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Buon lunedì e buon inizio settimana.

Iniziamo con una bella smut (che fa sempre bene) e un po' di IRONIA. Ci tengo a precisarlo. Credo che sia uno dei capitoli più "demenziali" mai scritti.

Preciso che Stiles farà dei commenti negativi sul suo fisico quando tornerà dalla luna di miele, ma il mio intento NON È OFFENDERE O GIUDICARE. CAPISCO COME SI SENTE STILES. So cosa si prova a sentirsi a disagio nel proprio corpo, posso capire il suo turbamento nell'essere riuscito a diventare "bello" con la trasformazione (per me lo è sempre stato) e ora vedersi DIVERSO.

Cazzo, è incinto. Ciò non vuol dire che voglio insultare o far a sentire a disagio qualcuno.

Mi perdo in papiri di avvertimenti perché non voglio urtare la sensibilità di nessuno. E comunque considerate che Stiles parla sempre con SARCASMO E IRONIA.

Detto ciò. Spero che il capitolo vi piaccia.

Il momento tanto atteso è arrivato. Cuccioli on board.

Buona lettura.

Grandi baci!

Himes

125.

Erano trascorsi quattro giorni. Completamente esclusi dal mondo, risucchiati nella loro isola dell'amore e del piacere. Erano stati racchiusi così lungo nella loro bolla della depravazione istintiva e animalesca che ora stentava quasi a ricordare come ci sentisse... normali.

Il Calore procedeva a ondate. Appena se ne esauriva una, gli concedeva il tempo necessario per rifocillarsi e dar sfogo ai loro bisogni più umani come bere, mangiare, dormire, ripulirsi. Giusto poco prima che riprendesse il sopravvento il loro lato bestiale.

Erano licantropi, i loro corpi si rigeneravano in fretta, ciò gli permetteva di essere pronti in poco tempo per il round successivo.

Tra i due era l'Omega quello più tenace, forse perché il bisogno nasceva dal centro delle sue viscere. L'Alpha aveva già manifestato segni di cedimento.

Il ragazzino socchiuse pigramente gli occhi, le sue mosse lente e calcolate tradivano i residui del sonno. Ma, in realtà, era sveglissimo. Non c'era parte del suo corpo che languisse ancora.

Avvertì il bisogno bruciante arrovellargli le budella. Smuovendo i suoi bassi istinti e l'urgenza del suo desiderio.

Gli era incapace controllarlo e aveva capito che era inutile farlo. Combattere sé stesso. Era un dispendio inutile di energie che avrebbe potuto impiegare in altro. A farsi montare dal suo Compagno, per esempio.

La stanza era immersa nel silenzio, interrotto solo dal profondo russare di Derek. Era esausto. Era facile intuirlo dalla posizione fiacca e abbandonata del suo corpo.

Il sole caldo filtrava dalle persiane semi-abbassate, doveva essere tardo pomeriggio. Ignorava che ore fossero quando si erano addormentati, forse ora di pranzo.

I ritmi della giornata erano stati del tutto sovvertiti, capitava che dormissero di giorno e mangiassero di notte. Le tappe della quotidianità erano scandite dal bisogno incandescente di fare sesso.

Il russare di suo marito si fece roco e gutturale, era profondamente addormentato. Indossava soltanto un paio di boxer neri, dal tessuto sottile, talmente aderenti da non lasciare nulla all'immaginazione.

Stiles si accigliò, aggrottando la fronte. Chiedendosi perché li avesse indossati... non gli sarebbero serviti a nulla. Di certo non sarebbe stato quel banale pezzo di stoffa a fargli tenere lontano le grinfie dal corpo statuario del suo Compagno.

Baratto - STEREKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora