Capitolo 12

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Il giorno seguente t/n e Izana si erano svegliati presto perché dovevano tornare nelle loro rispettive case.
Lei ricevuto una chiamata urgente da Takemichi dicendole che anche Mitsuya e Nahoya erano stati aggrediti dai membri della Tenjiku e che Mikey doveva parlarle assolutamente.
T/n era incazzata a morte con loro.
"Perché non dici nulla?" urlò t/n.
"E cosa dovrei dirti? Non posso tenerli a bada 24 h, non sono dei ragazzini di 5 anni." urlò a sua volta Izana.
"La responsabilità è tua cazzo." disse t/n mentre si stava cambiando.
"A me poco importa di quello che fanno, l'importante è che mantengano l'orgoglio alto e non perdano. Li ho addestrati io stesso." rispose Izana orgogliosamente.
Adesso l'accordo di pace salterà, sicuramente Mikey non ne sarà felice. 'Quelli sono proprio dei bastardi!' pensò t/n.

Scesero di sotto alla reception dove c'era Kakucho a fare il chek out.
"Mi dispiace davvero t/n per ciò che è successo ma ti assicuro che l'ordine non è stato impartito da Izana." le disse Kakucho rammaricato.
"Si certo perché tu devi sempre coprirlo, sei il suo schiavetto. Ora andiamo." Effettivamente t/n si rese di conto di essere stata molto sgarbata nei suoi confronti e si dispiaceva per questo ma al momento era molto nervosa.

Durante tutto il percorso del ritorno nessuno disse una parola. La ragazza si sedette sul lato opposto della macchina per stargli lontano. Izana si avvicinava per abbracciarla ma lei lo respingeva.
"Per quanto tempo avresti intenzione di comportarti in modo infantile??" disse Izana con uno sguardo torvo.
"Fin quando ne avrò voglia." rispose senza neanche guardarlo. Lei teneva fisso lo sguardo fuori al finestrino dell'auto.
"Cos'è, adesso non mi ami più?" inclinò la testa di lato mettendo il broncio.
Nessuna risposta.
"Guardami quando ti parlo!" Izana afferrò il suo mento per voltarla dalla sua direzione e strinse i denti.
"Izana calmati." Kakucho li guardava dallo specchietto retrovisore interno.
"Io sono calmo. Ma se questa stronzetta mi ignora, non rispondo delle mie azioni. Mi sembrava di avertelo già detto no? T/n?!" Sorrideva nervosamente con una vena visibile sulla fronte.
"Scusami." disse dolcemente la ragazza abbassando lo sguardo.
"Alla mammina qui piace solo essere sfondata da me. Infondo sei ancora una ragazzina. Pensavo fossi diversa." Mollò il suo mento girandole la testa e sbuffò.

Arrivati sull'uscio di casa sua, t/n stava per raccogliere le sue cose e scese dalla macchina

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Arrivati sull'uscio di casa sua, t/n stava per raccogliere le sue cose e scese dalla macchina.
"Abbiamo chiuso t/n." disse di punto in bianco Izana in piedi davanti a lei.
"Cosa vuol dire?" disse t/n incredula.
"Che io e te non stiamo più insieme. Se mi vuoi davvero passa alla Tenjiku. Altrimenti farò fuori te e i tuoi amici." disse mentre si avvicinava a lei molto lentamente fissandola.
"Per favore non dire così. Ti prego Izana. No..." Le lacrime iniziavano a scendere abbondantemente mentre scuoteva la testa.
"Non piangere gattina." disse mentre le passava il pollice sugli occhi. "Ci rivedremo, dipende tutto da te ma sappi che la richiesta di pace è ufficialmente saltata." le diede un bacio dolce sulle labbra ed entrò in macchina.

𝑰𝒍 𝑹𝒆 𝒉𝒂 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂 ~ ɪᴢᴀɴᴀ ᴋᴜʀᴏᴋᴀᴡᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora