Capitolo 4

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Il giorno seguente a scuola Emma non si era presentata al club di artigianato. Mitsuya disse che era a casa con la febbre.
T/n andò a trovarla il pomeriggio stesso. Bussò a casa dei Sano.
"Ciao t/n benvenuta, sei venuta per me?" Mikey aprì la porta di casa sua.
"No, in realtà sono venuta per Emma? Come sta?" disse t/n seccamente. Si poteva notare un filo di delusione negli occhi del ragazzo.
"Ha la febbre a 40 poverina, io la chiamo mal d'amore."
"E perché?"
"Te lo dice lei."
"Tuo nonno dov'è?"
"Al dojo come sempre, tra poco torna."

La accompagnò nella stanza di sua sorella.
"Ciaooo. Come va?" disse t/n appena entrò.
"Vorrei abbracciarti ma ho paura di contagiarti."
"Non preoccuparti. Mi dispiace che stai male, stai prendendo le medicine?"
"Si. Tutti i giorni."
"Devo raccontarti tantissime cose." Intanto quello spione di Mikey stava ancora lì.
"Esci dobbiamo raccontarci cose tra donne." disse sua sorella.
"Va bene ho capito allora vado."
Era rimasto ad ascoltare fuori alla porta, voleva sapere cosa stesse facendo t/n in sua assenza.

"Era rimasto ad ascoltare fuori alla porta, voleva sapere cosa stesse facendo t/n in sua assenza

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La camera di Emma era più o meno così. Molto kawaii, con poster, pareti rosa, action figure ed una postazione da gaming. Aveva anche una toeletta per il make up.

"Da quanto tempo stai così?" chiese t/n.
"Da un paio di giorni in verità. Una volta io e Draken siamo stati al mare per tutta la notte in acqua, non pensavo di potermi beccare la febbre. Il dottore ha detto che presto guarirò."
"Ma siete pazzi voi due hahahah. Potevi beccarti anche di peggio."
"Già ma ora raccontami cosa ti è successo."
"Ieri sera ho scoperto chi è il mio ammiratore segreto. È come pensavo io, veniva spesso al locale, effettivamente lui mi fissava sempre e mi ha anche regalato un mazzo di rose giganti."
Emma rimase estasiata dalle sue parole, rimase a bocca aperta.
T/n raccontò l'accaduto, sul fatto che l'abbia salvata da Usui a quando le aveva chiesto un appuntamento.
"Sono scappata via e la cosa peggiore è che non gli ho chiesto nemmeno come si chiama."
"No vabbè sei una stupida, ti sei lasciata sfuggire un occasione d'oro."
"Spero di rivederlo presto. Quando lo guardo mi sento al sicuro, come se fosse una persona di cui ci si può fidare. Mi piace tantissimo anche esteticamente. È molto grande di età si vede." aveva gli occhi che le brillavano di emozione.
"Qualcuno qui si è preso una cotta ma di quelle potenti" la prese in giro Emma.
"Ma nooo cosa dici?"
"E invece si, mai sentito parlare di un colpo di fulmine? E credo proprio che anche per lui sia lo stesso."
"Può essere sai, forse hai ragione."
Mikey intanto aveva ascoltato tutto e poi andò fuori casa a sfogarsi con la sua moto.

Intanto a Yokohama la gang in cui risiedeva erano in riunione.

Intanto a Yokohama la gang in cui risiedeva erano in riunione

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"Izana, noi facciamo quello che tu ci dici di fare. La Toman vuole fissare un incontro tra i portavoce. Io ci vado se vuoi ma non so come andrà a finire." disse il braccio destro del capo della Tenjiku.
"Quella ragazza al locale, sono sicuro che è proprio lei a gestire gli incassi della Toman, se la porto dalla mia parte, quegli idioti non avranno risorse." rispose il capo.
"Ed io che pensavo ti piacesse davvero" disse Rindo, uno dei quattro guardiani della Tenjiku.
"A me? Se proprio vuoi saperlo ho intenzione di usarla sia come svuota palle che per rovinare quel coglione di Manjiro." rispose Izana.
"Sei sempre il solito" disse Ran uno dei quattro guardiani della Tenjiku.
"Fare il romantico allora era tutta una montatura?" chiese Ran. "Se non ti interessa allora potrei chiederle di uscire." al ragazzo con le trecce rischiava ogni tanto provocando il capo.
Izana tirò fuori dalla tasca un coltellino svizzero e glielo appoggiò al collo "Non pensarci neanche per un instante. Lei è mia! Me ne occupo io. Tu stà alla larga da lei. Nessuno deve toccarla!" non si rese conto che stava urlando.
Il suo servitore di nome Kakucho rideva sotto i baffi. Poi seguì il capo fuori dal rifugio.

Intanto t/n tornò a casa a studiare ma quel giorno casualmente si annoiava quindi decise di uscire in sella alla sua moto che non usava quasi mai.
Incontrò Baji e Chifuyu per la strada.
"Ma ciao fuggitiva come va?" disse Keisuke.
"Era da tempo che non ti vedevo in sella alla moto." disse Chifuyu.
"Si, di solito preferisco camminare ma sta volta mi annoiavo."
Trovarono anche Mikey che aveva gli occhi gonfi.
"Hey!" nessuna risposta "Che ti è successo? Stavi piangendo?" disse t/n preoccupata.
"Lasciami in pace!" disse Mikey poi cambiò strada accelerando.
"Avete litigato?" chiese Chifuyu.
"Assolutamente no, che cosa gli è preso?"

T/n riceve una chiamata da parte di Yuzuha. Accostò con la moto e rispose al cellulare.
"Si pronto?"
"Devi venire subito qui, c'è una persona che ti sta cercando." disse Yuzuha.
"A me? Dici sul serio? Di chi si tratta?"
"Non posso dirti nulla, sai che non posso usare il cellulare a lavoro ma questo gentiluomo chiede urgentemente di te."
"Va bene arrivo subito. Ciao." staccò la chiamata.
"Chi era?" domandò Baji.
"Yuzuha, a quanto pare mi vogliono al locale, ci vediamo in giro ciao."

Arrivata al locale t/n trovò Yuzuha che stava parlando con un ragazzo per poi vederla girare verso di sé

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Arrivata al locale t/n trovò Yuzuha che stava parlando con un ragazzo per poi vederla girare verso di sé. Fece un cenno con il mento come per dire "Eccola qui è arrivata." la salutò con una mano e tornò al lavoro.
T/n realizzò che quella persona che si trovava lì era proprio Izana, capo della Tenjiku, acerrima nemica della Toman. Ignara di tutto era contenta di averlo rivisto.
"Salve cosa posso fare per te?" chiese t/n notando quei occhi viola infuocati.
"Sono venuto a sentire la tua risposta. Quindi? Accetti un appuntamento con me?" chiese Izana.
"Adesso?"
"Hai da fare?"
"Ehm no...ma" l'aveva colta alla sprovvista. Quel giorno non doveva lavorare, poteva essere il momento perfetto per uscirci insieme.
"E va bene accetto. Ma dimmi prima come ti chiami."
"Izana Kurokawa. Ricordati questo nome dolcezza." T/n arrossiva da questa risposta.
"Sei così bella con quello sguardo timido." le sorrise.
Poco dopo con la macchina guidata da Kakucho si diressero nella grande Chinatown di Yokohama.

Poco dopo con la macchina guidata da Kakucho si diressero nella grande Chinatown di Yokohama

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T/n non ci era mai stata, non si era mai allontanata da Shibuya.
Rimase a bocca aperta da questo spettacolo immenso che si trovò davanti.
"Che ne pensi? Figo eh?" disse Izana.
T/n non trovò le parole giuste per esprimere il suo stupore.

Continua...

𝑰𝒍 𝑹𝒆 𝒉𝒂 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂 ~ ɪᴢᴀɴᴀ ᴋᴜʀᴏᴋᴀᴡᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora