Avvertimenti: preparate i fazzolettini. Molti fazzolettini.
94.
Il giorno dopo incontrò Danny nella caffetteria dove era solito studiare con Theo. Il suo stomaco si strinse in una morsa dolorosa al pensiero, dopotutto il biondo era stato un buon amico e lo aveva aiutato a superare degli esami particolarmente difficili. Lo aveva aiutato con la sua tesi su Walt Whitman.
Danny ed Ethan varcarono la soglia della caffetteria mano nella mano, l'hawaiano aveva un'aria sexy, scarmigliata e decisamente appagata. Ethan non era da meno, aveva l'espressione più raggiante che Stiles gli avesse mai visto. Considerando che non l'aveva mai visto sorridere davvero, al massimo un ricciolo all'angolo delle labbra che stava a significare un pigro sorriso.
Il maggiore indossava la sua solita divisa in stile agente della CIA, il che voleva dire che era tornato in servizio dopo due piene settimane in luna di miele.
Danny gli si avvicinò e lo salutò con due affettuosi baci sulle guance, Ethan si limitò a un cenno del capo piuttosto imbarazzato. Poi illuminò per una frazione di secondo le iridi di giallo e gli strizzò l'occhio, in maniera confidenziale.
"Comportatevi bene", li ammonì, prima di congedarsi, come se fossero due ragazzini indisciplinati. Mosse un passo verso l'uscita, poi si voltò di scatto e afferrò l'hawaiano per i fianchi. Gli scoccò un rumoroso bacio sulle labbra. "A dopo, amore", mormorò, sulla sua bocca, rivolgendogli uno sguardo così adorante da far arrovellare le viscere di Stiles.
Anche Derek lo guardava in quel modo? Come se fosse l'unica ragione della sua esistenza? Oppure quello era uno sguardo da Compagni?
Gli lanciò un'occhiata colma di invidia e si morse forte la lingua per impedirsi di cacciare fuori una battutina acidula come la sua gelosia.
"E non parlate delle dimensioni del mio pene!", grugnì poi Ethan, con disappunto, stringendo le labbra in una linea severa.
Stiles si sentì arrossire e abbassò lo sguardo, quasi colpevole. A dire la verità avevano già parlato delle dimensioni del suo pene, ma non si mise lì a dirlo.
Abbozzò un mezzo sorriso tirato e annuì, mentre Danny ammiccava e gli lanciava un bacio volante, così sdolcinato da far venire il diabete.
Il castano trattene uno sbuffo impaziente e resistette all' impulso di roteare gli occhi per l'esasperazione. Lui e Derek non erano mai stati così melensi, pensò con una punta di rancore e biliosa invidia.
Magari perché voi non siete Compagni, infierì, crudele, la voce della sua coscienza. E lui non trovò il modo di contraddirla. Aveva ragione. Avrebbe dovuto solo arrendersi all'idea. Avrebbe indossato le vesti di una sorta di mamma-lupo surrogata, finché non si sarebbe palesato il vero Compagno di Derek e ne avrebbe assunto il ruolo di diritto.
Il solo pensiero di dover abbandonare i suoi cuccioli gli fece arrovellare le budella.
Appena rimasero soli, ordinarono due smoothie e pancake farciti con ogni cosa. Attesero pazientemente che il loro ordine fosse preparato e disposto con cura su due vassoi di plastica che portarono al tavolo con autonomia.
Si sedettero e il clima si fece immediatamente polare, come se entrambi avessero perso la propria baldanza.
"Sty... io-io volevo chiederti scusa", borbottò Danny, interrompendo per primo il denso silenzio che si era insinuato tra loro.
"Mmh?", mugugnò Stiles, inghiottendo rumoroso un boccone dei suoi pancake.
"Sì, io... sono stato indelicato per la questione del nodo, sai... ho dato per scontato che tu e Derek... ecco, foste Compagni", biascicò l'hawaiano, a disagio, con gli occhi bassi mentre si torturava un labbro con i denti.
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Baratto - STEREK
FanfictionSterek AU. Stiles e Derek non si conosco. Il primo ha bisogno di soldi per curare il padre in coma farmacologico. Il secondo glieli offre, ma a una condizione. Il suo corpo in cambio dei soldi. Dal capitolo I: "Comunque, come le stavo dicendo, so c...