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Buondì. Torniamo al presente con pov Stiles 🫶

Il pov Derek ci sarà di nuovo tra qualche capitolo (una decina forse, non saprei).

Grazie a coloro che continuano a seguire la storia❤️ 


59.

Quando Stiles si svegliò avvertì subito la faccia tirare a causa di tutte le lacrime piante, ogni fiotto che usciva dai suoi occhi corrispondeva a una parte di sé che veniva ceduta dal suo corpo e raccolta dalle labbra di Derek. Che lo aveva scopato dolcemente per tutto il tempo. Per quanto si possa scopare qualcuno con dolcezza mentre annega nelle proprie lacrime e il muco gli ostruisce il naso, formando un tappo fastidioso che produceva il rumore disgustoso di un risucchio a ogni respiro.

Eppure, non era riuscito a dirgli di no. La sua bocca si era negata, con la lingua, con i denti, con il palato gli aveva di no. Che non voleva. Nonostante fosse sciocco perché sapeva di non potersi rifiutare. Mr Hale lo pagava per questo, per scoparlo anche quando non gli andava. Alla fine, in fondo, non era che questo. La puttana di uno dei dieci bastardi più ricchi d'America. E le puttane, per antonomasia, non dicono mai di no. E se lo dicono, quando lo dicono, no significa e finiscono per essere scopate lo stesso, soprattutto quando non ne hanno voglia.

Gli aveva detto di no, ma il suo corpo aveva risposto subito a quello dell'uomo e non perché ci fosse il contratto a imporglielo. Ma perché il suo uccello si era ingrossato subito tra le dita esperte del moro, che lo avevano accarezzato nei punti giusti e con la giusta pressione, fino a farlo indurire del tutto. E l'eccitazione era scorsa come un brivido ricco di brama disperdendosi tra le sue membra, cedendo un fremito dietro di sé, che aveva galvanizzato ogni nervo, ogni tendine, ogni cartilagine e le sue cosce si erano spalancate spontaneamente per il loro padrone.

Perché non avrebbe mai potuto fare altrimenti. Perché non avrebbe mai potuto negarglisi. E Mr Hale sembrava possederlo in maniera molto profonda e totalizzante, in maniera completa, e non era certo che questo fosse incluso nel loro contratto.

Il suo corpo rispondeva a quello dell'uomo come se fosse una sua propaggine e non potesse esimersi dal farlo, come se i bisogni dell'uno fossero i bisogni dell'altro, e soddisfarli li avrebbe resi paghi entrambi. Eppure, risvegliandosi ora in quel letto vuoto non poté fare a meno di sentirsi sporco e amareggiato.

Si alzò pigramente dal letto, attorcigliando il proprio corpo nudo nel lenzuolo che conservava ancora il placido tepore dei loro corpi uniti, e fu subito investito da una potente zaffata. Sesso. Sperma. Lacrime. Sudore. Il tutto lo avvolse come una spirale e si infiltrò nelle sue narici, facendolo boccheggiare mentre discendeva per la gola.

Saltellò, attento a non inciampare nei pizzi del lenzuolo, fino alla finestra della propria camera attirato da un pigro vociare che proveniva dalla strada. Si sporse appena, stando attento a rimanere ben nascosto dietro la tendina ingiallita, quel tanto che bastava per notare Derek ed Ethan conversare tranquillamente poggiati contro la Berlina scura.

I loro corpi erano rilassati e tenevano una posa dinoccolata contro la carrozzeria, fumavano e chiacchieravano in una maniera amichevole, che tradiva una certa confidenza, non sembravano un boss e il suo leccapiedi. Sembravano piuttosto qualcosa di simile a due... amici.

Parlavano con un tono sostenuto, ma non abbastanza alto affinché Stiles potesse distinguere le loro parole. Il loro chiacchiericcio giungeva alle sue orecchie ovattate, ancora pigre di sonno, come un flebile ronzio.

Si vestì in fretta, animato da un coacervo di emozioni che lo scombussolavano dall'interno.

Uscì sul vialetto e si piantò davanti ai due omaccioni, apparendo solo più smilzo e ridicolo mentre incrociava le braccia magre al petto, in una posa ostile, e li scrutava con espressione arcigna.

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