Selene
Avevo bisogno di dormire, l'ansia mi stava mangiando viva.
Quando Nick mi aveva detto delle intenzioni di Thomas il mondo mi si era frantumato sulle spalle ed ogni singolo frammento mi si era conficcato nella pelle.
«A che pensi?» chiese appoggiando la testa sul cuscino bianco sfiorando il naso con il mio.
Avrei voluto dare di matto e rispondergli con una cosa del tipo "Penso che sei un pazzo, stupido, irrazionale e avventato, ho paura di perderti." o cose simili ma non lo feci.
«A niente» il suo braccio mi avvolse la vita e mi trascinò verso di lui.
«Okay, che hai?» chiese poi trafiggendomi con gli occhi smeraldo.
«Davvero, niente» poi la sua mano bollente salì sulla mia guancia accarezzandola con dei piccoli cerchi immaginari che tracciava con il pollice.
«Dico davvero, non sei serena.» lo odio, riesce sempre a tirarmi fuori tutto.
«Sei insistente allora» borbottai.
«Se si tratta della signorina Murphy si, sono insistente» aspetta, la signorina Murphy?
«Come scusa?» lui con un ghigno divertito mi sistemò i capelli dietro l'orecchio poi mi diede dei piccoli baci sulla guancia.
«Ovvio, ti ho promesso che avremo una famiglia, no?» se mi porterai con te.
«Quindi? Che hai?» chiusi gli occhi abbandonandomi a un sospiro.
«Ti odio quando fai così» dissi poi incontrando i suoi smeraldi luccicanti.
«Così come?» chiese inumidendosi le labbra con la punta della lingua.
«Vuoi per forza sapere il motivo del mio broncio, sei un impiccione, Thomas.» inclinò la testa sorridendo.
«Impiccione? Mi preoccupo per te, Occhioni» sentì un brivido percorrermi la schiena quando pronunciò quella frase al mio orecchio.
«Si, hai già i tuoi problemi. Non devi preoccuparti per me.» un sospiro mi sorprese e quando si avvicinò a me gli premetti i palmi delle mani sul petto provando a spostarlo.
«Dai, togliti»
«Spoiler: non lo farò.» disse con un ghigno divertito sul volto.
Poi dal mio fianco si spostò schiacciandomi.
Alzai lo sguardo per guardarlo in viso e quando lo feci mi accorsi che della maglietta color panna che indossava sbucava una collana con una farfalla blu acceso.
Come...come quella che quando stavamo insieme veniva verso di noi.
Era evidentemente femminile, di chi diavolo era quella collana?!
«Di chi è?» chiesi con una nota di irritazione nel tono.
«Cosa?»
«La collana, idiota» lui abbassò lo sguardo e la prese tra i denti.
Maledizione a lui.
Il mio ventre venne percorso da un brivido e uno strano sfarfallio prese a volare nella mia pancia.
«Ti faccio un certo effetto» lo uccido.
«Si, l'effetto di qualcuno che tra poco diventerá sterile dato il calcio che ti sto per dare se non mi dici di chi diavolo è quella collana, placcata in oro, con una farfalla blu, prettamente femminile.» dissi tutto d'un fiato e quando finì di parlare lui premette le sue labbra sulle mie e quando si staccò scoppiò a ridere.
Io a differenza sua, ero notevolmente arrossita e lui non fece finta di nulla
«Secondo te? Magari è di Elly...o forse di Tara» scusa chi è Tara?
«E quest'altra chi sarebbe scusa?»
«Sarebbe la scema che sei.» staccò una mano del cuscino accanto alla mia faccia e se la staccò porgendomela ancora su di me.
«È per te, è un regalo» oddio che figuraccia...
Mi sentì un nodo in gola.
«Cosa...o-oddio. C-cioè scusa» poi si sedette accanto a me ed io feci lo stesso mettendomi seduta.
«Non pensavo che...» il suo sorriso dolce mi levò le parole di bocca, lo vidi sorridere con due fossette che gli spuntavano ai lati della bocca lasciandomi sempre senza parole.
«Stai tranquilla. Posso?» chiese mostrandomi la collana che gli pendeva dalle mani.
«Certo che puoi» mi alzai i capelli neri dalle spalle e sentì le sue mani bollenti sfiorarmi il collo facendomi venire un brivido.
Poi posizionò la collana e la agganciò.
Lasciai andare i capelli ma prima che potessero coprirmi le spalle, lui li raccolse per alzarli nuovamente e lasciarmi un bacio caldo sul collo facendomi arrossire ancora di più.
«Con questa collana io sarò sempre con te, anche quando sarai sola e ti sembrerà che il tuo mondo stia crollando sulle tue spalle.
Sarò lì con te anche quando non ci sarò fisicamente.» che vuol dire?
«Thomas...» lui si accorse della mia preoccupazione e del fatto che in poco tempo fossi diventata pallida, così mi alzò il viso con una mano facendolo allineare al suo per guardarmi meglio negli occhi.
Baciami, baciami ti prego.
Non mi baciò.
«Adesso vuoi dirmi cosa c'è che non va?» presi un lungo respiro.
«Tutto, tutto quanto!» mi raccolsi il viso tra le mani provando a non piangere.
Non davanti a lui.
«Non si dice mai "tutto" in negativo. C'è pur qualcosa che non va male, che ti vuole bene, che ti ama per come sei» perché mai non dovrei dire "tutto" in negativo adesso?
«Okay ma...»
«Ma?»
Non dissi niente, mi abbandonai sul suo petto marmoreo stringendolo a me il più possibile.
Lui sussultò, poi avvolse le sue braccia attorno a me facendomi beare del suo calore, del suo profumo, del suo amore, di lui e sperai soltanto di rimanere in quella posizione per sempre.
«Io non...» mi accarezzò il capo.
Selene, non piangere.
«Sfogati, piangi, butta giù tutto quello che hai dentro.» non posso.
Mi staccai da lui scattando in piedi, poi iniziai a girovagare per la stanza con il petto che faceva su e giù in continuazione senza lasciarmi respirare per bene.
Sentivo i polmoni stringersi e che l'aria mancasse sempre di più.
«Selene, tutto bene?» mi poggiai una mano sul petto cercando di fermarlo.
Le mie labbra iniziarono a tremolare e anche io tremavo.
«Non...non riesco a respirare» lui spalancò gli occhi e si avvicinò piano a me.
«Selene, respira»
«Non ci avevo pensato! Grazie!» urlai isterica continuando ad ansimare.
«Okay scusa, brutta idea.» senza alcun preavviso mi strinse tra le sue braccia e iniziò a sussurrarmi all'orecchio.
«Ci sono io, ci sono sempre» mi accarezzò la testa dandomi piccoli baci. Il tremore iniziò a calmarsi ed il mio petto continuò regolare.
«Calmati, ci sono io» poi sentì una lacrima calda scendermi sul viso.
«Siamo sempre io e te, per sempre» continuò al mio orecchio, poi vi lasciò un piccolo bacio.
«Come fai a saperlo Thomas?!» chiesi continuando a piangere senza freni.
«Selene, la collana»
«È solo una collana! Io ti voglio con me, in carne ed ossa, voglio il tuo profumo, i tuoi capelli rossi, le tue piccole lentiggini, i tuoi smeraldi, i tuoi baci. Voglio te Thomas, e ti ho voluto dal primo momento! Non puoi andare da solo, non te lo permetterò mai. Se ti dovesse succedere qualcosa io...io non me lo perdonerei mai» iniziai a sbracciarmi staccandomi da lui e lo vidi con le lacrime agli occhi.
«Non mi succederà niente Occhioni, okay?»
«Sappiamo entrambi che è rischioso»
«Si ma tu non puoi...» lo sentì interrompersi di scatto per poi voltarsi verso la porta.
«Lo hai sentito anche tu?» cosa?
«No, cosa?» mi asciugai una lacrima.
Un bip mi arrivò all'orecchio e Thomas sparì dalla mia vista correndo giù per le scale.
Poi risalì alla stessa velocità.
«Selene esci subito!» cosa...
«Perchè?»
«C'è una cazzo di bomba a mano nel salotto che tra dieci secondi farà salare in aria l'intera casa, quindi corri!» io...bomba, giù, dieci secondi...
Oddio! C'è una bomba che esploderá in dieci, nove. Oh mio Dio!
Rimasi imbambolata a guardarlo prendermi in braccio.
«Andiamo» disse in preda al panico.
«Gli altri?»
«Non ci sono» scendemmo correndo per le scale e fuori la porta lui mi mise giù acciuffandomi la mano per correre il più lontano possibile, poi sentì un esplosione.
«Attenta Selene!» disse continuando a correre.
Trovammo rifugio dietro un tronco abbattuto che stava dietro quella "foresta" nell'area sperduta della casa.
«Era un...» disse Thomas con il fiatone.
«Avvertimento, Murphy» quella voce profonda...
Mi voltai scorgendo una chioma bionda e un corpo tatuato e vestito totalmente di nero che prese Thomas per il collo.
Papà?
«Murphy sei in ritardo» vidi la mascella di Thomas serrarsi in un colpo e poi mio padre di voltò a guardarmi.
«Sei cresciuta amore mio» poi sorrise provocandomi una stretta allo stomaco.
«Me lo stai dicendo tenendo il mio ragazzo per il collo» dissi nascondendo la mia ansia e agitazione. Non sapevo neanche fosse vivo e la prima volta che lo vedo dopo anni vuole uccidere il mio ragazzo? Bene, benissimo direi!Ricapitoliamo, ho appena avuto un attacco di panico, sono scappata da un'esplosione e ho rivisto mio padre che credevo morto strozzare il mio ragazzo.
Oggi ho superato il limite.«Ti sei messa con questo catorcio?»
«Non è un oggetto, lascialo»
«E dai Selly, non farti ingannare dal bel visino da angelo» vidi Thomas farmi cenno di smettere di parlare scuotendo il capo.
«Hai altri quattro giorni, niente di più e niente di meno.» poi lo lasciò a venne verso di me sorridendo.
Mi prese il viso con una mano e con un ghigno inquietante parlò sottovoce.
«Selly sei tutta tua madre» poi mi lasciò il viso violentemente e mi buttai tra le braccia di Thomas vedendolo allontanarsi piano piano.
«Selene devi restarne fuori, basta»
«No, non esiste»
«Selene!» esclamò lui alzando la voce.
«Si tratta di te, Thomas!»
«Lo so che hai paura ma devi fidarti di me» come facevo...
«Thomas io...»
«Basta parlare, baciami, per favore» una paura mi spezzava ogni singolo respiro.
«Io ti amo Thomas e non posso lasciarti andare da solo, lì con mio padre. Non mi interessa ciò che pensi ma io vengo con te. Non si discute.»
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STORM dangerous
RomancePrimo libro della saga delle farfalle🦋🌻 Due anime tormentate. Un passato oscuro. Un amore indissolubile che è invidiato dall'intero universo. Due farfalle che cercano il loro girasole e una costellazione che da vita al loro amore. Selene ha 20 ann...