62.convivenza

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"Ma puoi mai bruciare un waffle Charlie?"
"Mi hai distratto te! So fare gli waffle, mica sono così scemo"
"Ho i miei dubbi ora"

Prima mattina in casa nostra e stiamo già facendo danni.
Mi sono svegliata un po' più tardi perchè ero stanca, sono andata in cucina, ho visto quel ben di Dio del mio fidanzato e ho cominciato a sbavargli dietro (distraendolo secondo il suo parere errato).

"Un mio bacio non penso proprio che potesse distrarti così tanto da bruciare un waffle"
"Bisogna andare a vedere con che intenzioni e modi hai dato quel bacio" dice alzando un dito puntualizzando la cosa.
"Se tu non riesci a tenertelo nei pantaloni non è colpa mia" dico girandomi per evitare di scoppiargli a ridere in faccia.
"Ripeti se hai il coraggio" dice raggiungendomi e facendomi girare verso di lui.
"Hai sentito bene amore" vedo che si avvicina al mio orecchio con un sorrisino.

So già cosa aspettarmi.

"Peccato che ieri sera sei stata proprio te ad istigare il tutto" 

Ecco, ci avrei scommesso pure il patrimonio che faceva un commentino del genere.

"Sei prevedibile ormai"
"Anche te dovresti cambiare frecciatine myrtille, sennò come faccio a risponderti in maniera diversa?"
"Vedrò di tirare fuori dal cilindro qualche commento nuovo"
"Ci scommetto... ora però andiamo seriamente a fare colazione che poi abbiamo della spesa da fare"
"Sissignore"

Torniamo in cucina a rifare i waffle e, questa volta, riusciamo a farli più che buoni.
"Madonna che buoni" dico tutta contenta.
"Se mi lasci cucinare, ne sono anche capace"
"Sì, come la tua pasta croccante" dico riferendomi al vlog che aveva pubblicato.
"L'italiana sei te qua, la pasta dovrebbe essere un piatto tuo"
"Sono italiana solo per metà e devo ricordarti che sono inglese fino al midollo però?"
"Che palle che sei" dice lanciandomi un mirtillo.
"E' la mia specialità rompere i coglioni, lo sai" dico mandandogli un bacino volante. Lui alza gli occhi al cielo ma vedo che sorride.

"Sei proprio incorreggibile" mi dice.
"E mi ami anche per questo"
"Puoi proprio dirlo forte" dice alzandosi dalla sedia e abbassandosi leggermente per darmi un bacio.
"Penso che mi piacerà proprio tanto la convivenza"
"Anche a me"

Finiamo di fare colazione, sistemiamo un po' in giro e decidiamo di uscire di casa per andare a fare la spesa, sennò stasera non so bene cosa mangeremo insieme ai nostri ospiti... stare via per così tanto tempo a causa delle gare ha provocato un vuoto nel frigo del povero Leclerc.
Inoltre, non so perchè ma il principe di Monaco mi ha chiesto di vestirmi in maniera carina... bisogna vestirsi eleganti pur per fare la spesa? Boh, Monaco avrà le sue regole.

"Che macchina mia cara?" dice andando giù in garage.
"Direi una con la targa di Monaco e magari una certa Ferrari unica al mondo" non lo ammetterò mai, ma gli invidio quella 488 Pista come se non ci fosse un domani.
Mi piace davvero troppo.

Nulla contro la mia bella macchinina (o macchinone), ma una Ferrari rimane imbattibile.

"Tutta tua" mi lancia le chiavi e rimango un attimo stupita in realtà.
"Posso seriamente?" dico tutta euforica.
"Ciò che è mio è anche tuo e so che muori dalla voglia di guidarla" mi apre la porta del conducente e poi fa una leggera corsetta per andare dal lato del passeggero.

"Comunque non stiamo andando a fare la spesa... o meglio, non adesso" dice sorridendo.
"Sapevo che c'era qualcosa sotto"
"Sai arrivare all'Hotel de Paris?"
"Secondo te ci so arrivare?" dico ridendo.
"Va bene, allora ti farò da navigatore".

Mi dà tutte le varie indicazioni e in poco tempo arriviamo davanti all'Hotel e solo ora mi rendo conto di che hotel stiamo effettivamente parlando... lì per lì non ci avevo pensato perchè pensavo solo a guidare senza fare danni, ma adesso che ce l'ho davanti è tutt'altra storia.

"Vuoi proprio mostrarti per bene in pubblico eh signorino?" dico mettendomi lì in coda per aspettare lo chaffeur.
"Ti do il benvenuto a Monaco così come si deve" riusciamo ad arrivare all'ingresso e un uomo ben vestito mi apre la porta e mi aiuta a scendere dalla macchina.
Gli do le chiavi, ci saluta cordialmente e va a parcheggiare l'auto.

"Mi fa un po' strano tutto questo lusso" per quanto guidi anche io in F1 e il mio stipendio non faccia proprio schifo, non sono mai stata abituata a questo tipo di vita. Sarà perchè Londra ha comunque un'eleganza diversa o sarà per il fatto che non sono cresciuta con palazzi così belli... fatto sta che mi piace da impazzire.
"Ci devi fare l'abitudine myrtille" dice prendendomi per mano e portandomi dentro l'Hotel per il pranzetto romantico io e lui.

"Comunque farà mia madre la spesa per questa volta. E no, non gliel'ho chiesto io, ma si è offerta lei perchè doveva già andare e voleva che ti ambientassi un po' con la città" 
"Hai anticipato la mia domanda"
"Lo so, conosco il tuo orgoglio"

Ordina Charles in rigoroso francese e io faccio finta di capire tutto.
"Mica sai il francese?"
"Vero che in Belgio si parla, però io non l'ho mai imparato benissimo...  so parlarlo un pochino, ma devo riprenderlo a quanto pare"
"Vivendo qui forse sarebbe meglio conoscerlo, solo per praticità dico"
"Tenterò di tirare fuori il mio miglior francese delle scuole superiori"
"Ci conto" pranziamo e devo dire che sono proprio contenta di essere qua con lui e, stranamente, c'è anche la giusta privacy.

"Pensavo fosse tutto più caotico, invece nessun giornalista ci ha inseguiti come mi è successo ogni tanto a Londra"
"Può succedere di incontrare fan e giornalisti, ma sono tutti estremamente rispettosi e aspettano un tuo assenso per venire a farti qualche domanda o foto. Paparazzi ce ne sono sempre, ma questo principato è proprio bello perchè la sicurezza è tanto alta. Ti piacerà, sappilo" dice prendendomi una mano e dandole un bacio sul dorso.
"A me basta stare insieme a te e poi sono contenta" diabete ne abbiamo?
"So che potrebbe essere dura il trasferimento, ma sono davvero contento tu abbia deciso di venire qua. Svegliarmi con te al mio fianco non ha prezzo... ora sì che staremo praticamente 24/7 insieme"
"E non vedo l'ora"

Tra un boccone e l'altro riusciamo a finire il pranzo e penso sia stata pure la prima volta che siamo stati così tanto sdolcinati.
"Non ci provare nemmeno a pagare" dice prendendo velocemente il conto.
"No Charlie, direi che faccio io"
"Appuntamento mio, pago io. Quando mi porterai te da qualche parte, non farò storie"
"50 e 50?" 
"Nope, sono un gentiluomo" sbuffo, ma, alla fine, lo lascio vincere per questa volta.

"Prossima volta faccio io" dico salendo di nuovo alla guida.
"Nah, sarò comunque più veloce di te a prendere il conto"
"Vecchio stile sei"
"Solo in certe cose" dice mentre appoggia una mano sulla mia coscia e la fa risalire leggermente sotto il vestito.
"Attento che sto guidando la tua macchina" dico quasi a fatica e cercando di non staccare gli occhi dalla strada.

Dio quanto è difficile.

"Il tragitto è breve" dice non muovendo la mano dalla zona pericolosa.
"Spero" vedo che sorride mordendosi leggermente il labbro inferiore.

Sarà una convivenza divertente.


Angolo autrice
Ed eccoci qua, primo giorno di convivenza dei due meravigliosi😍 Charles deve sempre fare il gentiluomo e, infatti, abbiamo un bel pranzetto romantico tra loro due... uno come lui dove signore?
Comunque, sono molto contenta per il P2 di Charles, ma che paura ragazze l'incidente di Lando...
Adesso vi saluto e vi annuncio già che ho una settimana da far paura e ho soltanto un capitolo e mezzo pronto, quindi devo pure carburare bene, quindi non so bene quanto e quando pubblicherò... massimo vedrete una notifica alle 21😉❤️
P.S.: il nuovo album di Sfera spacca di brutto, nulla da dire

Collision at first sight ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora