Selene
Un nuovo ragazzo aveva varcato l'entrata di quella casa, un ragazzo che non avevo mai visto, mai sentito nominare, niente di niente.
«Ragazzi, lui è Nathan, è appena scappato dalla struttura e mi sono offerto di aiutarlo. Ora lui darà una mano a noi» disse Thomas, poi la sua chioma ramata mi si avvicinò e mi sfiorò la fronte, le sue labbra si posarono sulle mie e si avvicinò lentamente al mio orecchio.
«Dopo devo mostrarti una cosa» mi sussurrò lentamente per poi lasciarmi un bacio caldo appena sotto l'orecchio.
Arrossì e cercai di coprirmi.
Sembrava più sereno di prima e questo mi fece respirare per un pò più a lungo.
Poi mi sfiorò la mano e fece accomodare Nathan sul divano.
Era molto impaurito e timido, non parlava e stava sempre con le mani nascoste tra le maniche della felpa enorme che portava addosso.
Quando Thomas si allontanò da lui io provai ad andargli vicino.
«Ciao...Nathan, giusto?» lui annuì e si allontanò un po' da me.
«Io sono Selene» gli porsi la mano e lui la guardò senza ricambiare, perciò la misi in tasca sentendomi più in imbarazzo del solito.
Sentì un botto provenire dalla cucina così mi voltai con gli occhi spalancati verso i due cretini che si stavano picchiando, come al solito.
Cole e Thomas...
«Non preoccuparti Nathan, è tutto okay!» alzai i pollici e mi diressi verso la cucina prendendo Thomas dal colletto della camicia che indossava.
«Ma insomma!» urlai accompagnata da Denise che teneva al guinzaglio Cole che sembrava un tantino impazzito.
«Lo dicevo io che hai il quoziente intellettivo di un criceto!» gli guardai il labbro spaccato.
«Ma siete due animali?» sbottò Denise guardandomi facendo spallucce.
«Si può sapere che è successo?» Thomas mi spinse via.
«Ti stavo difendendo, cretina» bisbigliò poi.
Mi voltai verso Nathan e la sua faccia era alquanto...no, era indescrivibile.
«Da cosa, criceto?» lui sbuffò e sfilò una sigaretta dal pacco, guardando con un istinto omicida Cole che si stava tamponando l'occhio gonfio con un po' di acqua fredda.
«Quindi?»
«Ti ha chiamata cogliona» mi venne da ridere ma mi trattenni.
«E tu l'hai preso a pugni...per un "cogliona"?» lui annuì espirando tutto il fumo della sigaretta sulla mia faccia.
«Sai che odio quando mi fumi in faccia» alzò gli occhi verso il cielo e si girò dall'altro lato.
Sono due bambini.
«Ce la fate a fare pace o vi dobbiamo chiudere in una stanza?» esclamò Denise battendo le mani sulle cosce.
I due si guardarono e sbuffarono in contemporanea per poi darsi la mano.
Ma scherziamo? Si erano spaccati la faccia e avevano risolto con una mano?
Sentimmo un'auto parcheggiarsi nel vialetto e poi qualcuno bussò alla porta.
Denise andò ad aprire e Thomas le andò dietro.
Un ragazzo un pò più grande di me entrò dalla porta salutando tutti i suoi amici e soffermandosi a guardare Nathan.
Aveva dei capelli neri e degli occhi color nocciola.
Si toccava il ciuffo in continuazione con la mano ornata da anelli di tutti i tipi ed emanava un "profumo" nauseante. Aveva messo tutta la boccetta di profumo?Mi rivolse uno sguardo veloce e si diresse subito verso Nathan che sembrava molto rilassato di parlare con lui.
Bene, non avevo sbagliato proprio niente io, ero solo una ragazza.
Poi guardò Thomas pieno di desiderio, come lo guardavo io. No, no, no. Questa cosa non mi piace affatto. Perché lo guardava?
Agguantai Thomas per un braccio e lo trascinai di sopra.
«E ora? Chi cavolo è quello lì?» lui fece un ghigno divertito.
«Hai paura di poterti innamorare di lui?» macché! Ho paura che si innamori di Thomas, chiunque con due occhi capirebbe che non gli piacciono le ragazze.
«Amo solo te ma questo non importa, a te lui piace?» lo so, la domanda poteva sembrare un po' strana ma in quel momento non avevo il cervello connesso al resto del corpo.
«Cosa scusa?» scoppiò in una risata e poi scosse la testa.
«Che ti ridi, idiota?!»
«Idiota? Devo ricordarti che fino a poco fa mi baciavi e non vedevi l'ora che io ti baciassi sotto l'orecchio» mi sentì premere lo stomaco e divenni rossa in un istante.
«Ok, forse hai ragione» mi prese i polsi e mi bloccò davanti la porta piantandosi davanti a me.
«Comunque no, perché dovrei provare interesse per un ragazzo che conosco da una vita o per qualsiasi altro ragazzo? Mi piaci solo tu Occhioni e poi...sono etero, mi sa che si capisce» cosa ne sapevo io, in quel momento non connettevo proprio niente.
«Lo so ma...scusa non ho connesso il»
«Sta zitta Selene» mi bloccò zittendomi all'istante, poi mi baciò con ancora le mani che tenevano ferme le mie dai polsi.
«Questo intendevi con "è pericoloso" vero? Intendevi il vostro piano» farfugliai tra un bacio e l'altro.
«No Selene, intendevo quando andremo a liberare i Rebels e cattureremo tuo padre» serrai le labbra.
Era un mostro, ma era pur sempre mio padre.
«Cosa?» cercai di staccare le braccia dall'armadio ma lui mi trattenne.
Lo staccai da me serrando le labbra e lui mi guardò confuso.
«Ho detto qualcosa di sbagliato?» bisbigliò ad un soffio dalle mie labbra.
«No ma...è mio padre Thomas, non volete mica» lui mi bloccò subito.
«Non vogliamo ucciderlo, non come lui ha fatto con noi.» invece di continuare a baciarlo mi buttai tra le sue braccia stringendolo come non avevo mai fatto. Avevo paura che fidarmi fosse la scelta sbagliata ma i video parlavano...«Vuoi andare a casa?» scossi la testa.
«Ceniamo qui con gli altri» risposi staccandomi dall'armadio lentamente.
Thomas sparì dalla porta per poi riapparire con un girasole in mano.
«Volevo dartelo prima ma...Cole, Nathan, Aaron. Hai capito insomma» si grattava la testa impacciato ed il Thomas tosto e duro si dissolse nell'aria.
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STORM dangerous
RomancePrimo libro della saga delle farfalle🦋🌻 Due anime tormentate. Un passato oscuro. Un amore indissolubile che è invidiato dall'intero universo. Due farfalle che cercano il loro girasole e una costellazione che da vita al loro amore. Selene ha 20 ann...