Capitolo 35 - Il Pub

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Aveva un cuore capace di contenere il mondo intero,
ma alla fine dovette accontentarsi di una caverna.

{Il Fantasma dell'Opera}

Cress


Il pomeriggio, dopo la lezione di recitazione, torno in camera. Vorrei dare una seconda lettura ad Edipo Re e magari cercare nella piccola libreria della mia camera se c'è La Mandragola.

Appoggio sulla scrivania la mia borsa e mi inginocchio di fronte alla libreria, inizio a spulciare i testi. Da quando sono qui ne ho letti circa una decina, ma il mio testo teatrale preferito rimane Macbeth, spero che in questi tre anni ci sarà modo di poterlo recitare, mi renderebbe così entusiasta.

Un rumore contro la porta mi fa trasalire, seguito da un: «CRESS!»

Alzo gli occhi al cielo. «Mi hai fatto prendere un colpo, Mad!»

Mi alzo da terra, apro la porta e guardo quell'uragano entrare in camera mia tutta eccitata con un foglietto tra le mani.

«Preparati! Stasera usciamo!»

Alzo un sopracciglio. «Usciamo? Intendi andiamo in cortile?»

Sbuffa e mi trascina in bagno tirandomi per un braccio.

«Usciamo intendo fuori dal college! I ragazzi hanno organizzato un transfer per un pub a una decina di minuti da qui, c'è una band rock o qualcosa di simile» spiega mentre esce dal mio beauty tutti i trucchi disponibili. Mi guarda dallo specchio. «Perché non sei ancora entrata in doccia?!»

Sbatto le palpebre confusa. «Cosa? Uscire dall'Opéra? Ma è una cosa... approvata?»

Inizio a sfilarmi i vestiti, non sono una persona pudica, non ho problemi a farmi vedere nuda da Madelyn e non è nemmeno la prima volta.

Non so come mi fa sentire l'idea di uscire dall'Opéra, forse mi farebbe bene, una boccata d'aria fresca invece di quella angusta di questo luogo. Amo l'Opéra, ma alcuni dei suoi meccanismi sono un po' tossici, soprattutto coprire un omicidio e farlo passare per un suicidio.

Scuoto la testa, lascio che l'acqua lavi via tutte le mie perplessità.

«Si, non ci sono regole che indicano che non possiamo uscire, però bisogna essere presenti alle lezioni del giorno dopo, quindi non possiamo fare troppo tardi.»

La sento attutita tramite il vetro della doccia, ma recepisco le parti più importanti. Non ho intenzione di ubriacarmi e passare la notte fuori, senza dubbio, ma bere un po', quello mi sembra interessante.

Esco dalla doccia, Mad mi porge un asciugamano che mi avvolgo addosso. «E chi saremo? Ci saranno anche Gerard e Melody?»

Si irrigidisce, dallo specchio appannato guardo la sua espressione gioiosa sparire sostituita da una di sofferenza.

«Madelyn, va tutto bene?» domando un'altra volta, visto che la prima, una settimana fa, non mi ha risposto. Pensavo che le cose si sistemassero, ma non è stato così.

Distoglie lo sguardo e torna a trafficare con i trucchi.

«Si, certo, perché lo chiedi?»

Alzo gli occhi al cielo, le afferro le spalle e la faccio voltare verso di me. «Sono la tua migliore amica, riconosco quando hai un problema, quindi, per tutti gli attori di Hollywood, vuoi dirmi che succede?»

Un guizzo sulle sue labbra per la mia esclamazione, sospira e abbassa lo sguardo.

«Potrei non averti detto tutto riguardo al mio rapporto con Gerard.»

Dietro la mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora