Denise
«Okay quindi, Thomas avrebbe picchiato a sangue Carlos, Aaron ha provato a baciarti, Addison ha provato a riavvicinarsi a Thomas, altro?» lui ci pensò un po' ed io andai a prendere la mia tazza di the.
«Sì, Carlos ha toccato e baciato Selene contro la sua volontà» mi voltai di scatto inalando il fumo della tazza che tenevo tra le mani.
«Cioè Nathan...davvero?» lui annuì facendo un lungo respiro.
«Va bene, adesso dove sono tutti però? Tra sei giorni ci sará il colpo e non si sono allenati e...» iniziò a balbettare e finì per sedersi sul divano.
«Ehi, tutto bene?» lui annuì sbadatamente tornando in piedi.
«Si...solo Denise, puoi...» non fece in tempo a finire la frase che si accasciò in terra privo di sensi.
Sussultai posando la tazza e correndo verso di lui.
«Aaron! Cole! Aiuto!» urlai cercando di svegliare Nathan.
Sentì Aaron uscire dalla sua camera e dirigersi correndo verso di me.
«Che succede Deni...» guardò in basso scorgendo Nathan privo di sensi per terra e con un viso bianco come il latte.
«Oh merda» disse poi.
Non sapevo cosa fare.
Era svenuto.
Con me.
Parlando con me.
Forse era preoccupato per la rapina e per Aaron.
«Va a chiamare Cole» disse poi prendendo le gambe di Nathan.
«Si, ok» corsi su per le scale arrivando alla porta consiglio scritto "Thomas e Cole"
La spalancati trovandolo rannicchiato sul letto con le cuffiette.
«Cole...» mi bloccai a guardarlo.
Stava piangendo?
«Denise.» si alzò di scatto togliendosi le cuffiette e asciugandosi una lacrima.
«Che succede?» chiese poi.
Non seppi come rispondere e restai ferma a guardarlo avvicinarsi.
«Ohi?»
«Si emh...Nathan, si è sentito male.» spalancò gli occhi.
«Cosa? Che aspettavi a dirmelo?!» mi scostò correndo giù per le scale ed io rimasi tra il corridoio e la porta.
Poi tornai al presente e scesi le scale.
Trovai Aaron che teneva Nathan in braccio con un braccio sotto le sue ginocchia e l'altro dietro la sua schiena.
«Lo stai portando su?» chiesi quando mi passò accanto.
«Tu sei quella intelligente della famiglia, vero?» rispose acido salendo le scale senza alcuno sforzo.
Guardai Cole facendo spallucce poi mi avvicinai a lui.
«Ho detto qualcosa di sbagliato?» chiesi e lui scosse la testa.
«No, semplicemente Aaron si sente in colpa» perché dovrebbe?
«Come mai?» mi accarezzò la testa.
«Hai le fette di prosciutto davanti agli occhi, Denise» le cosa?
«Scusa?» lui trattenne una risata.
«Senti, come te lo devo dire. Aaron ha trattato male Nathan l'altro giorno, a tavola. Poi ieri ha provato a farsi perdonare ma non ci è riuscito e...Nathan, non vuole più vederlo perché Aaron non accetterà mai il fatto che non gli piacciono le ragazze.» Aaron? Aaron era stato con Elly.
«Scusa ma tu come fai a sapere tutte queste cose?»
«Ho occhi ovunque» certo...Aaron
Coglione
Stupido
Rincoglionito
Ubriaco
Che altro devo aggiungere alla lista? Ah, vero.
Ladro.
Era colpa mia se Nathan era svenuto.
Forse no, si, no...la verità? La verità è che non ne avevo idea, dannazione!Salì le scale con Nathan tra le braccia e il suo profumo mi fece girare la testa.
Aaron, riprenditi. Non vorrai mica tornare dallo strizzacervelli?
Avevo fatto lo stronzo, come sempre.
E bravo il coglione.
Aprì senza fare rumore la porta della mia stanza.
Poi controvoglia, adagiai il corpo esile e profumato di Nathan sul letto.
Lo guardai a lungo senza fare nulla, senza muovermi, senza parlare.
Vidi il suo viso riprendere colore e il suo petto alzarsi e abbassarsi in modo regolare.
Poi mi abbassai e gli lasciai un bacio sulla fronte uscendo da quella camera e dirigendomi frettolosamente in bagno.
«Elly, pensa ad Elly.» biascicai sciacquandomi il viso con l'acqua gelida.
«Ma che ho fatto di male?» sentì una voce alle mie spalle e mi voltai di scatto.
Merda!
«Nathan, non dormivi?» presi l'asciugamano tamponandomi il viso.
«Mi sono ripreso...» bisbigliò poi guardando il pavimento.
«Che dicevi? Non ho capito prima...avevo l'acqua nelle orecchie» balbettai cercando una scusa.
Credibile? Beh è stato come dire che gli asini volano ma...speriamo se la beva.
«Niente...» continuò a guardare per terra.
"Che ho fatto di male"
Fece per andarsene ma lo trattenni per un braccio.
«Non hai fatto niente di male, sono io il coglione» lui incrociò il mio sguardo.
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Tornò a guardare il pavimento.
«Lasciami, per favore» lo strattonai ancora più forte.
«Mi fai male Aaron!» alzò il tono ed io lo lasciai facendolo barcollare.
«Sembri mia sorella» lui alzò un sopracciglio.
«Scusa?»
«Sei buffo come lei.» si voltò e aprì la porta.
«Dai stavo scherzando, sei permaloso eh!» continuai vedendolo allontanarsi.
«Comunque non li sai dare i baci sulla fronte, faceva schifo!» urlò lui dall'altro lato del corridoio.
Trattenni una risata.
«Sono sicuro che ne vorresti un altro!»
«Da te? Piuttosto mi ammazzerei!» lo vidi sparire dentro la stanza poi scossi la testa ridendo.
Che bambino.
Mi sistemai la maglia e il ciuffo poi andai in camera.
«Senti, se devi continuare con questo atteggiamento da cretino io...» mi bloccai senza finire la frase dato che quando entrai lo vidi prendere la mia chitarra.
«Che cazzo stai facendo?!» gliela strappai dalle mani.
«No, questa no...» bisbigliai.
Lui mi guardò curioso.
«Perché?»
«I cazzi tuoi?» me l'aveva regalata papà.
«Volevo solo...»
«Taci, Nathan» lo vidi chiudere le labbra e allontanarsi verso la bottiglietta che era adagiata sul comodino.
«È mia quella» dissi vedendolo bere.
«E quindi?» chiuse la bottiglia e la posò con violenza sul ripiano.
«Gli "amici" condividono tutto» mimò le virgolette con le dita e si allontanò.
«Salutami Elly quando te la porterai a letto» mi salutò con un gesto della mano e uscì.
Non solo lo avevo portato qui, questo era il mio ringraziamento?
Fanculo.
Presi le mie cose ed andai in auto verso casa di Thomas.
Suonai una, due, tre, quattro volte ma non ricevetti risposta.
Poi andai a guardare dalla finestra se ci fosse qualcuno e quando lo vidi era attaccato a Selene.
Si stavano baciando.
Cole e Denise si baciavano anche.
Elly e Nick lo facevano con gli occhi, non sono cieco e di Elly non mi importa nulla.
Ero il solo a non capire che avevo sbagliato tutto.
Ero da solo e ci sarei rimasto per sempre.
Solo come un cane.
Un cane che nessuno vuole prendersi la briga di amare.
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STORM dangerous
RomancePrimo libro della saga delle farfalle🦋🌻 Due anime tormentate. Un passato oscuro. Un amore indissolubile che è invidiato dall'intero universo. Due farfalle che cercano il loro girasole e una costellazione che da vita al loro amore. Selene ha 20 ann...