Selene
Al mare? A dicembre?
Era già buio e non avevo proprio voglia di andare al mare con tutto quel freddo.
«Come scusa?» chiesi una volta in auto.
«Andiamo al mare e poi al Calipso»Accostò l'auto davanti ad una spiaggia immensa e scese per poi venire ad aprirmi la portiera dell'auto.
Il mare era buio, anche se per metà era illuminato dalla luna e dalle tantissime stelle che brillavano su in cielo.
Mi incantai a guardarle perdendo di vista Thomas che era già a petto nudo.
Non vorrà mica...
«Occhioni!» mi chiamò buttandosi in acqua lasciandomi senza parole.
Fra poco avrebbe nevicato e lui era immerso nell'acqua gelida del mare?
«Vieni!» continuó.
«Non ci penso nemmeno!» urlai per farmi sentire in tutta quella distanza.
Poi lo vidi uscire dall'acqua e dirigersi verso di me.
Oh no
Mi mise una mano dietro le ginocchia e una nella schiena prendendomi in braccio e caricandomi sopra la sua spalla.
Picchiai i pugni sulla sua schiena e lui mi tolse le scarpe.
«Mettimi giù, Thomas!» urlai stremata.
«Come vuoi» rispose con un ghigno divertito prima di lanciarmi in acqua e raggiungermi.
Quando riemersi mi sentì gelare.
«Sei pazzo» bisbigliai con i capelli bagnati che mi ricadevano sulla fronte.
«Può darsi» rispose immergendo il volto nell'acqua facendo uscire solo il naso e gli occhi.
Aveva i capelli rossi sulla fronte che gocciolavano e gli occhi verdi che gli risplendevano in mezzo a tutto quel buio.
«Alla fine siamo sempre io e te, Selene» bisbigliò avvicinandosi a me.
Rabbrividì in quel mare ghiacciato.
«Sempre Thomas, sempre» farfugliai ad un soffio dal suo viso.
«Io e te» continuò lui poggiando le labbra sulle mie.«Siamo arrivati, inizia ad andare io cerco parcheggio» disse Thomas non appena una scritta neon che recitava "Calipso. Se non hai amore qui lo trovi" ci si piantò davanti.
Era un posto immenso e pieno di ragazzi di tutte le età. Musica assordante rimbombava nella discoteca e le luci mi facevano girare la testa.
Poi una chioma bionda mi si parò davanti dirigendosi e parlando con Thomas.
Addison...non ci voleva proprio.Le tirai un pugno sul naso senza pensarci due volte. Ma che ho fatto? Diamine...
«Ma sei impazzita?!» urlò portandosi le mani sul naso sanguinante.
Lo avevo fatto davvero?
«Wow Selene...» disse Thomas.
«Sparisci» dissi guardandola dritto negli occhi. Lei mi trucidò con lo sguardo e poi si diresse verso l'uscita.
Forse avevo esagerato ma quella stronza se lo meritava, solo io potevo insultare Thomas, solo io.
Quei dannati capelli biondi mi facevano venire voglia di farla rimanere calva.
Mi voltai verso Thomas che sorrise mettendomi un braccio attorno alle spalle.
Poi girovagando insieme a lui per tutto il posto mi accorsi di molte facce conosciute.
Thomas si staccò da me e mi sussurrò di star andando a prendermi un drink.«Ma tu guarda un po'...» una voce cupa e conosciuta mi raggiunse alle spalle dandomi i brividi.
Oh no...
Mi voltai e dei ricci biondi mi si pararono davanti facendomi indietreggiare.
Ma ci avevano teso una trappola? No Perchè tutti in un momento...
«Guarda chi si rivede...il principe e la principessa» continuò trafiggendomi con lo sguardo.
«Carlos! Wow...ma oggi tu e i tuoi amici ci avete seguiti per riferire tutto al vostro capo? No perché tante teste di cazzo in un giorno...» lui sorrise divertito e poi si avvicinò ancora di più a me.
Nel frattempo scorsi Thomas al bancone a prendere dei cocktail.
Torna Thomas, torna ti prego.
«Mi sei mancata» mi spinse contro il muro ed io feci una smorfia.
Non ho alcun potere su di lui, lui mi fa male e basta.
«A me fai schifo, speravo fosse reciproco» si avvicinò al mio orecchio.
«Non lo è, sai anche tu che non potrá mai esserlo» lo spinsi indietro permettendomi di respirare.
«Invece ne sono sicura» lui si riavvicinò a me.
«Dici?» i suoi ricci mi sfiorarono la fronte ed ebbi un brivido.
Thomas ti prego, torna...
Mi afferrò i fianchi e mi attrasse verso di lui posando le labbra sulle mie.
Provai a divincolarmi da lui ma fù inutile.
Aveva le guance a fuoco e le labbra che premevano sulle mie.
Io ero impassibile, provavo a divincolarmi senza successo e soprattutto provavo a non ricordarmi di tutte quelle volte in cui credevo di amarlo.
Non sarei mai più ricaduta in una situazione del genere.
«Carlos Kyleen»
La sua voce.
Gli afferrò la spalla e lo staccò da me poi gli diede un pugno.
«Thomas, calmati!» urlai avvicinandomi a lui nel frattempo che prendeva a calci Carlos che continuava a tossire fino a sputare sangue.
Thomas non si fermava e Carlos era steso a terra ormai arreso ai calci che gli dava.
Era ripiegato su se stesso con le mani sul ventre e con il sangue che gli colava dalle labbra.
«Thomas!» urlai stremata.
Lui si voltò a guardarmi con uno sguardo deluso e incredulo.
«Ma vaffanculo Selene» iniziò a camminare verso l'uscita nervoso e senza voltarsi indietro.
«Thomas! Thomas ti prego ascoltami!» si voltò di scatto venendomi incontro e abbassò il capo alla mia altezza inchiodandomi con lo sguardo.
«Ascoltarti Selene? Ascoltarti?» fece una piccola pausa.
«Adesso tu ascolti me perché mi sono rotto le palle.
Vai da Carlos e te lo porti a letto così ti dimentichi definitivamente di me.» schiusi le labbra.
«Ma ti senti quando parli?!»
«Mi sento eccome Selene.» serrò la mascella e si scompigliò il ciuffo con la mano, dopodiché si voltò dirigendosi verso l'auto,
Gli afferrai il braccio piangendo.
«T-ti prego...fammi spiegare» il suo viso si rilassò non appena mi vide singhiozzare con il viso bagnato dalle lacrime.
«Selene...» mise una mano dietro il mio collo e portò il mio viso sul suo petto stringendomi in un abbraccio.
Non mi voleva vedere piangere...
«Io...io non volevo baciarlo, Thomas...» sospirò e mi fece una carezza sul capo.
«Shh, lo so, scusami. Non dovevo reagire così, ho esagerato»
Mi staccai dal suo petto e mi alzai sulle punte per raggiungere la sua altezza.
«Io ho cercato di...» mi mise l'indice sulle labbra zittendomi.
«Tranquilla Occhioni, non è colpa tua.» mi ritrovai con il viso tra le sue mani calde.
"Non è colpa tua"«Ma ora sta zitta» continuò prima di baciarmi.
Lo so, siamo due pazzi, lui è un pazzo, io sono una pazza, il nostro amore è da manicomio ma...
Chi poteva mai pensare che mi potessi innamorare di colui che prima chiamavo criceto e che adesso chiamo amore? Che non posso stare senza vederlo e che quando è insieme a me...fa bene.
«Andiamo a casa?» mi chiese con un filo di voce.
Annuì abbandonandomi in un abbraccio.
Sentirmi le mani di Carlos addosso fu la sensazione peggiore in vita mia.
«Carlos non deve toccarti e se osa soltanto pensarti dopo quello che ti ha fatto, la prossima volta non lo porterò in ospedale come ho già fatto.»
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STORM dangerous
RomancePrimo libro della saga delle farfalle🦋🌻 Due anime tormentate. Un passato oscuro. Un amore indissolubile che è invidiato dall'intero universo. Due farfalle che cercano il loro girasole e una costellazione che da vita al loro amore. Selene ha 20 ann...