Collision at first sight ||Charles Leclerc||

3.vero pilota

Giorno di qualifiche.
Finalmente si gira in maniera seria.

"Che caldo che fa qua in Bahrain" dico facendomi aria con un foglio mentre stiamo per concludere la riunione.
"Ci si scioglie in effetti" dice Max.

Non siamo propriamente abituati a queste temperature così calde a marzo... basti pensare che io vivo in Inghilterra, quindi ho già detto tutto.

"Vai a raffreddarti un po' Eleonor" dice Christian guardando fuori.
"Certo capo" scendo giù nella mia dressing room e mi faccio dare quella specie di corazza con ghiaccio dal mio allenatore e best supporter.

Mio fratello.

"Forza campionessa, raffreddati per bene che hai da girare come una matta"
"Lo so lo so Theo, passami quella cosa là"

Mi passa quella che io chiamo "corazza" e cominciamo a lavorare un po' sui riflessi, utilizzando le famose palline e prenderle al volo prima che cadano a terra.

"Proprio così sorellina, riflessi ci siamo" mi dice tutto contento e andando a guardare i suoi piani.
"Come ti sembro?"
"Al massimo delle tue potenzialità. Ieri ti sei allenata coma una dannata, i riflessi sono impeccabili, la concentrazione è alta e, stranamente, hai seguito bene i pasti che ti ho prescritto. Più contento di così non potrei essere" dice dandomi un bacio sulla tempia.
"Sono contenta di essere così in forma, ora speriamo che vada tutto bene"
"Basta che rimani concentrata. Spegni il cervello rispetto alle questioni personali e attivalo nella modalità pilota. Capito?"
"Certo fratellone"
"Forza, ora ti lascio cambiare che tra poco si entra in macchina"
"Devo fare due interviste prima mi sa" dico sbuffando.
"Allora cambiati in fretta così le fai velocemente" mi lascia sola soletta nella stanzetta e mi cambio in modalità pilota: fireproof e tuta (e non dimentichiamoci la famosa corazza che tanto mi piace).

Esco dalla mia stanza ed esco pure dai box dove trovo già qualche giornalista, non so se per me o per Max.
"Eleonor Muller, qualche parola su come pensi saranno le qualifiche?"
"Non dico nulla per scaramanzia, però mi aspetto molto da me. La macchina funziona davvero bene e abbiamo grandi chance, ora sta tutto nel giocare bene le proprie carte e posizionarsi il più avanti possibile per poter avere più possibilità domani"
"Grazie mille e buona qualifica"

Sto rispondendo a qualche altra domanda quando sento un giornalista borbottare.
"Per caso sa quando arriverà Max Verstappen?" mi chiede.
"Non saprei, però ci sono qua io se ha qualche domanda rivolta al team" dico sorridendo cortesemente.
"Oh no, vorrei sentire il campione del mondo singolarmente. Grazie"
"Ripeto, ci sono qua io e sono pur sempre un pilota"
"Voglio sentire un vero pilota, grazie comunque" scuoto la testa, ma decido di non rispondere.

'Vero pilota'.
Io quindi non lo sono a quanto pare.

Rientro parecchio contrariata, delusa e ferita nel profondo. Non mostrerò mai di essere rimasta veramente male di fronte a questo commento, però voi sapete la verità.

"Ei, come mai già di ritorno?" mi chiede Max bevendo un po' d'acqua.
"Richiedono un vero pilota e non la novellina del cazzo" dico rientrando nella mia dressing room e sbattendo un po' troppo la porta.

"Eleonor" dice Max entrando e chiudendosi la porta alle spalle.
"Dimmi vero pilota"
"Girati e guardami"
"No"
"Ho detto di girarti"
"E io dico di no" lo sento avvicinarsi, mi prende per le spalle e mi gira verso di lui.

"lily, non piangere per favore" dice abbracciandomi.
"Piango dalla rabbia maxie"
"So che non è solo per quello" tiro un po' su col naso e annuisco in modo impercettibile, ma Max capisce subito.

"Ora sistemati, pulisci le lacrime e ritira fuori le tue immense palle. Gira come non hai mai fatto e fammi il culo" mi metto a ridere e vedo che si dà un 5 da solo.
"Grazie, davvero"
"Quando vuoi lily, puoi sempre contare su di me e lo sai"
"Lo so e per questo te ne sono grata"
"Descrivimi il giornalista che ti ha ferito, così gli do una lezione"
"E' l'uomo con la maglia verde" dico continuando a ridere.