Quando si dice il destino. Due persone si scontrano per caso ma che hanno cambiato per sempre le loro vite.
Questa è una storia di pura finzione. Può riportare o no le vicende del manga di Tokyo Revengers. I personaggi appartengono a Ken Wakui e Ko...
Izana e t/n erano andati in un locale di Shinjuku e con loro c'erano dei vecchi membri di una gang della zona, ora alleati di Izana. T/n era in bagno ed aveva avuto una breve conversazione con Miyako la ragazza schiava di Saito. La donna adulta raccontò di quanto fosse triste della sua vita miserabile, costretta a vivere insieme ad un uomo che non amava e sentirsi incatenata dopo aver perso l'amore della sua vita Yagi, ex capo sconfitto da Izana. T/n era molto dispiaciuta per lei, cercò di consolarla ma si sentiva impotente, doveva essere dura passare tutto questo, voleva aiutarla davvero ma non era in grado di farlo. "Non dovresti far parte di questo mondo." erano le parole che giravano nella testa di t/n pronunciate da Miyako. Avrà visto in lei un'anima buona che non farebbe del male a nessuno ma la sua posizione significa tutt'altro. A questo punto si chiedeva se sarebbe stata capace di tenere un peso così grande sulle spalle. Il mondo a cui apparteneva era pieno di gente spietata che annientavano il prossimo per puri scopi personali. Izana sicuramente era uno di quelli, era consapevole della sua pazzia e mania di conquistare tutto il Giappone ma era anche vero che con lei cambiava completamente atteggiamento. Tuttavia si chiedeva se lei stessa fosse all'altezza del Re. I suoi pensieri erano divisi a metà. Da un lato pensò che lui aveva scelto di stare con lei per il suo modo di essere, lei gli era sempre stata accanto e assecondato le sue follie mettendosi contro i suoi amici. In sua presenza lui ritrovava il buon senso ma dall'altro lato aveva paura di non essere abbastanza per lui, che un giorno all'altro si sarebbe stancato di lei, non era abbastanza forte da stare al passo con la sua magnificenza. Le scese una lacrima ma ci passò un dito sopra per poi tornare insieme agli altri.
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"Stai bene amore? Ci hai messo tempo." disse Izana alzando la testa sullo schienale e vedendo tutto sottosopra. "Io sto bene. Quello messo male sei tu." rispose t/n ma non era neanche quello messo peggio, gli altri due si stavano addormentando nel locale ma poi furono svegliati dalle loro ragazze. "Allora ci vediamo alla prossima ragazzi, mi sono divertito." disse Saito salutando il Re e la Regina della Tenjiku. Miyako era arrabbiata per come si era ridotto il suo padrone, lo malediceva in tutte le lingue per poi salutare t/n con un sorriso. "Andiamo anche noi dai ti aiuto." Portarsi Izana appresso quando era ubriaco e fatto era impossibile. Si metteva a peso morto sulla spalla di t/n, faceva fatica a camminare e farfugliava cose senza senso. Lo fece sedere nell'auto per poi dirigersi verso casa. Durante il percorso Izana si era addormentato, t/n poteva ammirare il suo viso tenero e vulnerabile. 'Ah se tu potessi essere così anche da sveglio...' Si era fatto molto tardi, arrivati a casa Sachiko questa volta non c'era ad aprire la porta. 'Cazzo proprio oggi che mi serve una mano è il suo giorno libero.' "Siamo arrivati a casa dai amore un ultimo sforzo." disse la ragazza provando a salire le scale ma aveva il terrore di cadere con il peso morto. "No non voglio. Dormiamo qui a terra." disse Izana dal nulla facendo i capricci come un bambino. Si accasciò al pavimento e chiuse gli occhi ma t/n gli scuoteva le spalle per fargli un rimprovero. 'È esasperante...' "Ma sei scemo? Ci serve una gru per farti salire al piano di sopra!" "Ah scusa mamma hai ragione." A t/n le scappò una risata, al di fuori del sesso non la chiamava mai mamma, forse avrà pensato a qualche ricordo legato alla sua infanzia. Dopo una decina di minuti buoni i due erano riusciti a mettersi a letto. La ragazza gli rimboccò le coperte e gli diede un bacio dolce sulla guancia. "Ti occupi sempre di me. Grazie perché mi sopporti. Ti amo." disse Izana per poi addormentarsi velocemente con un sorriso. "Ti amo anch'io." rispose la ragazza ripensando al discorso di prima dopodiché dormì accanto al suo amato.
