Capitolo 17

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T/n tornò a casa sua senza neanche rivolgere una parola agli altri. Emma la seguì fino all'uscita.
"Hey t/n aspettaaa!" T/n si girò verso di lei e notò che aveva il fiatone. "Possiamo parlare? A me puoi dire tutto lo sai." Si era vero. L'unica persona con cui si confidava era proprio Emma.
La fece entrare e si accomodarono sul divano.
"Tu c'eri ieri quando è successo... Solo mio fratello, Baji e Chifuyu fanno chi è stato ma non ne hanno fatto parola con nessuno, neanche con me." Emma iniziò a parlare. L'atmosfera era tesa.

T/n distoglieva lo sguardo. Era un po' triste e non voleva recare altri problemi ai suoi amici.
"È stato Izana." rispose t/n. Emma spalancò gli occhi. Davvero suo fratello era capace di fare una cosa del genere? "Si è ingelosito perché mi ha vista insieme a Kazutora. Avevamo litigato, credevo fosse finita ma lui è riapparso facendo questo casino."
La ragazza spiegò alla sua amica bionda com'era andata. Lo aveva riconosciuto dalle notizie che divulgavano l'assassinio di Shinichiro e in più lo ha picchiato per pura gelosia. "È un pazzo Emma. Un giorno è tranquillo e quello dopo è scatenato. Seishu stesso mi ha detto che è una persona pericolosa e che non dovrei stare con lui..." La stava ascoltando con molta attenzione e stupore. Emma riusciva a vedere quell'uragano di emozioni che trasudavano.
"Ma non è possibile. Io lo amo e sono pronta a rischiare il tutto per tutto per salvarlo."

Emma la abbracciò strettamente

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Emma la abbracciò strettamente. "Ti ringrazio." T/n era sorpresa da questo gesto. Il suo cuore batteva forte. "Sono anni che non vedo mio fratello. Ci siamo separati da quando avevo 3 anni. Nostra madre ci aveva mentito quando disse che lo stava mandando in un istituto scolastico. Non oso immaginare a cosa abbia dovuto passare poverino. Qualche anno dopo io sono stata lasciata al nonno. Ho pochissimi ricordi di lui. Mi manca tantissimo." Si stavano ancora abbracciando ed entrambe stavano quasi per piangere. Il passato più triste lo avevano passato loro. T/n si sentiva fortemente legata ad entrambi, queste due persone cresciuti senza genitori, ma che avevano preso strade diverse. Una con l'affetto dei suoi due fratelli e l'altro senza l'aiuto di nessuno.
"Grazie per quello che stai facendo per lui. Stai lottando, non vuoi abbandonarlo, lui ha bisogno di una anima buona come te. Sei speciale." Si liberarono dall'abbraccio e si sorrisero.
"Anche tu sei speciale. La mia migliore amica. Ti voglio un mondo di bene." T/n le diede un bacio sulla guancia.

A pranzo stavano mangiando insieme del buon cibo cinese e spettegolavano sulle loro relazioni.
"A te invece come va con Draken?" Chiese t/n.
"Tira e molla, non è molto serio in una relazione. Si comporta in modo infantile però è un amore. E mi sta facendo più spesso dei regali."
I ravioli erano buonissimi e si godevano la loro compagnia.
"Dov'è Izana in questo momento?" chiese Emma. Stava frugando qualcosa nella sua borsa.
"Non lo so. Stamattina mi ha scritto che aveva delle cose urgenti da fare." rispose. T/n era sempre nervosa quando si parla di Izana.
"Guarda qui." Disse Emma con un dolce sorriso mentre le porgeva una foto.

"È un ritratto di quando io ed Izana eravamo piccoli. È l'unico ricordo che ho di lui. Lo porto sempre in borsa." I suoi occhi brillavano di malinconia.
"Oddio ma siete tenerissimi. Non ho parole..." Notava quanto fosse cambiato. Anche se la bellezza di Izana era maturata, nei suoi occhi vedeva sempre quel bambino insicuro. Con la differenza che in quella foto mostrava sicurezza e dolcezza. 'Mi chiedo se a lui manca sua sorella. Perché non l'ha mai cercata?' si chiese.
"Mi è sempre stato vicino quel poco tempo che abbiamo vissuto insieme...." L'umore di Emma calò vertiginosamente. "Vorrei poterlo rivedere ma visto che lui ci odia, al momento non saprei come affrontarlo." Tratteneva le lacrime. Si sentiva in parte responsabile di questa guerra.
Riposò la fotografia nella borsa e scuoteva la testa.
"Ma non pensiamoci più per ora. Stasera c'è la sfilata scolastica. Dobbiamo assistere al glorioso lavoro che abbiamo fatto noi del club." T/n cambiò subito discorso e voleva tirare su di morale la sua migliore amica. Tra poche ore sarebbe iniziata la manifestazione.
"Già. E dobbiamo dare manforte a Mitsuya. Sta aiutando da stamattina gli operatori scolastici e assisteva alle prove delle modelle in caso servisse qualche modifica."
Mitsuya era un grande lavoratore. Non lasciava mai nulla al caso ed era sua responsabilità assicurarsi che sia tutto perfetto.

𝑰𝒍 𝑹𝒆 𝒉𝒂 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂 ~ ɪᴢᴀɴᴀ ᴋᴜʀᴏᴋᴀᴡᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora