Buon venerdì!
Ho due notizie da dare: una buona e una meno buona.
Comincio dalla meno buona: la scena smut è slittata al prossimo capitolo! Descrivere la prima luna piena di Stiles si è rivelato più impegnativo di quanto credessi e ne sarebbe uscito fuori un capitolo davvero troppo lungo, così ho dovuto dividerlo! Spero di non deludervi per questo.
La buona notizia è che ci sarà la smut nel prossimo capitolo (ma va) che pubblicherò domenica in giornata. Quindi l'attesa sarà breve!
Altra buona notizia è che la storia non finirà in pochi capitoli come avevo detto qualche giorno fa, la mia capacità scrivere capitoli infiniti ha allungato un pochino le sorti della storia. Contenti?
Detto ciò, buona lettura!
Grandi baci,
Himes
110.
"Che ne pensi di questo?".
"È arancione".
"Allora? È un divano comodissimo", ridacchiò Stiles, come un bambino felice, molleggiandosi sul divano in questione.
Si fermò quando sentì le molle stridere in maniera inquietante. Si irrigidì, intirizzendosi in ogni parte, sarebbe stato davvero difficile da spiegare come avesse potuto rompere un divano nuovo di zecca semplicemente provandolo.
Era la terza volta in dieci giorni che si recavano a comprare dei mobili nuovi, dopo aver distrutto quelli appena comperati nelle loro sessioni di sesso selvaggio.
Nelle piccole azioni quotidiane era migliorato, riusciva a fare colazione senza staccare il manico della tazza o utilizzare il telecomando senza ridurlo in briciole quando pigiava un tasto. Però, in quei casi era più semplice controllarsi perché la sua mente era lucida e concentrata, mentre durante il sesso si abbandonava all'istinto e il suo istinto Omega somigliava a un bulldozer.
Derek alzò un sopracciglio, scettico. "Ma è arancione".
Il ragazzino si strinse nelle spalle. "Almeno darà un po' di colore al loft. È davvero tetro", poi socchiuse le palpebre e sfoggiò un ghigno perverso. "E poi... non durerà per molto", aggiunse, facendogli l'occhiolino.
Per tutta risposta, l'uomo inarcò anche l'altro sopracciglio. "Mmh", lo osservò malizioso per un istante, prima di farsi di nuovo serio. "Stavo pensando una cosa", esordì e poi esitò.
Il castano si alzò con una mezza piroetta e rischiò di inciampare nel tappeto da esposizione, sistemato ai piedi del divano. "Cosa?", grugnì, non travolgendo per un soffio il tavolino di cristallo che gli ostacolava il passaggio.
Si sentiva come un elefante in una cristalliera. Super forza e super goffaggine non sembravano andare d'accordo.
Il moro lo afferrò per la vita e lo intrappolò nella propria stretta, tenendogli le braccia strette lungo i fianchi. Forse per scongiurare eventuali danni.
Stiles si ribellò appena e poi si rilassò nella morsa d'acciaio. Sollevò il viso verso Derek, in attesa che riprendesse a parlare.
"Vorrei ristrutturare Villa Hale", borbottò quello, aggrottando la fronte. "Cioè, vorrei demolirla e ricostruirla da zero. Ormai ci siamo trasferiti qui. Anche Scott e Isaac lo hanno fatto. Erica, Boyd e Liam non possono restare soli a San Francisco. Soprattutto Liam, ha bisogno di te più degli altri".
Il ragazzino corrugò le sopracciglia, non capendo. "Cosa vuoi dirmi?".
"Avevo pensato di ricostruire la Villa per farli vivere lì e mantenere il branco unito. Anche Scott e Isaac potrebbero trasferirsi, se non volessero continuare a stare da Melissa".
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Baratto - STEREK
FanfictionSterek AU. Stiles e Derek non si conosco. Il primo ha bisogno di soldi per curare il padre in coma farmacologico. Il secondo glieli offre, ma a una condizione. Il suo corpo in cambio dei soldi. Dal capitolo I: "Comunque, come le stavo dicendo, so c...