo praticamente tutti i giorni. Ci sono dei momenti dove nemmeno tra noi ci sopportiamo e abbiamo bisogno dei nostri spazi» dice, senza stupirmi un granché.
Sono uomini adulti, è chiaro che ognuno di loro abbia bisogno della propria privacy. Per esempio, per quanto io sia affezionata a loro e loro a me, dubito che riuscirebbero a sopportarmi con cadenza quotidiana come fa Yoongi. Uno dei segnali, tra le altre cose, che avrebbe dovuto farmi capire tempo fa che nel suo desiderio di avermi accanto non c'era soltanto bisogno di amicizia.
«Forse ho un'idea» mormoro, mentre le immagini cominciano a prendere forma nella mia mente. «Del kimchi jjigae e il pianoforte. E qualcosa da bere, ovviamente.»
«Vuoi cucinare per lui? È come proporgli di sposarti» osserva Hobi.
Mi stringo nelle spalle. «Non dico che lo sposerei domani, però...»
Sento lo sguardo di Hoseok su di me. Ha ancora una mano sul mio piede, sta accarezzandomi la caviglia con gesti delicati, ma so che sta riflettendo su quello che ho appena detto.
«Saresti pronta a farlo?» chiede a bassa voce, il tono curioso.
Continuo a fissare il soffitto, stesa sul divano, sentendo una morsa piacevole stringermi la bocca dello stomaco.
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Both in this life and the next | Min Yoongi [COMPLETA]
Romance[storia COMPLETA] Park Soo-Yun ha ventisette anni compiuti da poco e un posto come insegnante d'inglese in una scuola superiore di Seoul. Non ha crucci per la testa e ha risolto i suoi problemi anche e soprattutto grazie ai Bangtan Sonyeondan, che l...