XIX

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Non posso negare di essere irrimediabilmente, inconsolabilmente e disperatamente sbronza.

Non mi ero mai ridotta in questo stato davanti ai Bangtan, ma a quel che capisco – e non è un granché, ma insomma, non posso fare di meglio al momento – nemmeno loro si possono definire lucidi. Qualcuno, e sospetto che sia stato Jin, ha riesumato il karaoke per l'ennesima volta. Stiamo attingendo al conto corrente di non so chi per comprare canzoni di canzoni, e le stiamo cantando tutte – io egregiamente, parlando di lingua, e loro... beh, insomma, diciamo che a parte Namjoon, un po' tutti avrebbero bisogno di me. Ma cercano d'impegnarsi, ed è questo che me li fa amare ancora di più.

Oltre al fatto che tutta la rap line, nessuno escluso, si sta esibendo in un'esibizione canora che sarebbe raccapricciante, se fossi sobria. Invece sono seduta sul pavimento – seduta è un'esagerazione, per la posa scomposta che ho assunto e che, per qualche motivo, non sembra distruggermi nessun osso, per ora – tra Jimin e Taehyung, e non so chi dei tre stia ridendo più sguaiatamente.

Siamo tutti su di giri, nessuno escluso. L'unico che è stato più cauto con l'alcol è Yoongi, forse per l'esibizione di domani, forse perché non era in vena di ridursi nelle condizioni in cui ci troviamo noialtri ora... in ogni caso, del tutto sobrio non è, e lo si capisce soprattutto dall'impegno che sta mettendo nella sua performance. Ho la scusa perfetta per guardarlo e, maledizione a me, ora che sono qui Baek-Hyeon è lontano anni luce dalla mia testa – anzi, non è nemmeno mai esistito. Merda.

«Soo-Yunaaaaaah! Ti prego, vai tu, falli smettere» mi implora Seokjin, così barcollando e con il suo aiuto mi tiro in piedi, proprio quando sta finendo la canzone che hanno scelto le tre disgrazie del canto.

«No, no, prima noi!» Jimin si alza da terra, e mi consola vedere che nemmeno lui pare essere così stabile sui piedi. Ha, prenditi questa, signor Perfezione. Si avvicina a Hoseok e gli arpiona un braccio, senza minacciare di lasciarlo andare. Ruba il microfono di Namjoon, mentre quello di Yoongi finisce tra le mie mani.

«Toccherà a te, dopo» mi dice mentre me lo passa, stringendosi nelle spalle davanti al mio sguardo confuso.

Vorrei gemere dalla frustrazione, perché com'è possibile che sia così bello anche mezzo ubriaco, dopo essersi reso ridicolo con il karaoke? Sto per farlo, ma quando parte la canzone che Jimin e Hoseok hanno scelto la riconosco subito, e il mio corpo si muove di conseguenza. Jimin non ha nemmeno cominciato a cantare e io sono già persa nel beat, impegnata a seguirlo senza prestare attenzione a nessun altro dettaglio.

«I be like "Hold up, wait a minute, girl"

어딜 가 너무 쳐다봐서 미안해

Dubito che qualcuno in questa stanza possa non conoscere Mommae di Jay Park, e se due dei ragazzi non la stessero cantando penserei che è troppo diretta – quasi volgare, forse – per loro. Ma Jimin e Hobi cantano, il che è un peccato, perché sarebbe una delizia per gli occhi vederli ballare su queste note, più sensuali di qualunque altra canzone sia mai stata cantata o ballata da loro davanti a me.

Per fortuna Jungkook e Taehyung sono liberi, e nonostante tutto si stanno godendo la festa. Seokjin rimane in disparte ed è quasi sconvolto, Namjoon se la ride, e da quando sono a piedi nudi sul tappeto del soggiorno, impegnata a sculettare con Tae e Kookie, ho perso completamente di vista Yoongi.

Sarà imbronciato da qualche parte, mi dico, e continuo a ballare indisturbata. Ci lasciamo andare tutti e tre, spingendoci oltre i limiti che altre situazioni c'imporrebbero, ma senza tuttavia essere sfacciati o maliziosi: stiamo ballando, ci stiamo divertendo, e... aspetta, quel gattino imbronciato appollaiato sullo sgabello del pianoforte è Yoongi?

Both in this life and the next     |     Min Yoongi   [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora