Selene
Spensi il telefono andando in cucina per sedermi al tavolo.
Murphy, diventerò famosa all'università con te.
Dopo poco suonarono al campanello e mi precipitai giù per le scale ad aprire.
«Murphy!» lo accolsi con un sorriso smagliante in viso, sorriso che per la sua falsità mi fece ridere davvero.
«Selene» Mi rispose facendosi largo per entrare. Mi diede abbastanza fastidio ma non lo diedi a vedere. Razza di maleducato.
«Ti prego, dimmi tutto.» Iniziai sedendomi accanto a lui.
«Che diavolo vuoi sapere?» Rispose lui voltandosi a guardarmi.
«Voglio solo sapere chi ti ha inflitto quella cicatrice sul viso.» Lui allora si alzò dalla poltrona ed io gli afferrai il polso.
«Ti prego» quando lo toccai notai un sussulto da parte sua e in un attimo si voltò a guardarmi accorciando le distanze.
«Perché vuoi fare un articolo proprio su di me?! Che ho di speciale?!» beh...niente ma tutto.
«Sei un cretino, un ragazzo tormentato, con cicatrici, passato oscuro, misterioso, sei un automobilista che fa corse clandestine, hai occhi verdi, lentiggini e hai i capelli rossi. Sei particolare insomma.» Lui allora si buttò nuovamente sulla poltrona e mi guardò con un ghigno divertito.
«Come sai delle corse?»
«Mi sono informata "Car in love"» Risposi con un ghigno divertito.
«Vuoi sapere della cicatrice?» Annuì.
«Non ho solo quella»
«Ah no?» Il mio viso divenne serio in un millisecondo.
«No, ne ho altre. In tutto il corpo.»
«Davvero?» Risposi preoccupata alla sua risposta.
«Vuoi vederle?» Chiese con fare malizioso strizzando l'occhio. Avvampai. Che scemo, pensa solo a quello...
«Magari un'altra volta, criceto»
«Quindi le vuoi vedere? Beccata!» Scossi la testa ridendo e ripresi con le domande.
«Quindi?» Lui si fece serio e smise di guardarmi.
«Mio padre, avevo cinque anni.» Spalancai gli occhi.
«Spiegati meglio.»
«Avevo cinque anni e lui di punto in bianco cambiò e dal padre affettuoso, fantastico, divertente, divenne un mostro. Questa me la incise con un coltello perché avevo sorpassato la porta del suo studio.» Avvicinai la mano al suo viso e trascinai il dito lungo tutta la cicatrice lasciando una scia calda sul suo zigomo. Lui mi prese la mano e la tolse con una freddezza e una rapidità che mi lasciarono spiazzata.
«Hai altre domande?»
«Emh...Si. In un articolo parlavano di "viso leggermente sfregiato" Di cosa parlavano?»
«Mi sono rotto il naso, lividi, nulla di che insomma» Prese una sigaretta e la mise tra le labbra. No, odio l'odore del fumo ma non posso farmi scappare un'occasione del genere per farlo parlare perciò non dissi niente.
«Accendino?» Andai a prenderlo dalla cucina e quando accese la sigaretta, aspirò e buttò fuori guardandomi negli occhi.
«Altro?» Scossi la testa incantata. Mi sono veramente incantata a guardare quel goblin?! Fece per alzarsi ma lo trascinai nella poltrona per non farlo andare via.
Gli presi la sigaretta dalle labbra e la misi tra le mie. Ma che cosa sto facendo? Riprenditi Selene o dovrai andare in psichiatria.
«Che fai Selene?» Mi chiese sedendosi accanto a me sul divano.
«Dammi la sigaretta, dai» Si avvicinò sempre di più al mio viso che"magicamente" si trovò ad un soffio dal suo.
Dannazione! Sono io la cretina!
«Prenditela da solo» Risposi guardandolo dritto negli occhi. Che. Battuta. Di. Merda!
«Vuoi che me la prenda?» Annuì prendendogli il colletto della camicia. Perdonami signore, non so quello che sto facendo con questo rincoglionito. Lui si avvicinò a me e mi prese i fianchi costringendomi a buttare la schiena all'indietro. Sono ancora sconvolta da ieri, lo sto facendo senza pensare.Tolsi la sigaretta dalle labbra e lui la lasciò perdere concentrandosi sulle mie labbra.
Questa è soltanto una mossa per farlo parlare si, solo una stupida mossa...Le sue mani mi scorrevano lungo i fianchi ed io non ero lì per tirarlo indietro, anche se avrei fatto meglio a farlo.
Iniziò ad avvicinare le labbra alle mie che calde si erano toccate.
«Perché lo stiamo facendo Selene?» Mi chiese baciandomi. Io non risposi anche se palesemente dovevo mandarlo a quel paese in tutte le lingue del mondo.
Mi prese il viso e fece scorrere le sue dita lungo il mio collo.
Presi la sigaretta ancora accesa e gliela misi tra le labbra facendolo staccare. Ho fatto l'unica azione giusta della giornata! Mi merito un premio.«Grazie per avermi detto di più Murphy. Buon pomeriggio.» Si ritrasse insoddisfatto e confuso.
«Diamine. Mi farai impazzire.» Concluse alzandosi dal divano. Mi diressi verso la porta e lui uscì senza esitare.
Con una manica della felpa oversize che indossavo mi asciugai le labbra gonfie dal bacio che ci eravamo scambiati.
Non so di preciso perché.
Come.
Dovevo farlo. Volevo farlo. Avevo bisogno di farlo. No, che dico...era solo un tattica giusto? Ma si dai.
Lui non sembrava dispiaciuto dalla mia decisione di esserci baciati. Se si può definire solo un bacio.
Thomas mi fará impazzire. Mi fará impazzire da morire.
Se succederà di nuovo non lo fermerò. No, devo fermarlo! O forse no...
So solo che non sarà facile vederci senza impazzire.
È stato come naturale.
È davvero misterioso. E io risolverò il mistero senza impazzire e dare retta soltanto all'istinto animale, se no non arriverò a domani.Spazio autrice 🎀
CIOÈ DOPO QUESA NON SO SE MI SPIEGO.
Non vi ho dato il "cast" per darvi una libera immaginazione dei personaggi ma effettivamente con scene del genere...LO METTO DAI.
Sono sincera ce l'ho pronto da tipo due mesi ma aspettavo il momento giusto.
Quindi tra poco ve lo metto.
PREPARATEVI.
Vi voglio bene.
Livia 💓
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STORM dangerous
RomancePrimo libro della saga delle farfalle🦋🌻 Due anime tormentate. Un passato oscuro. Un amore indissolubile che è invidiato dall'intero universo. Due farfalle che cercano il loro girasole e una costellazione che da vita al loro amore. Selene ha 20 ann...