Quando si dice il destino. Due persone si scontrano per caso ma che hanno cambiato per sempre le loro vite.
Questa è una storia di pura finzione. Può riportare o no le vicende del manga di Tokyo Revengers. I personaggi appartengono a Ken Wakui e Ko...
Kakucho aveva informato t/n del fatto che una ragazza di nome Emma Sano fosse stata in pericolo. Lui non avrebbe mai voluto tradire colui che considerava il suo migliore amico oltre che suo capo. Ma era decisamente contrario al fatto che la loro gang potesse macchiarsi di un reato grave come quello dell'omicidio. Sapendo che apparteneva alla Toman aveva pensato che la decisione giusta fosse quello di avvisare la portavoce della stessa. Poco prima t/n aveva anche ricevuto un messaggio da parte di Izana dicendole che la stava monitorando.
"Kaku, se questo è uno scherzo, non è divertente!" la ragazza stava tremando. Non voleva crederci. "Ti dico che è la verità, devi fermare Izana." Kakucho aveva un tono molto rigido e serio, sembrava sincero. "E perché me lo dici proprio adesso? Sei con lui?" "Perché so che siete andati alla manifestazione scolastica. Ci sono anch'io." Kakucho stava nascosto dietro al palco mentre parlava al cellulare riusciva a vedere t/n da lontano. "Come allora sei tu che mi stai spiando?" T/n si guardava intorno per vedere se ci fosse qualcuno ad origliare la conversazione. Non capiva da che parte si trovasse. "Si ma permettimi di sdebitarmi offrendoti il mio aiuto." Cercava di parlare in modo più pacato e tranquillo. "Noi non siamo amici no? L'hai detto tu stesso." rispose in tono molto ironico. Era rimasta ferita da ciò che le aveva detto. Almeno erano pari da quella volta che lo aveva chiamato 'schiavetto'.
"Vabene hai ragione. Vedila come vuoi. Io sto andando a fermare Kisaki..." Provò a spiegare ma venne interrotto. "Kisaki hai detto? Tetta Kisaki? Cosa c'entra?" T/n spalancò gli occhi. Sapeva chi fosse. Quel nome apparteneva alla feccia dell'essere umano. "È stata una sua idea quella di far fuori la sorella del vostro capo, non ti so dire i dettagli, ma sta solamente aspettando il momento giusto per colpirla alle spalle." T/n si girò verso la direzione in cui stavano Emma e gli altri e le sembrava tutto tranquillo. Forse l'attaccherà quando sarà da sola? Tipo in bagno? "Io andrò a distrarre Kisaki, lo bloccherò se sarà necessario. Tu devi assolutamente parlare con Izana. Si trova sul tetto della scuola. CORRI!" urlò il ragazzo per poi passarsi una mano sulla bocca dopo essersene accorto. Staccò la chiamata. 'Sono pronto a ricevere una punzione ma questa volta non la passerete liscia.' pensò.
T/n corse subito sul terrazzo della scuola dopo aver sussurrato delle cose all'orecchio di Takemichi. 'Non ci posso credere che stia succedendo per davvero. Perché uccidere una ragazza innocente? Vuole davvero che sua sorella muoia?' pensò. Era davvero inconcepibile per lei. Corse più in fretta che poté quando ad un certo punto spalancò la porta che portava sul tetto della scuola. Non vedeva nessuno, si guardava intorno mentre perlustrava il perimetro... Il vento che soffia, il fruscio delle foglie, i fiori che stavano sbocciando. Stava arrivando la bella stagione. E poi lo vide...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Poteva notare quella schiena possente, la tuta rosso fuoco, quei capelli bianchi che svolazzavano e il suono dei suoi orecchini. Si avvicinò a lui molto lentamente. Izana si stava godendo la brezza a testa alta e gli occhi chiusi. Quando sentì un rumore di passi avvicinarsi, si girò e vide che era proprio lei. T/n si fermò a pochi metri da lui. Doveva affrontarlo senza paura. "Come facevi a sapere che ero qui? Hai letto il mio messaggio?" "Si..." ci fu silenzio per un paio di secondi.