𝘼𝙣𝙜𝙚𝙡𝙤 𝙩𝙪 𝙨𝙚𝙞 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙤 𝙖𝙧𝙩𝙚,
𝙛𝙪𝙤𝙘𝙤 𝙣𝙚𝙡 𝙢𝙞𝙤 𝙘𝙖𝙣𝙩𝙤,
𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙩𝙞 𝙖 𝙢𝙚 𝙛𝙖𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙞 𝙫𝙚𝙙𝙖,
𝙨𝙫𝙚𝙡𝙖𝙢𝙞 𝙞𝙡 𝙩𝙪𝙤 𝙞𝙣𝙘𝙖𝙣𝙩𝙤.
{Il Fantasma dell'Opera}I luminosi raggi del sole colpiscono il mio viso, la luce è così intensa che sono costretta ad aprire gli occhi. Ho lasciato uno spiraglio della finestra aperta il giorno prima, scendo dal letto controvoglia e mi avvicino ad essa. Alzo la serranda, fuori la città è già in movimento. Sbadiglio, non ho davvero molto da fare oggi, potrei rimanere sotto le coperte tutto il giorno se volessi.
«Cress?!»
La voce di mia mamma è così alta da farmi salire un immediato mal di testa. Mi stropiccio gli occhi e mi trascino fino al bagno.
«Cress!» urla di nuovo, ma non le presto attenzione, la mattina sono un vero zombie, ho bisogno di lavarmi la faccia e di bere un caffè prima di iniziare a ragionare.
«Ma mi senti oppure no?!»
Mi raggiunge di gran carriera, ha il fiatone e i suoi occhi verdi sono sgranati. Chiudo il rubinetto e presto attenzione a lei.
«Lo sai che se prima non bevo il caffè non mi devi parlare. Quindi perché stai urlando il mio nome da un'ora?»
Mi asciugo la faccia con il telo, il tempo di girarmi verso di lei che mi ritrovo una busta spiattellata in faccia.
«Sono arrivate le bollette? Mamma lavoro per te, non ho risparmi da prestarti.»
Cerco di superarla, ma lei mi blocca la strada e sospira.
«Cress ma hai bevuto ieri sera? Capisco la tua mancanza di caffè, ma guarda il mittente della lettera!»
Emetto un gemito. Il mio cervello inizia a ragionare, forse finalmente il mio cricetino obeso ha deciso di salire sulla ruota per illuminarmi la mente.
«L'unica lettera che aspetto è...»
Mi blocco e sgrano gli occhi, afferro la busta e leggo: "Opéra Noir", devo appoggiarmi contro il muro perché le ginocchia minacciano di cedere.
È arrivata.
La busta che contiene il mio destino è tra le mie mani.
Il sonno passa immediatamente, adesso l'unica cosa che mi interessa è aprirla, ma le mani mi tremano così tanto che non riesco a farlo.
«Per favore... puoi aprirla?» domando alla mamma, il mio cuore batte forte come un tamburo, ho bisogno di sedermi, se sarà un brutto colpo devo essere pronta ad affrontarlo.
Mamma mi accompagna in camera e ci sediamo entrambe sul letto, io sto cercando di prendere dei bei respiri profondi ma la realtà è che sto sudando freddo. Voglio entrare in quel college più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Mamma afferra un tagliacarte dalla mia scrivania e apre la busta in modo da non rovinarla. Mi mordicchio le pellicine delle dita fino a sentire il sangue sul palato.
Devo ricordarmi che se non andrà bene quest'anno potrò riprovarci l'anno prossimo. Ma l'idea di passare un altro anno in attesa, senza Mad, mi distrugge un bel po'.
Mamma mi accarezza i capelli e posa un candido bacio sulla mia fronte. «Qualsiasi cosa ci sia scritto dentro questa lettera non cambia la tua passione per il teatro, passerotto. Sei eccezionale, riesci ad emozionare le persone, la gente viene dalle altre città per guardare i tuoi spettacoli. Lo sai, vero? Sai quanto sei speciale?»
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Dietro la maschera
Romance{COMPLETA} «Sarai la mia rovina o io sarò la tua.» «Magari ci rovineremo a vicenda.» Cress fin da bambina ha sempre avuto il sogno di diventare un'attrice di teatro. Suo padre, un noto pianista, le ha infuso la sua passione per le arti sceniche e mu...