.8. innamorato pazzo

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Selene

«Innamorato di me?» Lui annuì senza staccare gli occhi dai miei.
«Si, di te Occhioni» Allora distolsi lo sguardo staccandomi da lui.
«Non ci conosciamo neanche da una settimana, Thomas.» La finestra spalancata fece entrare una brezza che mi penetrò nella pelle facendomi rabbrividire.
Lui notò la mia pelle d'oca e mi diede una giacca.
«Ti ammalerai Occhioni» Presi la giacca e la misi sulle spalle serrando la mascella.
«Mi sono innamorato di te quella sera, quando ti ho vista sopra quel parapetto» A quel punto rabbrividì più di prima. Bugiardo, era un gran bugiardo.
«Thomas, se questa è casa tua...Quella nell'appartamento di chi diavolo era?» Lui sorrise.
«Di Cole» Tirai un sospiro di sollievo e con un braccio sui miei fianchi mi attrasse a lui avvolgendomi ancora di più in quell'atmosfera romantica.
«Non avevo finito» Io mi lasciai andare tra le sue braccia e lo ascoltai.
«Ho subito pensato, se ne pentirebbe, rimpiangerá la sua scelta quasi arrivata in terra così ti ho salvata. Come ti ho vista in viso ho capito che avevi un animo rinchiuso, come una farfalla chiusa in gabbia con le ali strappate.
Selene ti meriti tutto, ti meriti di vivere, ti meriti di ridere, ti meriti di piangere, ti meriti di amare ma io non sono la persona giusta con cui fare tutte queste cose» Allora mi voltai a guardarlo tornando rigida tra le sue braccia e sentì le farfalle nello stomaco diventare pugni.
«Cosa?» Lui mi prese il viso con i lacrimoni agli occhi. Appunto, bugiardo.
«Non sono un automobilista Selene» Gli presi le mani staccandole dal mio viso e mi sentì come morire.
Iniziai a tremare e a balbettare.
«Ma dai?! Non sei un automobilista?» A questo cero arrivata da tempo mi sa. Tornò  con le mani sulla mia vita.
«Sono un ladro Occhioni, Harry, il ragazzo che diceva Mary è morto per colpa mia e per colpa di...» Gli tolsi le mani dalla mia vita e mi allontanai per guardarlo meglio.
«Perchè mi stai dicendo questo Thomas?» La musica si interruppe ed io mi sentì soffocare dentro quel silenzio imbarazzante.
«Perchè ti meriti un uomo che ti prende in bicicletta e ti faccia fare i giri di Manhattan, un uomo che invece di rubare gioielli con delle armi, ti compra un anello di diamanti, un uomo che ti canti Ed Sheeran sotto la pioggia e tu meriti un uomo dal passato normale, con una madre che fa le torte ed un padre che beve birra e non un uomo con un passato tormentato, la madre rinchiusa, il padre morto e violento, cicatrici in tutto il corpo, anaffettivo, con precedenti per rapina e frode bancaria e un uomo che ruba armato per sopravvivere in questa dannatissima vita di merda!» Non appena finì io mi avvicinai a lui e lo presi continuando a ballare.
«Dannazione Selene, cosa non hai capito del fatto che devi andartene?» Ormai rimango, dopo tutto il casino che ha fatto così che io potessi dormire con lui...
«Non voglio andarmene» Affermai.
«Cosa, perché?!»
«Perché io non voglio l'uomo che mi fa fare i giri in bicicletta o l'uomo che mi compra i gioielli, o l'uomo che mi fa i complimenti per i miei traguardi inutili, o l'uomo che fa l'automobilista. Io voglio te Thomas Murphy, criceto Murphy, ebete, goblin, energumeno o quello che vuoi e non mi interessa se sei un ladro, io ti amo comunque, qualunque cosa tu sia» Lui si staccò da me e mi guardò con gli occhi che brillavano. Mi sentì tremante e per un attimo mi aspettai un urlo.
Invece mi prese il viso e cominciò a baciarmi con le lacrime agli occhi.
Io ricambiai i piccoli baci che mi stava dando e una lacrima mi bagnò la guancia, era la sua di lacrima.
«Tu mi ami?» Chiese ed io annuì.ù  Sorrisi tra i suoi baci e lui mi prese in braccio portandomi sul divano.

«Dovevo dirtelo» Alzai lo sguardo verso di lui.
«Sei un ladro, che fa gare clandestine, con armi senza il porto...Altro?» Gli si illuminò lo sguardo.
«Si, sono innamorato di te» Lo guardai sorridente e per un momento avrei giurato di vederlo ridere.
«Promettimi che guiderai ancora Occhioni» Mi disse poi accarezzandomi il viso.
«Io guido sempre, ce l'ho nel sangue» Risposi mettendo la testa sul suo petto marmoreo.
«È ormai il sedici dicembre Thomas, quando vorrai fare l'albero di Natale?»
«Aspettavo di farlo con te Occhioni»
«Con me?» Mi alzai dal divano e andai a chiudere la finestra, lì notai una piccola scatolina viola di velluto e aprendola la portai a Thomas. Era un ciondolo d'oro.
«Wow Thomas.» Lui si voltò a guardarmi.
«L'ho rubato ieri» Si dà da fare. Spalancai gli occhi incredula e lo posai sulla credenza, presi una coperta dal divano rubandola a Thomas.
La misi come mantello e iniziai il gioco del mimo.
«Dai forza, secondo te chi sono?» Feci il segno dei canini con le dita per smorzare l'imbarazzo e Thomas sorrise scrollando le spalle.
«Mh...Dracula?»
«Si e adesso ti mangerò.» Aprí le braccia facendo sventolare la coperta e mi buttai a braccia aperte su di lui.
Mi prese il viso mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Sei una bambina» Allora annuì fiera.
«Si, lo so.» Lui si alzò dal divano prendendomi per mano.
«Vieni Occhioni devo farti vedere una cosa» Mi alzai di conseguenza e lo seguì ghiacciando tra le sue mani.
Salimmo all'ultimo piano di quella enorme villa arrivando sul tetto.
Un filo pieno di lampadine stava appeso a giro per i pali che erano adagiati agli angoli, due coperte per terra aspettavano che qualcuno ci si sedesse sopra e un telescopio era davanti al parapetto.
«Thomas...» Lui si girò verso di me.
«Oggi guardiamo le stelle» Mi avvicinai al telescopio e ammirai tutte quelle stelle che sembravano così piccole dal tetto.
«Lo so, è l'una di notte ma giuro che dopo andremo a dormire.»
«Non ho sonno Thomas» Lui mi abbracciò da dietro sussurrandomi all'orecchio.
«Ah no?» Scossi la testa per poi sdraiarmi sulle tovaglie insieme a lui.
Dopo poco crollai tra le sue braccia con lui che mi carezzava il viso candido e ritirato in un espressione stanca.

Mi svegliai in camera sua con lui al computer che leggeva un articolo.
«Che leggi?» Lui si voltò a guardarmi.
«Leggo un articolo su una banca» Un altro colpo?
«Che vuoi fare?»
«Devo rubare quarantamila dollari per il mio capo.» Capo?
«Capo, hai capito bene»
«E chi sarebbe?» Lui si voltò a guardarmi.
«Sto scherzando, devo fare un prelievo sciocca».
«Soltanto?»
«Forse ruberò un diecimila dollari niente di più...» Un posto in carcere mi aspetta a braccia aperte.
Selene Humphrey: nata il: 8• 04•2002. Morta il: 16•12•2022 per mano degli spaventi che le fece prendere Thomas Murphy.

Spazio autrice 🎀
BUONDÌ AMICHETTI MIEI!!!!!!!!!
Allora...c'è tanto da dire ma non riesco ad esprimermi.
Thomas è molto limitato in quanto di soldi da rubare...
Io davvero non riesco a non urlare, che posso dire se non...THOMAS TI AMO CIOÈ...
Comunque ci ringrazio di cuore per i commenti e i cuoricini, per i messaggi privati e quelli nelle domande di insta.
Vi voglio tanto bene amici🩷
Livia.

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