.7. dici che non è la tua ragazza tommy?

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Selene

Iniziai a correre rifugiandomi dietro un'auto palesemente rubata. Mi sono cacciata in un mare di guai, a partire da Thomas.
Mi tappai con le mani le orecchie fino a che non mi sentì buttare a terra da una pedata.
Alzai lo sguardo e vidi altri due uomini picchiarsi finendo con inciampare su di me.
L'uomo venne poi preso per la maglia dall'altro e venne continuato a picchiare.
«Ehi! Vieni Selene!» Urló una ragazza avvicinandosi a me.
Credo proprio fosse Denise, una del mio "Clan" Ma non mi fidai assolutamente.
«Potami Thomas, non me ne vado senza di lui.» Lei si spostò una ciocca bionda dietro l'orecchio.
«Cosa?!» Si avvicinò ancor di più a me accovacciandosi dietro l'auto.
«Senti Selene, devi venire. Thomas è già in macchina. Abbiamo poco tempo!» Io la spinsi alzandomi.
«Ho detto che senza Thomas non vado da nessuna parte» Lei allora si alzó e si diresse verso la folla sbuffando.
Dopo poco tempo Thomas apparve davanti a me con il labbro spaccato e il sangue in viso.
Aveva il volto tumefatto, letteralmente.

«Diamine Selene! Andiamo» Mi alzai da terra e lui mi afferrò rapidamente la mano. Diamine?
Corremmo  insieme verso la macchina e una volta entrati ci sedemmo entrambi nei sedili posteriori.
Mi avvicinai a lui e mi afflosciai sul suo petto.
«Scusa» alzai lo sguardo e quando incrociai i suoi occhi sentì bruciare lo stomaco.
Mi prese il viso facendomi una carezza circolare sulla guancia. Non rispose alle mie scuse e sospirò. Volevo curargli quelle ferite, mi sentivo in colpa.
«Dammi un bacio» Farfugliai.
«Un bacio?» Spostó la mano dalla mia guancia e me la bació.
«Un bacio vero Thomas»  Staccó le labbra dalla mia guancia e sussurrò.
«Vero?»  Mi prese nuovamente il viso avvicinandolo al suo e piano mi bació facendomi salire sulle sue gambe.
Mi afferrò i fianchi salendo per poi passarmi una mano della schiena facendomi rabbrividire.
Tra un bacio e l'altro sentivo le farfalle nello stomaco e gli altri ci guardavano come se volessero vomitare da un momento all'altro.
Gli misi le mani dietro il collo continuando a baciarlo e lui sorrise tra un bacio e l'altro.
«Avete finito?!» Urlò Denise accanto a noi scostandosi da me.
Thomas alzó la mano mostrandole il dito medio continuando a baciarmi fino a che non ci fu una frenata e saltammo tutti in avanti.
«Cole! Che problema hai?!» Urló Mary addosso a Jonathan che la stava tenendo stretta.
Mi sentì come alleggerita. Ero tra le braccia di Thomas, non mi poteva succedere nulla e quelle persone erano davvero brave.
Thomas mi prese il viso e lo giró verso di lui.
«Dormi da me?» Annuí facendogli una carezza. Va bene, forse non era tanto un criceto...
«Poi dici che non è la tua ragazza, Tommy» Lo rimproverò Jonathan voltandosi a guardarci.
Thomas mi scese il vestito coprendomi le gambe, mi lasciò sedere ed io divenni rossa in un istante alla domanda di Denise.
«Bacia bene Thomas, vero?» Scusa? Lo aveva provato? Che imbarazzo...
«Abbastanza, perché hai provato?» Lei scoppiò a ridere.
«Io? Con il piccolo Tommy Tommy? Bella questa Selene» Piccolo Tommy Tommy?
«Sono sua cugina Selene, non vorrei provare neanche sotto tortura.» Prima figura di merda. Mi sembrava di averla gia vista da qualche parte...che fosse stata alla struttura dei Rebels?
Mi voltai a guardare Thomas che osservava il cielo fuori dal finestrino e mi abbracciai a lui guardando fuori.
«Occhioni» Mi chiamò lui.
Indicai un punto con l'indice e iniziai a parlare.
«La vedi quella? È la costellazione della Lira
«Lira?»
«Si, è la costellazione degli innamorati e tra le sue stelle c'è anche Vega, una stella che splende tantissimo, splende davvero tanto e difatti è molto più luminosa delle altre.» Lui si voltò a guardarmi.
«Qual'è la stella più luminosa allora?»
«Mh...Credo sia Sirio.» Lui si voltò completamente verso di me e i suoi occhi verdi gli illuminarono il viso buio.
«Allora fidati, i tuoi occhi brillano di più.» Sentì il cuore scaldarsi, come se si stesse sciogliendo. È bravo con le parole il criceto...
«Sono sicuro che anche il tuo nome significhi "Stella"» Scossi la testa.
«Sbagliato Murphy, significa Luna» Fece un sorriso accennato e mi strinse tra le sue braccia. Sapere che anche lui di tanto in tanto riusciva a sorridere era davvero bellissimo.
Mary si voltò a guardarci.
«Anche io ed Harry potevamo essere così» Mi voltai a guardarla dubbiosa e vidi due lacrimoni spuntarle dagli occhi.
«Che è successo Mary?» Deglutì triste e poi sputò la brutta verità.
«È morto, è morto per un tradimento, per una stupida ragazzina viziata, doveva salvare me...» Si tappò la bocca e si sedette di nuovo vicino Jonathan.
Spalancai gli occhi e mi avvicinai a Thomas stringendolo forte. Tradimento? Salvare?
«Hai paura?»
«Di cosa?» Lui abbassò il viso verso di me.
«Che possa abbandonarti?» Deglutì e lui prese il mio viso candido.
«Non lo farò Occhioni, mi abbasserò ancora per baciarti.» Gli sorrisi e lui mi baciò. Mi avrebbe abbandonata anche lui...
«Selene, giusto?» Chiese Cole alla guida. Mi staccai da Thomas e annuì.
«Che intendevi quando hai detto "Humphrey è tornata"?» Allora risi rispondendo.
«Sono la figlia di Chuck Humphrey, un automobilista.» Cole spalancò occhi e bocca.
«Tu sei la piccola Selly!» Come diavolo faceva a sapere il mio soprannome?
«Sono il figlio di George, l'amico di tuo padre dai tempi del liceo!» Cole era il figlio di George? L'amico con cui mio padre e il padre di Carlos avevano fondato i Rebels...
George era stato come uno zio per me, mi aveva cresciuto insieme a mio padre e mi era stato vicino durante il suo funerale.
«Scherzi?!» Chiesi sistemandomi sul sedile.
«No!»
«Cole!» lo vidi sorridere enormemente poi dallo specchietto retrovisore guardò Thomas.
«Selly!» Thomas mi prese la spalla guardandomi dubbioso.
«Quindi, vi conoscevate?» nel suo tono c'era un po' di irritazione e cercò di non darlo a vedere. Che fosse geloso?
«Siamo cresciuti insieme, criceto.»
«Quando smetterai di chiamarmi così?» Mi chiese incantato.
«Come? Criceto?»
«Si»
«Mi piace di più».
Cole frenò di colpo ed io balzai in avanti esattamente come prima.
«Arrivati. I due piccioncini sono pregati di scendere.» Sbuffai scendendo dall'auto e salutando entrai in casa di Thomas.
Entrammo in un vialetto illuminato solo da luci soffuse sul pavimento.
Una villetta mi brillava davanti agli occhi.
«Eccoci nella mia umile dimora» Di umile non aveva neanche la polvere.
«Se questa è umile io vivo in miseria, Murphy» Lui si sciolse in una risata e mi fece entrare.
Una volta varcata la porta mi resi conto dove ebbe inizio il suo amore per le auto.
Aveva un auto enorme parcheggiata nel giardino ormai diventato una pista e appoggiato al muro stava un quadro di lui su una Ferrari.
«Ti piace?» Mi voltai verso di lui.
«Si ma non è importante adesso.» Mi voltai verso di lui.
«Come stai? Hai ferite?» Chiesi avvicinandomi al suo petto. Si che ne aveva, le labbra, gli occhi...
«Per il combattimento di prima? Forse qualche graffio.» si, certo.
«Thomas...Già ne hai tante e anche profonde. Ti prego, non provocartene altre.» Lui guardò il tetto sbuffando.
«Selene l'ho fatto per te.» Ah certo.
«E adesso fa per me che non farai più a botte.»
«Ok Occhioni ma adesso voglio ballare con te.»
«Ballare?» Sorrisi con i lacrimoni.
«Si, ballare» Andò verso la radio e la accese.
In quel momento passava la canzone "Someone you loved" Di Lewis Capaldi. Dovevo deprimermi quella sera.
Lui venne verso di me e mi prese i fianchi attirandomi a lui.
Poi mi prese la mano ed iniziammo a ballare con Lewis Capaldi che cantava di sottofondo.
«Thomas»
«Dimmi Occhioni»
«E se mi innamoro di te?» Lui sospirò
«Se ti innamori di me sappi che io già lo sono di te.».

Spazio autrice 🎀
Thomas ma se cominci così io non smetto più di stamparmi tue foto.
Cioè ma quanto è poetico? WOW.
Io non ho nient'altro da dire...
Vi voglio bene.
Livia 💓

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