.2. io amo i misteri

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Selene

Non appena si staccò da me guardai il suo viso.
Quella cicatrice ricordava il mio marchio al braccio con il mio numero, il numero dei Rebels.

Spero di non venire a scoprire che Thomas Murphy sia cresciuto con me ai Rebels e quella cicatrice se la sia fatta lì perché giuro che cambio città.
Ho passato due giorni a raccontare ad uno sconosciuto, ossessivo il mio passato ma ancora non so il vero motivo di quella cicatrice.
Chi è davvero Thomas Murphy? E perché, da un momento all'altro, senza preavviso, così velocemente è entrato nella mia vita?
«Senti...Murphy.» Dissi voltandomi a prendere la mia tazza di the.
«Ho passato le scorse ore a raccontarti di me, sei uno sconosciuto...Neanche ti conosco bene, sei uno stalker e hai voluto sapere così tanto. Non credi che sarebbe meglio se te ne andassi? Così come tutte le cose che ti ho detto prima?» Lui sorrise in modo provocatorio.
«Che hai da ridere? Ti ho appena cacciato fuori dalla mia casa e soprattutto dalla mia vita.» Lui allora si allontanò da me.
«Posso andarmene quando vuoi, ma non pensare a me una volta sopra un nuovo tetto.» A quel punto spalancati gli occhi.
«Scusa?!» Risposi inorridita a quella disgustosa risposta.
«Ho detto ciò che penso. Ti ho salvato la vita, mi sembra il minimo che tu mi dica perché volevi farlo.»
«Hai il quoziente intellettivo di un criceto, se ti dico di andartene fallo, no?»
«Sono un uomo che è stato abbastanza tormentato dal passato e sapere che quello degli altri forse è peggio del mio di passato, mi da sollievo.» Incredula alzai lo sguardo verso di lui.
Si avvicinò così tanto da appoggiare la fronte alla mia e iniziammo a guardarci in cagnesco.
«Tormentato? Va al diavolo Murphy.» Lui si allontanò di scatto da me, prese le sue cose e senza salutare uscì nervosamente di casa mia.
Che diamine era successo?! Thomas Murphy, passato tormentato. Ma con che razza di gente mi sono cacciata?
Iniziai a bere il mio the e presi il pc iniziando a scrivere.
"Thomas Murphy" Un risultato mi sconvolse parecchio.
"Cosa è successo davvero?! Thomas Murphy, l'automobilista di formula uno rimasto vittima di un incidente". A vent'anni, automobilista di formula uno?  "Viso poco sfregiato ma senza probabilità di gareggiare ancora." Guardai la foto dell'interessato e quando realizzai che si trattava proprio di Thomas posai la tazza sul tavolo.
Nuovo articolo da scrivere, nuova persona da intervistare, nuovo obiettivo.
Che ho intenzione di fare? Essere la migliore nel mio giornalino dell'università, il giornalismo è il mio futuro e...credetemi. Ce la farò.
Presi la mia borsa e mi infilai le scarpe uscendo di corsa da casa.
Ci sono poche persone al mondo a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Fino a poco fa avrei giurato di vederlo mezzo vuoto ma adesso. Più che mai in questo momento giuro di vederlo pieno fino all'orlo.
Andai in un posto chiamato "Car in love" Lì per lì mi scappò una risatina ma una volta entrata mi lasciai trasportare da quell'atmosfera. Cavolo!
Ci credo quell' criceto amava le auto!
Auto da corsa di qualunque marchio, colore, modello stavano adagiate avanti a me e vari automobilisti iniziavano a correre con il piede premuto sull'acceleratore.
Non credo che questo posto sia proprio legale...
«Ragazzina, posso aiutarti? Cerchi tuo padre?» Disse un uomo barbuto scoppiando in una risata. Sarò anche un metro e cinquanta ma dire che cerco mio padre è un tantino esagerato.
«Si puoi aiutarmi e no, mio padre è morto» Tutti si ammutolirono ed io proseguì con la mia spiegazione.
«Mi chiamo Selene Humphrey e sto cercando informazioni su Thomas Murphy, l'automobilista infortunato nell'ultima gara di corse.»
«Non collaboriamo con gli sbirri, spiacente.» Sbirri?
«Sono una studentessa.»
«Senti cara "dolcettina" Murphy è un gran pezzo di stronzo e...qui lui veniva a fare corse, non per allenarsi per la formula uno. Ti sembro uno da F1?» A pensarci bene era tutt'altro che "Elegante e fine" quell'uomo.
«Fate corse clandestine?»
«Vuoi provare?» Mi chiese l'uomo.
«Magari un'altra volta.» Sorrisi e mi infilai in macchina.
Google non sbaglia mai...
Non aveva sbagliato dopotutto no? Aveva solo urlato che Murphy è un poco di buono ed io avevo ragione a chiamarlo ebete.
Corse clandestine, carriera spezzata, cicatrici del passato, padre violento. L'articolo perfetto. Potrò sembrare cattiva ma non lo sono, lo giuro.
Forse non mi sono presentata bene. Mi chiamo Selene Humphrey e sono un'aspirante giornalista.
Avrebbero fatto un articolo sulla mia morte ma sono io a scrivere sta volta.
Mandai un messaggio a Murphy.

"Ehi Murphy, scusami non volevo essere così scontrosa ma ho la possibilità per riscattarmi"

"Scusa?"

"Voglio intervistarti, voglio sapere di più, mio caro automobilista di formula uno."
Non rispose per un po'.

"Come fai a saperlo?"

"Sei abbastanza famoso Murphy, sono un' aspirante giornalista, arrivo a tutto."

"Giornalista, mi incuriosisci ancora di più"

Mi prese una fitta allo stomaco e sorrisi.

"Ti incuriosisco?" Risposi provocandolo.

"Sei come un pozzo dove non puoi vedere il fondo, vuoi scavare affondo."

"Come scusa?" Chiesi ridendo.

"Appena ti ho vista ho pensato una farfalla" Farfalla eh, questo vuole proprio rimorchiare.

"Dici?"

"Si, una farfalla blu, una farfalla a cui hanno provato a spezzare le ali, ma non ce la faranno mai." Ed io la prima volta che ti ho visto ho pensato a un goblin.

"Perché?"

"Perché sei forte e misteriosa, voglio sapere di più su di te Selene. Tutto. Sei curiosamente misteriosa ed io amo i misteri" Mi lasciò con quel messaggio.

Scoprirai il necessario Murphy, quando avrò voglia di dirtelo.


Spazio autrice 🎀
Ma questi messaggini? Thomas io ti amo, non ho altro da aggiungere.
Questo spazio autrice finisce così. Che dire 🤣
Vi voglio bene.
Livia.

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