.42. non ti lascio.

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Thomas

Armi
Ci sono.
Mappe
Ci sono.
Passamontagna
Ci sono.
Mancava solo la preparazione fisica e psicologica, ho paura e se posso nasconderlo con gli altri con me stesso non posso.
Soltanto al pensiero di dover rivedere quel mostro mi tremavano le gambe.
Avevo fatto tante rapine in vita mia, avevo rischiato solo per il piacere di vivere con l'adrenalina fino all'ultimo capello ma adesso...
Thomas contieniti, Selene non deve vederti così.
Afferrai il cellulare dirigendomi verso il ripiano della cucina.
Ho bisogno di dormire.
Un messaggio attirò la mia attenzione.
Addison.
Ma quando smetterà?
"Thomas devo vederti, è importante. Poi ti lascerò in pace, te lo giuro."
Come no.

"Addison io non voglio più vederti,credo di parlare la tua stessa lingua."

Scrive...
"Si tratta della vostra rapina. Chuck non sta rispettando i patti."

"Che intendi?"

"Vediamoci Thomas, ti chiedo solo questo" dannazione!

"Quando?"

"Sono fuori." bene, benissimo cazzo!
La odio da morire e quello che ha fatto...
Presi un cappotto ed uscì in giardino trovandola appoggiata al cancello a mordicchiarsi le unghie.
«Quindi?» chiesi senza guardarla negli occhi.
«Chuck, non vuole fare ciò che ha detto»
«Ovvero?»
«Vuole uccidervi, Thomas» strinsi i pugni conficcandomi le unghie nei palmi delle mani.
«Che vai dicendo?»
«Dico sul serio, l'ho sentito parlare con Carlos e...»
«Cosa Addison?»
«Vuole fare fuori te, Aaron, Cole, Nick, Denise, Elly e...Selene» Selene? No, non posso permetterlo.
Nessuno ucciderá i miei amici.
«Come fa a sapere di Selene?» lei abbassò lo sguardo ed io le afferrai il braccio facendola sobbalzare.
«Come cazzo fa a sapere di Selene!?»
«Glielo ha detto Carlos» merda!
«Che cazzo!» adesso cambia tutto.
«Thomas io ho provato a fermarlo...»
«Non andare alla rapina,non farlo» disse poi ed io allentai la presa.
«Ci andrò, da solo.»
«Ma sei impazzito?!»
«I Rebels devono essere liberati, Addison.» lei si mise una mano sulla fronte.
«Ma rischierai la vita!»
«E quindi? La mia vita è una merda, Addison. Solo Selene è riuscita a farmi vedere la costellazione della Lira, solo Selene è riuscita ad aiutarmi, solo lei mi ha fatto tornare bambino e se per salvarla devo rischiare la mia vita correrò il rischio.
Se dovrò essere una di quelle stelle che lei ama tanto, voglio esserlo con dignità.» lei alzò lo sguardo verso di me e vederla con gli occhi lucidi mi fece distogliere lo sguardo.
«Thomas...»
«È tutto?»
«Si ma...»
«Okay, ciao»
«Thomas, non voglio vedere il tuo nome su una lapide»
«Prima o poi succederá e ti ripeto, Selene e gli altri non moriranno. Forse neanche io. Tranquillizzati.
Buona giornata»
Non ero così tranquillo in realtà.
Cosa voleva dire morire? Non volevo sperimentarlo.
E le promesse che avevo fatto a Selene? Non mi avrebbe perdonato.
«Thomas, dov'eri?» la sua piccola voce mi fece impallidire e lei notando il mio viso paonazzo si avvicinò facendomi sentire il suo profumo.
«Ohi, tutto ok?»
«Si emh...si, ho bisogno di fare una doccia» cercai di andare al piano di sopra ma lei mi seguiva in continuazione.
«Sei sicuro? Sei pallido»
«Si, tranquilla...» sospirai togliendomi la maglietta.
Lei arrossì e si voltò verso la porta.
«Ancora ti vergogni?»
«Io? No macché!» incrociò le braccia ancora girata ed io le afferrai il braccio obbligandola a voltarsi.
«Allora girati»
«Lavati, puzzi di sconcio» disse poi voltandosi e aprendo la porta.
«Puzzo di cosa?» chiesi con un sorriso.
«Di porco pervertito» poi chiuse la porta lasciandomi in piedi a guardarmi allo specchio.
Puzzavo di paura, ecco di cosa.
Il vecchio Thomas avrebbe fatto questa rapina ad occhi chiusi.
Dovevo parlare con gli altri.
Mi infilai sotto la doccia per far scivolare via tutti i brutti pensieri.
L'acqua gelida mi lavava le ferite che ancora sembravano bruciare.
Uscì asciugando i capelli con un'asciugamano.
Sentì bussare alla porta e mi infilai i pantaloni aprendola.
«Cole, riunisci gli altri e tieni fuori Selene, è importante. Con lei parlerò io, okay?» lui annuì preoccupato e uscì dal bagno mentre io mi infilavo una canotta bianca prima di scendere dietro di lui.

«Quindi dovresti fare tutto da solo?» chiese Denise.
«È l'unica soluzione»
«Non esiste, è un'idea folle, Thomas!»
«Lo so ma voi non dovrete correre il rischio»
«Si ma così lo corri solo tu!» continuò Nick
«Quindi?» chiesi con indifferenza e tutti sbarrarono gli occhi.
«Thomas è troppo, io vengo» disse Denise alzandosi.
«Anche io» la accompagnò Elly.
«Non avete capito, vi fará fuori quando gli consegneremo il denaro» dissi alzandomi e iniziando a camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza.
«Sentite la decisione è presa.» dissi poi.
«Dovrete solo disattivare le telecamere, al resto ci penso io» poi gli voltai le spalle e iniziai a salire le scale e quando incontrai Selene sentì il rumore del mio cuore frantumarsi per terra.
«Che succede?» chiese agli altri.
Poi sentì dei passi correre verso la mia direzione.
«Thomas» era spaventata.
Glielo avevano detto.
«Thomas!»
«Che c'è?»
«Non ci andrai da solo e potrai anche legarmi al letto.» mi fermai sul pianerottolo sentendo il cuore esplodermi nel petto.
Batteva come non mai.
Mi voltai verso di lei e trattenendo le lacrime la bloccai al muro.
«Mi hai fatto una promessa» biascicò.
«Lo so e la rispetterò, l'ho giurato amore mio» le vidi il petto alzarsi e abbassarsi in continuazione, poi iniziò a tremare.
«Che succede?» le spostai i capelli dal viso e la strinsi a me sentendola singhiozzare in modo disperato.
«Occhioni non mi perderai, okay?»
«Io vengo con te.»
«No»
«Ho detto che vengo anche io, gli faremo il culo insieme perché io voglio continuare a guardare le stelle insieme a te, Thomas.»
«Selene è pericoloso»
«Era pericoloso anche mettermi insieme a te ricordi? Eppure eccomi qua, ho corso il rischio e adesso lo farò di nuovo» mi prese il viso e mi baciò accarezzandomi la nuca.
Avevo paura il doppio adesso.
La presi in braccio stringendola a me il più forte possibile.
«Io non ti lascio, Thomas»

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