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Continuiamo con la Pasqua bollente 🔥🥰  buon lunedì! 🤭🫶

Il moro emise un ringhio acuto, di minaccioso piacere, e tolse di scatto la mano dalla sua erezione congestionata per andare a slacciarsi nervosamente la cintura. Il ragazzo avvertì il fruscio del cuoio contro i passanti, la fibbia metallica che tintinnava sotto le dita frenetiche di Derek, e il suo uccello si tese ancora di più. 

Mr Hale si stava spogliando, per lui. A breve lo avrebbe scopato, forte e duro come gli piaceva.

Stiles piegò la testa di lato, per osservarlo meglio, cercando di far vagare il suo sguardo oltre le proprie cosce nude e piegate. Vide l'uomo abbassarsi bruscamente i pantaloni e i boxer a mezza coscia, il suo membro grosso e lucido svettò contro il pube scuro.

Il più piccolo gemette, impaziente, rovesciando gli occhi all'indietro, perdendosi la vista beata di Derek che mi masturbava lentamente mentre con quella stessa estenuante lentezza muoveva le dita dentro il suo corpo. Aggiunse un altro dito, senza lubrificarlo. 

Il bruciore si irradiò per qualche secondo attorno all'apertura di Stiles, poi fu pervaso da un brivido di intenso piacere.

Hale cominciò ad allargare le dita dentro di lui, con fermezza ma in maniera dolce, senza fargli male, per allentare il più possibile il suo cerchio di muscoli.

"Come fai a essere così stretto...", ansimò Derek, affondando nello stesso momento le falangi nel suo corpo e stringendosi forte la base dell'erezione, come se stesse immaginando che fosse il suo interno morbido e caldo ad avvolgerlo. "Ti ho scopato così forte".

Ma per Stiles non era mai stato abbastanza forte e il suo corpo ancora stretto ne era la prova. "Più forte. Scopami più forte stavolta", gemette, a un affondo delle dita più vigoroso degli altri.

Con gli occhi socchiusi vide l'uomo impiastricciarsi la mano libera con la crema, per ricoprire poi tutta la sua lunghezza di una patina bianca. 

Piano. Inesorabilmente piano cominciò a far arretrare le dita dal suo corpo, fino ad estrarle del tutto. Il ragazzo avvertì distintamente il rumore di un risucchio, mentre il suo orifizio si richiudeva su sé stesso, insoddisfatto e vuoto.

Con i polpastrelli umidi e sporchi di crema, Derek si ancorò ai suoi fianchi, trascinandolo ancora un po' in avanti, allineando meglio il profilo delle sue natiche al bordo della scrivania. Si prese il membro turgido in una mano e l'avvicinò alla sua apertura, sfiorandola appena. 

Il ragazzo ne avvertì il calore e si contrasse, in uno spasmo. "Mettimelo dentro", supplicò, impaziente, scuotendo freneticamente la testa che pulsava così tanto da essere sul punto di esplodere. 

"Così voglioso...", sospirò Derek, lasciandosi sfuggire un mugolio soddisfatto mentre sprofondava lentamente dentro di lui, tendendo a poco a poco i suoi muscoli interni. Il corpo del ragazzino avviluppò in maniera ingorda il suo uccello, soffocandolo in una morsa densa di piacere. "Così stretto...", aggiunse, penetrandolo per metà. 

"Oh Der...", mormorò il più piccolo, chiudendo gli occhi, mentre percepiva le proprie pareti interne espandersi piacevolmente sotto la pressione del membro dell'altro. Ne scaturì un brivido che partì dalla parte bassa della sua schiena e risalì fino alla punta del suo uccello, facendone fuoriuscire una goccia. 

Il bruciore e il fastidio accompagnavano latenti ogni ondata di piacere che si diramava sul suo corpo. Ma non era un impedimento sufficiente per fargli smettere di chiedere di più. "Ancora...", mugugnò, con la bocca piena di desiderio, l'uccello dell'altro era entrato solo in parte e non era abbastanza. 

Con uno scatto poderoso dei fianchi, il moro lo penetrò del tutto, facendo sbattere il proprio inguine ispido contro il profilo delle sue natiche. Stiles gemette, a bocca aperta, cercando di inglobare tutto quel piacere.

Baratto - STEREKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora