.4. car in love

30 5 1
                                    

Selene

Ma che mi è preso?
Ho bevuto qualcosa, vero? Oh mamma mia...
Mandai immediata un messaggio a Sophia.

"Amica..." Iniziai colpevole.
"Ho fatto una grandissima cretinata
Mi buttai sul letto ancora sfatto dalla sera prima e aspettai una risposta, non mi sarei data una risposta se fossi stata in lei.

"Senti Selene, dopo il tentato suicidio mi aspetto di tutto..."

Iniziò lei e sapevo che in fondo era ancora delusa e spaventata.
"Che hai fatto?" Continuò.

"Ho baciato, se si può definire solo un bacio, l'uomo che conosco da un giorno e mezzo che perlopiù è un cretino con il QI di un criceto in decomposizione."

"Volevi dimenticarti di Carlos e andare avanti, te lo sei concessa e basta. Lui non ti darà una colpa, sei bella, seducente e molto probabilmente voleva che non smettessi di baciarlo. Quindi...'

Forse in fondo aveva ragione. Volevo distrarmi da Carlos, baciare un uomo che non fosse lui, ma dovevo farlo proprio con quel goblin di Thomas?
Mi affacciai alla finestra e non smetteva di nevicare. Quell'anno non sentì l'aria natalizia.
Già il sette dicembre era passato e Natale si stava avvicinando. A Natale siamo tutti più buoni no? Non potevo di certo esserlo con Thomas. Perché l'ho fatto? Non se lo sarebbe scordato e mi avrebbe tormentato. "Hai degli occhi bellissimi" Bla bla bla. Che banale.
Mi maledissi, perché diavolo la mia mente tornava su di lui?
Mi squillò il cellulare facendomi scendere dai miei pensieri.
"Senti Selene. Vieni a "Car il love" ormai sai dov'è, alle quattro in punto." Thomas? Non può stare senza sentirmi neanche per mezz'ora.

"Che vuoi fare?"

"Tu vieni, poi vedrai." Mi lasciò così senza aggiungere altro. Mi maledissi da sola, di nuovo.
Più confusa di prima andai in cucina a bere una tazza di the.
Lo so, il the mi rilassa non posso farci niente è come una dipendenza.
Faccio yoga in palestra e ho molte amiche come me. Ma cambiando argomento...
Mi chiedo come abbia fatto, un padre a picchiare costantemente suo figlio di soli cinque anni...
Comunque non ci vado da Thomas...

Mi sistemai molto di fretta. Indossai un maglioncino rosa e una minigonna di jeans e raggiunsi Thomas a "Car in love".
Perché mi sono messa la minigonna? Ma faccio sul serio? Perché ho accettato?
«Rieccomi» Dissi davanti all'insegna tra me e me.
Non so come, ma in quei giorni mi tornò la voglia di vivere. Forse volevo un articolo avvincente, bello e se averlo significava baciare quel goblin...
«Buon pomeriggio Occhioni.» Occhioni? Ancora?
«Ciao criceto.»
«Vedi che i criceti sono carini, non è che un complimento. E comunque ho saputo che sei passata qui e che hai chiesto di me» criceto, carino? Complimento? Credo di star avendo un collasso di quanto è ridicolo ciò che ha detto.
«Dovevo informarmi Murphy.» mi giustificai.
Lui si voltò e si diresse verso un garage rosso.
«Hai mai guidato in una corsa?»
«Forse...» Avevo decisamente fatto corse. Ero la migliore.
Mio padre prima di morire mi è stato molto d'aiuto. Lui mi ha insegnato a correre, a montare un cavallo, a guidare e soprattutto a fare corse clandestine. Ma questo solo dopo essere uscita dalla struttura...
«Forse?»
«Vuoi sfidarmi?» Sfidare un criceto...mai fatto, devo ammetterlo.
«Vincerò Selene, sappilo.» Lui aprì il garage e da lì uscì una Ferrari 448 rossa.
«Io ho questo "mostro" .Tu cosa prendi?» mimó le virgolette con le dita e accennó un sorriso facendo spuntare due fossette ai lati della sua bocca che gli davano un'aria dolce. Mi voltai e andai dritta in un punto.
Presi le chiavi e aprì un garage.
Da lì uscì una Ferrari 812. La mia Ferrari 812.
«Come sapevi...»
«Era di mio padre» Lo so, ho i miei misteri anche io.
«Ti farò il culo Murphy» Mi posizionai accanto a lui sulla linea di partenza.
Lui con un cenno della mano chiamò l'omone dell'ultima volta che si presentò con una pistola.
Mi voltai a guardare Thomas.
Gli mandai un bacio. Ma vaffanculo, io e le mie seghe mentali. Gli ho davvero mandato un bacio? Ma va...
«Selene?» Mi chiamò.
«Che c'è?»
«Pronta a perdere?» In quel momento l'omone  sparò un colpo in aria ed io senza pensarci due volte mi voltai  verso la strada e pressai sull'acceleratore.
Thomas rimase dietro di me e quando mi raggiunse guardai dentro la sua auto.
Incrociai il suo sguardo e lui rallentò.
Pressai ancor di più sull'acceleratore e quando Thomas mi raggiunse per la seconda volta mi passò davanti.
Diamine!
Rallentai illudendolo di aver finito la benzina.
Quando si distrasse io ripresi a correre con il piede schiacciato sull'acceleratore e lo sorpassai vincendo la gara.

«Come ti senti da perdente?» Esclamai divertita. Gli avevo fatto il culo!
Lui scese dall'auto e venne vicino a me.
«Mi sento un tantino umiliato, Occhioni.» Io sorrisi anche se in quel momento mi salì un conato, "Occhioni" che nome stupido.
«Era il mio obiettivo, Murphy» Lui si avvicinò a me e mise le mani nella mia gonna stirandola verso il basso.
Questo gesto mi fece sussultare in un modo strano. Selene, datti una regolata.
Le mie guance si infiammarono in un istante lasciandomi imbambolata a guardarlo.
«Abbassala, non ci sono brave persone qui.» Arrossì a vista d'occhio e mi infilai in macchina per non darlo a vedere. Non vincerà con me. Mai.
«Vuoi una rivincita?»
«Certo che la voglio, Occhioni. Stavolta però ci sarà una penitenza per chi perde.» comincio ad avere paura.
«Ovvero?»
«Lo decidirá chi vincerá.» Detto questo si infilò anche lui in macchina e allo sparo partimmo. Pensai il peggio.
La recita fu quella di prima con la differenza che io persi amaramente. Aveva barato, aveva decisamente barato dai...

«Come ti senti adesso?» Mi chiese lui uscendo dall'auto.
«Più forte di prima. Qual'è la penitenza? Sono pronta a tutto.» Lui si avvicinò a me.
«Devi venire qui e baciarmi come hai fatto ieri.»
«Non posso Murphy»
«Hai perso, devi.»
«Non bacio i criceti, spiacente.» Risposi.
«Sono un gentiluomo, non potevo baciarti il giorno dopo esserci conosciuti. Lo hai fatto tu e adesso voglio vedere se hai le palle di rifarlo, dopotutto hai perso.»
«Murphy ero confusa»
«E mi sei piaciuta molto da confusa. Questo è il nostro primo appuntamento, un bacio me lo merito.» Primo puntamento? Và al diavolo, tu e le tue sciocchezze.
Mi avvicinai a lui che mi prese per il viso.
«Lo faccio solo perché ho perso, non arti film»
Mi baciò dolcemente, poi approfondì il contatto ed io ricambiai il bacio che volevo mi dasse. Sotto sotto volevo baciarlo quel goblin dai capelli rossi.
«Avete finito?!» Urlò l'omone.
Io mi voltai è Thomas, infastidito, mi prese il viso dicendo.
«Lascialo stare» Ripresi a baciarlo e lui si poggiò all'auto.
Non mi sarebbe dispiaciuto avere un primo appuntamento con lui.
Mi lasciò il viso e poggiò le mani sui miei fianchi attirandomi a lui e continuando a baciarmi. Appoggiai le mani tremolanti il suo petto marmoreo notando ogni muscolo in rilievo presente sotto la maglia.
Le sue mani roventi bruciavano sui miei fianchi stretti e piccoli finchè l'omone si avvicinò a noi.
«Non ci senti? Alza il culo da questa macchina o ti ammazzo.» Lui si spostò dalla macchina continuando a baciarmi ed io sorrisi senza staccarmi.
«Io e te non stiamo insieme, lo sai vero? Poichè, ripeto, non sto con i criceti come te.» Gli dissi io guardandolo.
«Ancora no, ma ti farò innamorare di me, dammi solo quattro appuntamenti.»
«Quattro appuntamenti?»
«Si»
«Vedremo, criceto» Mi staccai da lui e presi la mia borsa.
«Ci vediamo» Entrai nella mia auto e partì verso casa mia.
Sentivo un buco nello stomaco e uno strano sfarfallio farmi brontolare la pancia. Nah, non era Thomas, era la pizza che mi attendeva a casa.
Thomas Murphy è una bomba anche da cricetino che fa le corse clandestine. Mi farà rimangiare tutto, me lo sento.

Spazio autrice 🎀
Le penitenze di Thomas>>>
Del tipo PUNISCIMI.
Non ho altro da dire se no uscirebbero cose molto brutte.
Vi voglio bene.
Livia 💓

STORM dangerousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora