𝑰𝒍 𝑹𝒆 𝒉𝒂 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂 ~ ɪᴢᴀɴᴀ ᴋᴜʀᴏᴋᴀᴡᴀ

Capitolo 22

La battaglia tra la Toman e la Tenjiku era finalmente iniziata. Quest'ultima era nettamente in vantaggio. Kakucho dopo aver sconfitto i capitani della Toman ha iniziato la sua battaglia contro Draken.
"Non ti dò il diritto di parlare con la nostra Regina, sleale da parte vostra cercare di corromperla." iniziò Kakucho cercando di riprendere fiato, voleva capire le intenzioni dei loro nemici.
"Sei fuori strada, lei prima stava con noi, capisco perché è passata dalla vostra parte ma devo obbedire agli ordini del mio capo." rispose Draken in posizione di battaglia, teneva alta la guardia in caso di attacco a sorpresa.
"Entrambi siamo motivati dalla fedeltà che ci lega al nostro comandante. Molto interessante." concluse il ragazzo con la cicatrice. Apprezzava molto il suo rivale in qualità di uomo ed ecco poi vederlo tirare un pugno al ragazzo con il tatuaggio alla testa.

Intanto t/n stava medicando la spalla di Mucho il quale aveva appena perso un braccio, non voleva che il suo nuovo collega morisse dissanguato. Chiamò un ambulanza quando Sanzu stava per aizzare la katana contro di lei.
Una persona stava guardando la scena in un angolo in disparte: "Si dai ammazzala... fallo fallo! Così farò ricadere la colpa su quelli della Toman. Avanti, muoviti."
Sanzu esitava per un momento, non era giusto colpire alle spalle qualcuno ma quella si era messa in mezzo quando non doveva.
"Ci siamo quasi, resisti ti prego." ripeteva in continuazione t/n piangendo preoccupata.
Sanzu stava abbassando l'arma, il pianto della ragazza lo aveva intenerito. Ricordava il sé stesso da piccolo quando piangeva dal dolore per mano di Mikey. La stessa persona a cui aveva giurato fedeltà fino alla morte.

Fece un passo accanto a lei, le accarezzò il viso e le disse: "Non piangere così, mi si spezza il cuore. L'ho fatto perché questo idiota se lo merita per aver tradito la Toman."
La ragazza sapeva cos'era successo ma quando lei era entrata nella gang se n'erano già andati.
"E perché tu prima lo segui e poi lo tratti in questo modo?" chiese t/n facendo un passo indietro. Aveva paura che le avrebbe fatto del male da un momento all'altro ma la cosa che la incuriosiva erano quelle cicatrici ai lati della bocca.
"Per vendetta. Il mio unico idolo e mentore è Mikey. Farei di tutto per lui." rispose calmo e pacato. Si alzò per allontanarsi verso il campo di battaglia. "Se vuoi salvarlo fallo pure ma promettimi che non finirò nei guai con Izana."
"Va bene te lo prometto." rispose asciugandosi le lacrime. L'ambulanza era arrivata, appoggiarono il corpo di Mucho in una barella e lo portarono via in ospedale.
La persona che stava spiando non era contento di come era andata a finire: "Cazzo possibile che quella ragazza non si decida a morire? La odio cazzo!" Era Kisaki il quale aveva optato per un piano b, ovvero quello di far fuori t/n in modo che entrambi i fratelli possano cadere nel baratro infinito e tenerli in pugno.

"Perché non la uccidi tu stesso?" gli chiese Hanma. Ovviamente lui lo aveva seguito anche se avrebbe preferito divertirsi combattendo contro qualcuno.
"Non posso correre il rischio di essere beccato da qualcuno di loro. Troppo pericoloso. Quel tossico di Sanzu era una cavia perfetta." rispose Kisaki. Non gli andava una giusta ultimamente. Da quando t/n era apparsa nelle loro vite non riusciva a concludere nulla. Era l'acqua santa che spegneva le fiamme dell'inferno. "Come fa a sopportare uno come Izana?" chiese.
"Quella ragazza sa il fatto suo. Riesce a calmare anche una bestia assetata di sangue." rise sarcasticamente Hanma con il suo fare sarcastico.
Poi tornarono anche loro sul campo di battaglia per non destare sospetti e si imbatterono nella lotta per sfogarsi un po'. Kisaki non era bravo a combattere ma era talmente incazzato da mettere al tappeto almeno 3 persone. Hanma invece riusciva a sconfiggerne 20.