Quando si dice il destino. Due persone si scontrano per caso ma che hanno cambiato per sempre le loro vite.
Questa è una storia di pura finzione. Può riportare o no le vicende del manga di Tokyo Revengers. I personaggi appartengono a Ken Wakui e Ko...
T/n era riuscita a salvare la vita di Emma grazie all'aiuto di Kakucho che aveva bloccato Kisaki nel suo intendo di uccidere la sorella di Mikey. Parlando con Izana aveva fatto in modo che possa rinunciare a questo folle piano. Ma il prezzo da pagare era che t/n passasse dalla parte della Tenjiku tradendo così i suoi amici. Accettò solo per salvaguardare l'incolumità della sua migliore amica.
Takemichi il quale aveva ricevuto il compito di perlustrare la zona aveva aiutato Kakucho a sgamare Kisaki e fregargli l'arma del delitto. Quest'ultimo si ritirò dopo che Izana gli aveva ordinato di farlo. Emma, Hinata e Yuzuha stavano spettegolando in bagno e notavano che la loro amica fosse sparita nel nulla. "Ma dove sarà finita?" chiese Hina preoccupata. Si stava sistemando il trucco mentre Yuzuha si stava lavando le mani. "Mi ha detto che sta arrivando, poi mi deve raccontare cosa diavolo stava facendo." rispose Emma che aveva chiamato al cellulare t/n per sapere dove fosse.
T/n era sul tetto della scuola. Aveva fatto sesso con Izana in un posto insolito come quello finché qualche ora dopo il ragazzo sganciò la bomba: "Mi piacerebbe avere un figlio con te." disse Izana accarezzandole la pancia. "Io non ho mai avuto una famiglia. Ho solo Kakucho, e vorrei che tu fossi la madre dei miei figli." Si stavano abbracciando davanti allo specchio del bagno. La guardò negli occhi pieni di amore. Quell'uomo riusciva a passare dall'essere un maniaco psicopatico ad un cucciolone bisognoso di affetto ed attenzioni. Quella rivelazione scaturì uno stupore sul viso di t/n. Non si aspettava una rivelazione del genere. Si chiedeva se fossero in grado di mantenere un figlio. Ci sarebbero i presupposti per farlo?
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"Oddio Izana dici sul serio? Io non posso..." balbettò t/n. Fare figli era l'ultimo dei suoi pensieri. Dopotutto era ancora una giovane donna. "Non sto dicendo adesso. O meglio se non te la senti posso capirlo, ti ho solo detto ciò che provo." rispose Izana. Aveva uno sguardo basso e triste. Sapeva cosa avrebbe risposto ma non voleva perdere le speranze. "Non mi fraintendere. Io ti amo amore mio, davvero tanto ma è troppo presto." t/n si girò verso di lui dando le spalle allo specchio, lo abbracciò appoggiando la testa sul suo petto. "Sei troppo sconvolto per questa responsabilità e siamo giovani. Devi lavorare prima su te stesso e poi ci penseremo." Izana stava fermo con le braccia basse, per qualche motivo stava in silenzio e non si muoveva.
T/n alzò la testa per poterlo guardare negli occhi ma il ragazzo aveva uno sguardo spento, la testa bassa ed un aura scura intorno. "Stai dicendo che sono così mediocre da essere ripudiato dal mio stesso figlio?" disse Izana allontanandola da lui. Era la prima volta che rifiutava un abbraccio dalla sua amata. "Ma no amore, non pensarlo neanche per un istante." Lei riusciva a sentire la tensione nell'aria. Più lei si avvicinava e più lui faceva dei passi indietro. "Sarei una schifezza come padre vero?" strinse i pugni fortemente da far fuoriuscire del sangue dalle mani. "Ti prego non ricominciare." T/n stava quasi per piangere dall'ansia. Questo argomento era troppo delicato per parlarne, aveva paura di dire cose sbagliate.