Izana era tornato dal suo viaggio e voleva godersi il suo pomeriggio libero insieme a t/n quando vennero interrotti da una chiamata, Kazutora era stato arrestato e Chifuyu aveva chiesto alla ragazza di testimoniare a suo favore.
Izana la accompagnò in caserma arrabbiato del fatto che i due si fossero incontrati in sua assenza, aveva ordinato a Shion di tenerla alla larga da lui.
Corse subito al rifugio per cantargliene quattro, aveva parcheggiato l'auto lontano dal capannone e varcò la soglia finché squillò il suo cellulare.
Era Maeda il quale gli disse che l'accordo con il vecchio era saltato perché convinto del fatto che lo stessero truffando.
"Che cazzo stai dicendo? Stanno succedendo solo casini oggi!" urlò schiacciando il cellulare sotto ai piedi, lui che aveva sempre il controllo su tutto, quando qualcosa non andava secondo i suoi piani lo faceva imbestialire.
I guardiani e tutti i soldati smisero di allenarsi e calò un silenzio, se il Re era di pessimo umore tutti ne pagavano le conseguenze.
Izana si avvicinò a Shion e con velocità gli tirò un calcio forte scaraventandolo al muro. Gli altri se ne accorsero solo dopo che il biondo era a terra con il culo in aria e mormorarono tra loro.
"Non sei neanche capace di portare a termine un compito che ti avevo affidato coglione!" Gli diede la colpa di tutto anche se Shion non poteva prevedere che fosse andata in quel modo. Se la prese in malo modo anche con Kakucho dopo che questi gli aveva chiesto il motivo del suo malessere.
"Per punizione a chi infastidisce il capo faremo bere l'acqua dal cesso." Ran ovviamente prendeva in giro la situazione facendo una delle sue solite battute.
A pranzo gli altri chiesero spiegazioni a Shion riguardo alla scena di prima ma lui non risponde facendo finta di nulla.
Izana uscì e trovò la sua macchina sfasciata con i vetri rotti, i fanali che lampeggiavano, l'antifurto stava suonando, le porte erano ammaccate e sul cofano c'era scritto "stronzo" con la vernice spray.
Lacrime scorrevano sulle guance, era il regalo di Natale della sua amata Regina e qualcuno era stato mandato dal vecchio come per vendetta. Avrebbe potuto rompergli qualsiasi cosa ma quello per lui era molto importante, dalla tristezza passò alla rabbia. C'era una moto lì affianco e la alzò con la sola forza delle braccia per poi farla cadere di botto, le persone che passavano si spaventarono scappando via.
"Vi odio tutti, andatevene a fanculo! È così ingiusto!"
Gli stava venendo una crisi isterica e si prese subito una compressa per calmarsi.
Intanto t/n era entrata nell'edificio dove solitamente si tenevano gli interrogatori, Chifuyu che stava fuori alla porta si mangiava le unghie dall'ansia mentre Kazutora era nella cella che chiedeva di incontrare t/n ma gli fu negato.
"Allora Hanemiya è stato accusato per aver ucciso Ogata un famoso imprenditore." Appena sentì quelle parole la ragazza non rimase sorpresa più di tanto, aveva dei sospetti al riguardo ed ora ne aveva la conferma.
'Era un truffatore bastardo' pensò.
"Lei era presente? L'avvocato dice che è stata per legittima difesa nei suoi confronti." chiese il poliziotto con telecamere e microfoni accesi, era tutto registrato per quando ci sarà il processo. Probabilmente la difesa avrebbe dedotto che lui non voleva ucciderlo seriamente.
"Si è tutto vero, Ogata mi voleva violentare..." Non specificò tutto il resto per la vergogna tuttavia disse che avrebbe pagato la cauzione pur di farlo uscire.
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𝑰𝒍 𝑹𝒆 𝒉𝒂 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂 ~ ɪᴢᴀɴᴀ ᴋᴜʀᴏᴋᴀᴡᴀ
FanfictionQuando si dice il destino. Due persone si scontrano per caso ma che hanno cambiato per sempre le loro vite. Questa è una storia di pura finzione. Può riportare o no le vicende del manga di Tokyo Revengers. I personaggi appartengono a Ken Wakui e Ko...