116.
Ansimò.
Confuso e un po' disorientato. I suoi occhi rimbalzavano dall'anello d'oro al viso di Derek, le sue iridi rosse brillavano come due rubini cromati nella penombra del seminterrato.
Aveva davvero intenzione di infilargli quel coso sul suo coso?
S'inarcò quando il pollice dell'uomo insistette sulla punta della sua erezione e sbatté le natiche contro il bordo del biliardo. Le sfere sussultarono e vibrarono nel suo corpo.
Gemette una versione disarticolata del nome dell'altro. "D-Der... ek...".
"Vuoi che te lo metta?", chiese Mr Hale, languido, baciando dolcemente la sua gola per raccogliere con la lingua il leggero velo del suo sudore.
Strofinò la punta del naso contro il bordo del papillon, lo afferrò con i denti e lo strattonò facendo singhiozzare il pomo d'Adamo del più piccolo. Poi lo lasciò, di botto, e lo fece schioccare ruvido contro la pelle del suo collo.
Stiles sussultò, sempre più eccitato e bagnato. Era bagnato in maniera oscena. Gli umori avevano completamente infradiciato il tessuto delle sue mutandine e quello dei pantaloni. La stoffa aderiva umida alle sue natiche amplificando le sensazioni.
"S-Sì", sussurrò, con un vibrato della gola e della voce.
Gli occhi del moro brillarono di un lampo osceno di malizia mentre poggiava la scatola con l'anello, ancora aperta, sul bordo del tavolo da biliardo e si piegava sui talloni.
Respirò il suo alito caldo contro l'uccello teso del più piccolo, inspirandone l'aroma.
Il castano si aggrappò con le mani ai bordi del biliardo, sentì i polpastrelli grattare contro il legno in noce, iniziando a sbriciolarlo in segatura.
Cazzo.
Derek si sbarazzò rapidamente dei suoi mocassini e dei pantaloni, lasciandolo vergognosamente seminudo con solo le mutandine di pizzo e il papillon indosso. Lo guardò dal basso con le sue iridi scarlatte, eppure nonostante fosse in ginocchio sembrava essere lui quello in grado di prevaricare sull'altro.
Era merito del pedante sentore di dominio emanato dal suo sguardo.
Strofinò il naso contro il pizzo. "Hai un odore così buono. Sai tutto di feromoni", grugnì, con gli occhi velati da una patina di piacere, prima di tirare fuori la lingua e lasciarla scorrere sui merletti bagnati. Raccolse le tracce dei suoi umori, dalla radice fino alla punta della sua erezione, che usciva completamente dal bordo delle mutandine e fu inglobata dalla bocca di Mr Hale.
Stiles urlò, fuori controllo, s'inarcò per affondare meglio nella gola dell'altro e trattenne a stento le convulsioni. Erano ore che veniva stimolato dall'interno con le sfere. Si era visto un intero balletto con il cazzo duro tra le cosce e aveva ricevuto anche una proposta di matrimonio ridotto in quelle condizioni.
Il suo autocontrollo si era sgretolato, ridotto in briciole.
Il piacere, la tensione, l'adrenalina lo sommergevano a ondate, troncandogli il respiro.
Derek agganciò con due dita il bordo di pizzo e lo abbassò, scoprendo del tutto il suo uccello turgido, sistemandolo sotto i suoi testicoli per mantenerlo fermo. Con una mano afferrò la sua erezione e la scappellò, trascinando la pelle verso il basso per scoprire il glande umido e violaceo.
Lo leccò, rapido, avvolgendoci la lingua intorno per un momento così breve che a stento la percepì.
Fu abbastanza per farlo gemere senza ritegno.
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Baratto - STEREK
Fiksi PenggemarSterek AU. Stiles e Derek non si conosco. Il primo ha bisogno di soldi per curare il padre in coma farmacologico. Il secondo glieli offre, ma a una condizione. Il suo corpo in cambio dei soldi. Dal capitolo I: "Comunque, come le stavo dicendo, so c...