.24. Regola numero tre: se quel verme ti tocca un'altra volta lo faccio a pezzi

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Selene

Andai in punta di piedi verso il bagno, avevamo una bella festa questa sera.
Non me la dovevo perdere.
Thomas si comportava in modo molto strano nei miei confronti, certe volte era presente e premuroso, altre era uno stronzo apatico.
Per questa sera vorrei il primo Thomas, quello gentile.

Non appena uscì dal bagno con un vestitino dorato e molto aderente mi infilai i tacchi e andai giù dalle scale per farmi vedere da Thomas.

Lui era al telefono, messaggiava con qualcuno.
Sembrava triste, anche molto e vedere quei ricciolini rossi coprirgli il viso cupo mi rattristiva molto.
«Ehi» Bisbigliai avvicinandomi a lui.
Si scansò bruscamente.
«Ciao» Disse sottovoce. Bene, oggi è il secondo. Sto per impazzire...Ma chi mi ha detto di entrare nella sua vita? Tu Selene, sei stata tu.

«Che hai?» Non rispose, posò il cellulare e i suoi occhi smeraldo mi entrarono dentro.
«Niente, cosa vedi che non ti quadra?» Scherza vero?
«Il fatto che ti sei allontanato da me Thomas» Lui sospirò.
«Sei vestita molto bene oggi» Mi sentì più in imbarazzo del dovuto.
Sapeva cambiare bene argomento...
«Ok...tu quando ti cambi?» Lui scosse la testa.
«Vengo dopo con Elly» Elly? Chi cazzo è Elly?
«Dovevi venire con me, la tua ragazza.»
«Non sei la mia ragazza Selene» Wow, non sono la sua ragazza? Prima mi bacia, mi dice che mi ama, spacca la testa a Cole ed ora...
«Thomas, bello scherzo ma adesso basta, va cambiarti o faremo tardi» Lui sorrise.
«Selene, non sto scherzando. Vai.»
«Ma»
«Ciao» Ma davvero!? Prima mi ama come nessuno in vita sua, come gli dico di essere una Rebel...cambia.
Sentì il cuore frantumarsi in mille pezzi e le gambe si fecero pesanti.
«Ma vaffanculo» Gli tirai la borsa in faccia che lui afferrò in modo agile e trattenni le lacrime senza riuscirci poiché una mi finì proprio sulla gota.
Dannazione!

Presi il cellulare e chiamai Sophia.
«Amica sei alla festa?»
«Quasi, vengo a prenderti?»
«Decisamente.»
Pochi minuti dopo un'auto bianca, perlata, con finestrini oscurati e con la musica che usciva da ogni parte si avvicinò a me.
«Sali, siamo in ritardo!» Corsi verso la portiera e con una mano mi asciugai il volto pieno di lacrime.
Volto che mi asciugava lui quando sosteneva di stare insieme a me.

«Che ha fatto quello stronzo?» Sa già tutto.
«Chi Thomas?» Lei annuì.
Le raccontai ogni cosa e lei cercò di consolarmi come solo lei sa fare.
'Quando arrivi, baciati il primo che passa facendo vedere a Thomas che non ti importa nulla di lui.'
Forse aveva ragione, come sempre. Ero troppo attaccata a lui e forse si era stancato di me.
Come fanno tutti.
Come hanno sempre fatto tutti.

Quando arrivammo nel parcheggio una musica assordante si infiltrò nelle mie orecchie.
«Diventerò sorda così, dannazione.» Esclamai battendo le mani sulle cosce.
Come risposta ricevetti una pacca sulla spalla.
«Non fare la solita guastafeste, Thomas è uno stronzo, quando verrá con Elly e ti troverá con un altro ribbollirá di rabbia, amore mio» Sospirai ripensando a quello che mi aveva detto e poi, rassegnata uscì abbassandomi il vestito per non sembrare una poco di buono.
«Devi sembrare una...capiscimi. Così sembri una suora, Selene!» Sophia sa sempre provare il lato sconcio nelle cose.
Entrammo nel cuore della festa, c'erano tutti che ballavano e che si limonavano con tutti.
«Bene, qui è il club "Limoniamoci tutti insieme appassionatamente"!?» Dissi voltandomi a guardare Sophia.
Lei alzò gli occhi al cielo e mi afferrò il braccio.
«Ragazzi lei è Selene, la mia vecchia amica Selene.»Tutto il gruppetto si girò a guardarmi ed io rimasi impietrita.
Si presentarono uno ad uno e molte di quelle ragazze mi guardavano con un istinto omicida.
Bene, Avró guardato il ragazzo di qualcuna.

«Andiamo a ballare?» Mi propose un ragazzo con dei capelli scuri che gli ricadevano sulla fronte, degli occhi color nocciola e una maglietta bianca che gli si stringeva in vita facendo risaltare il suo petto a V.

«Mi chiamo Nick» Mi porse la mano ed io gliela strinsi sorridendo.
«Selene» Lui alzò il dito medio verso gli altri compagni come dopo aver preso il suo primo premio e con la mano stretta alla mia si diresse verso la pista da ballo. Un altro cretino.
Dire che mi sentivo a disagio è davvero, davvero poco.
In quella festa dovevo andarci con il mio...ragazzo?

Mi voltai verso la folla e vidi Thomas entrare con quella che suppongo fosse  "Elly", una rossa, una rossa del cazzo.
Sentì le gambe tremare e in quel momento il mio istinto mi diceva soltanto di prenderla per quella sua "chioma irresistibile" e sbatterle la testa al muro. Mi trattenni ovviamente, sono una brava ragazza.
La teneva per mano sorridente, più sorridente che mai.
Nick mi chiamò.
«Che guardi?» Scossi la testa.
«Nessuno...»
«Thomas ed Elly?» Cosa...
«Non stanno insieme» Mi disse poi.
«Ci credo...sta insieme a me» Lui sorrise.
«Con te? Thomas Murphy? Allora non girarti» Mi voltai all'istante e il cuore si frantumò in terra.
Non l'avessi mai fatto.
Elly e Thomas erano attaccati come due cozze e si stavano baciando in un modo che mi fece venire un conato di vomito.
Thomas mi guardò e sorrise continuando a baciare Elly. Ma allora non ha il QI di un criceto, gli manca proprio il cervello a questo coglione!
Le lacrime fecero capolino sulle mie guance e il mio petto ansante iniziò ad alzarsi e abbassarsi ancora più insistentemente.
Stronzo di merda.
«Sai cosa?» Dissi a Nick.
«Cosa?»
«Thomas Murphy può andare a fanculo!» Lo presi per il viso e lo baciai nello stesso modo in cui lo stronzo aveva baciato Elly, con quale ghigno di soddisfazione poi?
Inutile dire che Nick ricambiò senza esitare e le sue mani affondarono nel mio sedere.
Anche meno Nick.
Sentì dei passi avvicinarsi decisi e veloci ma non badai a quel suono perché tra Nick e la musica poco mi importava. Anche se...quando lo baciavo il solo volto che mi veniva in mente era quello di Thomas.

«Che hai fatto testa di cazzo?» Urlò.
Era la sua voce.
Nick si staccò da me e Thomas gli diede un pugno in faccia.
Sta zitta Selene.
Mi allontanai bruscamente asciugandomi una lacrima.

Nick cercò di divincolarsi dalla sua presa senza successo e Thomas continuò a picchiarlo.
Aveva perso il controllo, in quel momento mi venne solo di prenderlo per il viso e farlo calmare dolcemente ma dopo quel che aveva fatto, il minimo era un gran calcio nei genitali.
«Bravo Thomas, continua così.» Dissi applaudendo.
Questo bastò per farlo fermare.
Nick giaceva in terra sanguinante e Thomas lo guardava senza dire una parola.
«Sei davvero un gentiluomo, un ragazzo tranquillo, gentile, amorevole. Peccato che tutto questo sia solo una maschera di cera!» Sbraitai e tutti si misero a cerchio verso di noi.
«Mi illudi, mi tratti come una principessa, mi baci, mi fai sentire speciale, mi dici che non mi farai mai del male,mi asciughi le lacrime e poi, tutto d'un tratto sei distaccato, arrogante, apatico e finisci anche per limonarti un'altra.
Come mi dovrei sentire? Mh?» Non rispose, alzò i suoi occhi sui miei.
«Poi, come provo a dimenticarti, anche solo per un momento...diventi un pazzo, geloso, e soprattutto ti rendi conto di aver perso una bella partita, avevo ragione allora a chiamarti ebete.» Sorrisi nervosa mettendomi a braccia conserte facendo scorrere una lacrima lungo tutto il mio viso.
Lui annuì e rivolse lo sguardo altrove.
Poi si voltò e se ne andò.
Scherziamo?!
Mi sentì una rabbia allucinante salire in tutto il mio corpo.

Gli andai dietro, non riesco nemmeno a fare la cazzuta.
«Thomas!» Continuò a camminare.
«Thomas!» Si voltò e mi bloccò a strada.

«Regola numero uno: Se sono apatico, superficiale, avró i miei motivi, non credi?» Mi inchiodò con lo sguardo e le sue lentiggini scomparvero nel buio del cielo.
«Regola numero due: io non illudo proprio nessuno. Ah e...regola numero tre: se quel verme ti tocca un' altra volta lo faccio a pezzi, credimi» Avvampai davanti a lui e mi nascosi il viso tra le maniche del vestito.
«Regola numero quattro» Continuò.
«Scusa» Disse poi.
«Per aver baciato Elly? Prego» Risposi in modo sarcastico.
«Selene...io non posso dirti perché ho baciato Elly ma...io ti amo, che ti piaccia a no.»
«Anche io ti amo ma di sicuro non ti do buca per andare ad una festa con una tipa che non conosco!» Lui sbuffò e si avvicinò a me.
Mi sentì un nodo in gola.
«Però tu hai baciato Nick...»
Sa sempre come farmi passare ogni cosa.
«E tu hai...» non mi fece nemmeno finire.
So solo che quando le sue labbra si poggiarono sulle mie ogni cosa detta prima si disintegrò nell'aria,
«Lo sai che mi porterai ad impazzire, vero?» Dissi.
«Io sono già fuori di testa occhioni»

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