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Buongiorno e ancora Auguri 🫶 credevate davvero che la vostra Himes vi avrebbe lasciato senza qualcosa bollente da leggere? Che sia una Pasqua molto calda 🫢🔥🫠 Grandi baci ❤️


Il ragazzo ingoiò la propria agitazione e si avvicinò alla porta. 

A ogni passo l'imbarazzo cedeva il posto alla rabbia e al fastidio, che si trascinavano dietro altro imbarazzo, perché loro non erano fidanzati - Mr Hale era stato piuttosto esplicito al riguardo - e non era nella posizione di permettersi di fare una scenata di gelosia.

Attraversò la soglia, con un piede chiuse la porta alle sue spalle: un rumore cavo e roboante si propagò sino al corridoio. Era l'eco della sua indignazione.

Derek era in piedi, poggiato contro una delle vetrate, le gambe incrociate in posa dinoccolata, che tradiva una finta indifferenza. Il suo magnifico corpo era avvolto in un completo color blu mezzanotte, quasi nero, che si fondeva perfettamente con la sfumatura dei suoi capelli. I lembi della giacca erano aperti sul davanti e lasciavano intravedere chiaramente la linea netta e definita del torace, al di sotto della camicia.

Gli occhi erano liquidi e penetranti, e non appena i loro sguardi si incrociarono il ragazzino sentì i propri polmoni espandersi. Come se fosse rimasto in apnea fino a quel momento.

Derek lo guardava in silenzio, come a chiedere a Stiles di essere il primo a parlare, come a chiedergli il perché della sua presenza lì, ora.

Ma il castano non disse nulla, la vista dell'uomo gli aveva ridato la facoltà di respirare ma non il dono della parola. E poi non sapeva davvero cosa dire, se urlargli contro oltraggiato per via della sua assurda e immotivata gelosia o se buttargli le braccia al collo e baciarlo fino a smettere di respirare, di nuovo.

Il suo viso, comunque, era contratto e sentiva distintamente i muscoli del collo tirare. Il suo sguardo non doveva essere del tutto amichevole, perché Mr Hale lo guardò inarcando un sopracciglio, in maniera molto scettica.

"Perché mi guardi in quel modo?".

A quella domanda le parole rotolarono fuori dalle sue labbra in piena autonomia, senza che prima potesse attivare il filtro bocca-cervello. "Direi che è normale il modo in cui ti guardo, dopo che la sosia di Miss California in versione battona è uscita dal tuo ufficio".

Era geloso. Quella consapevolezza fu più velenosa del suo imbarazzo, in quel momento.
Anche l'altro sopracciglio di Mr Hale si sollevò e sembrò beffarsi di lui nel farlo. "Geloso?".

Da morire. Avrebbe voluto rispondere, invece si affannò nel mantenere una finta compostezza. Ma il suo piede batteva nevrotico a terra, propagando un rumore cavo e ritmico nell'aria satura di tensione.

"Assolutamente no. Perché dovrei esserlo?", sibilò, cercando di dissimulare le sue vere emozioni.
Cazzo, sei geloso marcio!, rettificò la voce spietata nella sua testa.

Poi Derek fece un gesto strano, sembrò annusare l'aria come aveva fatto Ethan il giorno prima, in macchina. "Mi sembri geloso", infierì l'uomo, storcendo il naso, e sembrava più divertito che infastidito. 

Quella storia degli odori cominciava seriamente a confonderlo. Ma non si concentrò su quel dettaglio e insistette su ciò che lo tormentava davvero.

"Allora quanti siamo? Perché con gli altri organizzi festini durante la luna piena e io sono l'unico a non essere invitato?", sibilò, schioccando la lingua contro il palato, battendo più forte il piede a terra.

A quel punto Hale strinse minacciosamente le palpebre, il suo corpo rilassato si irrigidì all'istante, distaccandosi dalla vetrata. "Quanto hai sentito?".

Baratto - STEREKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora