Collision at first sight ||Charles Leclerc||

77.fine dei giochi

"Ok Eleonor, ultima gara dell'anno. Parti seconda, subito dietro a Max.
Ricordatevi, questa è la vostra battaglia, perciò lottate come dei matti ma con rispetto verso voi stessi e la squadra. Buona fortuna figliola, mostra a tutti perchè sei qua"
"Grazie Chris, tienimi aggiornata se ci sono evoluzioni particolari"
"Tom sarà sempre vigile, te pensa a guidare"
"Certo capo"
"Bene ragazza, ora testa alla gara"

Chiudo la comunicazione radio e mi concentro totalmente alla gara.
Tra poco finiamo il giro di formazione e ammetto di star sentendo una grande pressione sul petto... e non è per la forza G che preme in ogni curva.

Prendo un bel respiro e mi posiziono in griglia.
E' fondamentale partire bene, magari superare Max nell'arco di poco e tentare di tenere il comando per più tempo possibile.

Sento la pressione più del solito perchè è l'ultima gara e decreterà il campione del mondo.
O Max o io.
Più Max in realtà, ma ho possibilità anche io se il vento mi gira a favore per una volta.

Letteralmente e metaforicamente.

Ci posizioniamo in griglia e scattano i semafori.

Si gioca ora.

Partiamo a bomba, sia io che Max, e lottiamo come dei dannati per quasi tutto il primo giro.
Ci sfioriamo tante di quelle volte che sono certa che al muretto ci stiano insultando in tutte le lingue possibili.

Scusaci Chris, ma noi ci divertiamo così.

Siamo al limite entrambi.

Siamo ad un millimetro dal collidere.

Io non mollo.

Lui neanche.

Siamo fianco a fianco in una curva e procediamo insieme praticamente.

"Mollate!" arriva un segnale dalla radio e, visto che Chris ha usato il plurale, è possibile che abbia fatto un comunicato ad entrambi.

Io non rispondo e so per certo che nemmeno Max sta rispondendo.
Vogliamo entrambi la stessa cosa e siamo disposti a prendercela con la fatica e con tutti i rischi del mestiere.

Due bambini che litigano per lo stesso giocattolo.
E il giocattolo è unico al mondo.

"Ho detto ad entrambi di mollare cazzo!" ripete Chris ancora più incazzato.

Stiamo rischiando di impattare a solo qualche giro dall'inizio.
Posso comprendere la sua frustrazione.

Stiamo ancora procedendo affiancati praticamente e ora arriva una curva strettissima.
Uno dei due deve per forza mollare o impattiamo l'uno nell'altro.

"Molla Max, molla ti prego" sussurro, spero con la radio spenta.

Riesco a passare dentro.

Max è obbligato a frenare un po' e mettersi dietro di me.

Il sorpasso dell'anno direi che va a me.

Prendo un attimo un sospiro di sollievo, ma il leone Max è già pronto a riprendermi.
Insomma, non c'è tanto tempo per respirare... o pensare.

Si agisce d'impulso e di strategia, nulla di più.

"Siete due idioti" dice Christian tornando a respirare anche lui probabilmente.
"Lo so" dico ridendo e guardando subito gli specchietti retrovisori.

Max, puoi essere più docile per qualche giro? Mi hai già stancata abbastanza.

La gara continua molto accesa tra sorpassi su sorpassi, pit stop e un po' di casini da parte degli altri piloti.