Quando si dice il destino. Due persone si scontrano per caso ma che hanno cambiato per sempre le loro vite.
Questa è una storia di pura finzione. Può riportare o no le vicende del manga di Tokyo Revengers. I personaggi appartengono a Ken Wakui e Ko...
La Tenjiku aveva conquistato anche Okinawa facendo fuori il clan Fujiwara, Izana aveva ucciso il boss venendo a sapere che era lo zio di Karen la sua matrigna. In origine volevano uccidere Izana ancora bambino ma Katerina si era intromessa mandando a monte il piano, finché poi il Re adulto decise di vendicarsi lasciando in vita la ragazza che lo aveva salvato. Tornato a casa molto in ritardo fece incazzare t/n la quale andò a farsi un giro nel parco di Shibuya. Lì aiutò dei bambini in difficoltà e da lontano Mikey con la sua nuova ragazza la stava osservando. "Perché continui a guardare quella? Sei irritante! La conosci?" disse la ragazza di nome Aoi, aveva i capelli che passavano dal blu al grigio e gli occhi azzurri, era molto alla moda e seguiva lo stile dei trend. "Vaaaa bene è una mia vecchia amica, stava nella Toman fino a qualche mese fa." Mikey le raccontò del fatto che sua sorella e t/n andavano nella stessa scuola e che quest'ultima se ne andò in un'altra gang tradendo la sua fiducia e amicizia. "Io sono qui con te e non mi degni di uno sguardo. Mi fa fastidio, non ti piaccio più?" chiese Aoi prendendo il viso di Mikey e lo guardò negli occhi mordendosi le labbra. "Ma certo sei bellissima! Non farci caso a lei, non ci parliamo più dopo quello è successo." Certo Aoi aveva un bel viso ed un carattere forte ma lui quando aveva rivisto t/n dopo tanto tempo il suo cuore batteva forte, lei era unica e rara. Non negò che in fondo sarà sempre importante per lui anche se non lo aveva mai amato e quindi aveva trovato una persona dinamica, allegra e spensierata come Aoi.
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La ragazza si allontanò per andare nel bagno pubblico del parco e Mikey se ne approfittò per andare a parlare con t/n. "Mi scusi posso chiederle un informazione?" le disse da dietro toccandole la spalla. "Si cer... Ah sei tu." Il suo umore cambiò drasticamente, perse il sorriso non appena lo vide e si trasformò in una smorfia. "Possiamo parlare?" "Io non ho nulla da dirti." rispose freddamente t/n. Fece per andarsene ma Mikey la prese per il polso trattenendola. "Allora ascoltami, mi dispiace per quelle cose che ti ho detto ok? Dimenticalo per favore e ripartiamo da 0." Era veramente dispiaciuto, aveva uno sguardo triste, dai suoi occhi si capiva che era sincero e voleva più che mai fare pace con t/n. "La tua amicizia valeva molto per me ma mi hai ferita." Anche lei desiderava davvero metterci una pietra sopra e tornare ad essere dei buoni amici però le cose erano cambiate. "Lo so che ti stai trattenendo per via di Izana, anch'io mi sto frequentando con una ragazza però ogni volta che ti vedo non ci capisco più niente." Non era carino dire che Mikey stesse sfruttando Aoi per dimenticare t/n, si era quasi rassegnato al fatto che non staranno mai insieme ma d'altronde era ancora confuso.
T/n non disse nulla, ci fu silenzio per un paio di minuti finché Mikey si avvicinò a lei ma la ragazza indietreggiava fino a trovarsi con le spalle al muro. "Lui ti scopa bene?" chiese di punto in bianco per curiosità, erano molto vicini e teneva le mani in tasca. "Cos? Non fare così Mik..." T/n era sorpresa da questa domanda inaspettata. Pensava che a lui non importasse questo genere di cose. "Rispondi alla mia domanda! È bravo?" Insisteva fissandola negli occhi che tanto gli piacevano. T/n arrossiva e rispondeva con un tono basso. "...Si." "Io potrei farlo meglio. Ti dimostro che sono capace di farti godere più di quanto lo farebbe Izana." disse Mikey appoggiando una mano sul muro e la fronte contro quella di t/n. "Cosa diavolo stai dicendo? Hai la ragazza!" Alzò la voce sconvolta, non si aspettava una frase del genere da parte sua. Mai e poi mai avrebbe tradito Izana e né tantomeno pensato di fare sesso con un amico di vecchia data. "Sarà il nostro piccolo segreto amica mia. Sei così bella e delicata mhh." Le accarezzò la gamba e annusò i suoi capelli, cercava in più modi di trattenersi dall'impulso di violentarla, il suo sogno era sempre stato quello di scoparsela con o senza il suo consenso però il buon senso gli diceva di non farlo. Con l'altra mano toccava le orecchie, il collo, poi entrambe la mani ai suoi fianchi. "Non farlo..." T/n provava a dire sottovoce ma a malapena si faceva sentire. Era spaventata e rossa in volto, stringeva i denti e mentre lui continuava a palparle il seno pregava che la smettesse. "Ti prego siamo amici non farmi questo."
